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« Qualcuno volò di là dei ...

Come ti costruisco uno 'stato libero

Post n°3265 pubblicato il 12 Luglio 2024 da fedechiara
 

Come ti costruisco uno 'stato libero' (e te lo mando in guerra per procura).

Se qualcosa ci ha detto il vertice di Washington dei pazzi bellicisti della Nato è che le democrazie - tanto osannate ed opposte alle autocrazie, sono lo schermo atroce e impenetrabile di decisioni spaventose prese da chi non tiene in nessun conto le opinioni pubbliche dei paesi di cui quei tali di Washington sono provvisoriamente regnanti.
Poniamo si lanci in rete un referendum sulla cruciale questione della pace e della guerra e sui destini nostri personali e delle nazioni che si vogliono trascinare nella sporca guerra per la supremazia geo strategica sul pianeta Terra, Occidente contro Oriente. Si può fare?
No, non si può. Su tanta, esiziale questione, le pompose democrazie mostrano il loro volto oscuro e nascosto di autocrazie in pectore.
Sulla pace e sulla guerra e sui trattati militari non è consentito al popolo di esprimere la tanto decantata 'sovranità'. Chiediamolo alla I.A.
'No, non è possibile indire un referendum abrogativo per abrogare un trattato internazionale. Secondo l’articolo 75 della Costituzione italiana, il referendum abrogativo può essere utilizzato per abrogare leggi o atti aventi forza di legge, ma esclude specificamente le leggi tributarie e di bilancio, le leggi di amnistia e di indulto, e le leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.'
Mettiamocela via. Quei tali di Washington e i loro stra maledetti vincoli Nato di pretesa difesa militare dell'Occidente possono trascinarci in guerra come quando vogliono. E' sufficiente costruire una narrativa ad hoc su un preteso 'nemico dell'Occidente' ed eccoti, bello e costruito, il casus belli.
Il giornalismo embedded non manca alla bisogna, i giornalisti servi sgomitano per offrire i loro preziosi servigi.
Chi non è con le democrazie sta con gli autocrati, è il loro machiavello retorico. Ricorda molto la presente frase: 'Chi non è con noi occidentali sta dalla parte di Putin e con la sua guerra.' Falso.
Qui si discute di pace o di guerra, di trascinare in guerra un intero continente o l'intero mondo nella terza guerra termonucleare. Le opzioni possono e debbono essere più di una (e tirata per i capelli).
Dobbiamo inserire in questa asfittica narrativa Nato l'opzione 'trattative di pace' – il che comporta il riconoscimento delle ragioni di chi ci ha mosso guerra.
Non si da 'cessate il fuoco' senza questo passaggio ovvio e necessario.
La pace si fa con il nemico. Sempre. Rileggetevi la pagine di Storia sui manuali scolastici.
E tutto è iniziato, vedi caso, con le 'libere manifestazioni' di piazza Maidan (uguale cosa si sta tentando di fare oggi in Georgia, ma la presente guerra comporta maggiori cautele: il re è nudo).
'Libere manifestazioni', in Ucraina, in cui agivano i famigerati nazistoni Azov degli inizi. Vi siete finalmente visti il bel documentario 'La maschere della Rivoluzione' di Paul Moreira in proposito?
Manipolare una piazza con gli opportuni disordini guidati e le violenze e dirla, poi, 'il volere del popolo' - una volta portato a termine il misfatto - è uno dei passaggi esiziali attraverso i quali passa tutto il resto. 'Libere elezioni' (che siano libere lo decide l'Occidente e la sua stampa embedded) ed ecco a voi un governo amico dell'Occidente al quale, prima ancora che entrasse in carica, erano stati forniti 'aiuti militari' ed istruttori Nato al suo esercito.
La storia è nota e facilmente ricostruibile con le opportune domande alla I.A.
Come ti costruisco uno stato libero e lo mando in guerra per procura.
Vedi la vignetta di Elle Kappa citata.
Il paese libero è occupato dagli americani. (Vedi la manifestazioni ad hoc in Ucraina ed in Georgia.)
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo




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