Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Dicembre 2020

Visioni new age e dintorni

Post n°1461 pubblicato il 30 Dicembre 2020 da fedechiara
 


Mondi ultra terreni e visioni new age
C'era un impressionante silenzio nella chiesuola del collegio confinata sull'angolo estremo dell'edificio dove iniziava il grande orto coltivato da Sante, il rude ortolano dalla faccia lunga e scavata. Credo che iniziò lì dentro il mio preteso 'ateismo': da quel silenzio assoluto che lasciava vagare nel vuoto della navata le preghiere che recitavo con grande pathos; e nessuno le raccoglieva, però, e nessuna risposta veniva da quel Dio misterioso e aereo circondato da santi e beati incessantemente salmodianti - e ancora nessuno, dopo tanti anni di vita vissuta, ha saputo spiegarmi in modo credibile come esitano le sue/loro di preghiere e quali echi ne hanno avuto e come facciano a ritenere quel vuoto e quel silenzio una risposta soddisfacente e capace di giustificare la loro 'fede'.
E il secondo riscontro dubbioso e scettico lo ebbi ascoltando un coro delle voci bianche, molti anni più tardi e già quasi fuori della soglia dell'adolescenza, e osservavo quelle bocche fanciulle modellarsi sulle vocali e battere ripetutamente sul 'son' finale del 'kyrie eleison' e sull'erta salita sonora del 'gloria' e mi chiedevo che specie di Dio fosse Colui che ascoltava quei canti ripetuti che si levavano da ogni chiesa e sala di concerto e se ne beava senza mai annoiarsi del repertorio.
E, ieri, disteso sul lettino del massaggiatore che tentava di sbloccarmi la maledetta schiena dolorante, quel valido para medico mi chiedeva come si fa a 'non dirsi cristiani' - e io cercavo di spiegargli che era più facile dirsi atei, invece, in un mondo dilaniato da verità di fedi contrapposte e assassine, e di fedeli che sono detti 'infedeli' da degli idioti 'radicalizzati sul web' che pretendono il loro dio grande (u akbar) ed è, invece, la rappresentazione asfittica e meschina e stupida della loro mente malata di assassini seriali.
E anche il bel film di Eastwood: 'Hereafter', che è passato su Iris l'altro ieri, parlava di quelle nostre strane e inverosimili credenze post mortuarie: di un tunnel che si attraversa e di una luce e di strane presenze e di mancanza di senso della gravità ed ecco i nuovi 'fedeli' new age sbracciarsi su numerosi libri e dirci e provare a convincerci che 'qualcosa c'è', ma dai! Tutto un mondo di sopravvissuti radunati chissà dove e chissà come in una nuova e diversa Giosafatte a fare chissà che. Qualche ulteriore delucidazione un filo più credibile e condivisibile sarebbe oltremodo gradita.
E chissà che cosa raccontavano i sopravvissuti in era medioevale (molto meno numerosi, data la scarsa scienza rianimatoria dell'epoca) intrisi com'erano delle terrorizzanti narrazioni che venivano dai pulpiti savonaroliani e da quella geniale narrazione cinematografica della Commedia, poi detta 'divina', che mostrava gli ignavi e gli iracondi e quegli altri immersi nella palude Stigia - e davvero non era un bel sognare e desiderare di entrarvi e soggiornarvi in quegli scenari ultra terreni da urlo e 'orribili favelle e grida di dolore e accenti d'ira', ma il convento altro non passava e bisognava farsene una ragione e transitare da una sponda all'altra dell'umana vita dubbiosi e avviliti e sconvolti.

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Amor ch'a nullo amato...

Post n°1460 pubblicato il 29 Dicembre 2020 da fedechiara
 

Amor ch'a nullo amato amar perdona.

L'Amore questo sconosciuto ( e mo' sbrogliatevela).
Il dizionario filosofico della Treccani definisce l'amore così: "Processo di integrazione di istanze pulsionali ed emotive in grado di stabilire legami intersoggettivi che possono anche travalicare il rapporto diadico. Se dal punto di vista della biologia evolutiva l’a. si configura come un sistema innato, la cui espressione è influenzata da segnali di natura sociale, i diversi approcci delle scienze umane insistono sul suo carattere di «emozione primaria» che non può essere spiegata come conseguenza di altri sentimenti o motivazioni. Variamente connotato come ???? (trasporto, passione che coinvolge la totalità della persona), come ????? (benevolenza e reciprocità) o come ????? (altruismo, fratellanza), l’a. è un tema ricorrente nella storia della filosofia occidentale, oggetto volta a volta di speculazioni cosmologico-metafisiche e teologiche, riflessioni etiche, teorizzazioni psicologiche e sociologiche". Per approfondire clicca qui.
10 aforismi per capire l'amore (quello vero) | Caffeina Magazine
caffeinamagazine.it
10 aforismi per capire l'amore (quello vero) | Caffeina Magazine
Il dizionario filosofico della Treccani definisce l’amore così: “Processo di integrazione di istanze pulsionali ed emotive in grado di stabilire legami intersoggettivi che possono anche travalicare il rapporto diadico. Se dal punto di vista della biologia evolutiva l’amore si configura come ...
https://www.albanesi.it/frasi-celebri-modi-dire/amor-ch-al-cor-gentil-ratto-s-apprende.htm?fbclid=IwAR2GjzxQe5umB-piKq646vHB9SG6ApJg-jhMK8WY-uxOalQVs00C-yWWG0Y

 
 
 

Sere, notti, mattine.

Post n°1459 pubblicato il 28 Dicembre 2020 da fedechiara
 

Il mio cervello elabora storie delle più varie e strampalate delle quali non sempre serbo traccia al risveglio e me ne resta, invece, uno sfilaccio come di nube in dissolvimento. E stamattina ho messo i piedi a terra e lo sfilaccio era costituito dalla nota frase: (..) poi che della fatal quiete tu sei l'imago a me sì cara... di un notissimo sonetto del Foscolo.
E magari era il finale di un sogno sulla brevità delle vite nostre (il Foscolo morì a 49 anni) o il residuo diurno di un libro che ho in lettura che parla dell'epopea di Annibale Barca il Cartaginese, un generale che inflisse le più severe sconfitte militari alle legioni di Roma.
E i soldati, si sa, hanno vita breve e gloria per la morte in battaglia (fu vera gloria?)
E leggendo di quelle battaglie e dei massacri mi veniva a mente che ben poco mi intendo di posizionamenti delle truppe sul terreno delle battaglie campali (ma esistono le Scuole di Guerra per chi volesse approfondire) ma capisco che la bestia nera di ogni generale è l'accerchiamento e, a volte, i numeri soverchianti dei fanti o degli opliti che ti fronteggiano non garantiscono la vittoria, rileggetevi la cronaca delle battaglie del Macedone Alessandro contro i persiani.
E, mentre vagavo per la cucina apprestando una parca colazione con questi sfilacci in testa che si dissolvevano, rai news24, l'ammiraglia rai all news, mandava in onda una miscellanea di immagini dell'anno che sta per chiudersi con il refrain delle bare stipate nei sotterranei degli ospedali e la fila dei camions militari che le trasportavano chissà dove.
E la fatal quiete della sera invocata dal Foscolo divenne d'un subito, ahimè, la fatal mattina di un mortifero battage di stampa e televisioni riunite che, per tutto quest'anno, ci hanno ricordato che dobbiamo morire e non è male se ci cospargiamo il capo di cenere (sanificata) e cambiamo le mascherine ogni secondo giorno – e se vediamo qualcuno apparire lungo la strada che percorriamo per la ginnastica quotidiana è bene svicolare alla prima laterale per tema che si tratti di un untore.
Subito dopo, partiva il servizio sul vaccino dei miracoli che ci libererà della pestilenza, dicono.
Meglio rileggersi per intero il sonetto del Foscolo, sentite ammè.
italialibri.net
Alla sera - Ugo Foscolo
Partecipa a Sere FAI d'Estate al Bosco di San Francesco | FAI

 
 
 

Modi diversi per dirsi europei

Post n°1458 pubblicato il 27 Dicembre 2020 da fedechiara
 

Modi diversi per dirsi europei 27 dicembre 2014

Chissà cosa pensano quelli di 'Nessuno tocchi Caino!' del ritorno della pena di morte in Pakistan che fa seguito all'orrendo massacro di bambini/e e delle loro maestre/i ospiti di una scuola militare.
Regressione medioevale, di certo, a sentire quei puri di cuore che il Male lo assolvono e lo ascrivono alla categoria filosofica di ' Male necessario' connaturato alla nostra sventurata umanità e colla loro militanza, a volte degna di miglior causa, sempre ci ricordano il magnifico Beccaria de 'Dei delitti e delle pene'.
E ci sono anche i nostri radicali che vanno peregrinando di carcere in carcere e praticano la 'satyagraha' per protesta – una 'insistenza sulla verità' dello stato delle nostre carceri che, per la verità, ci ha già rimproverato l'Europa e fatto pagare sanzioni notevolissime per non aver provveduto a migliorare le condizioni dei detenuti.
E si dovrebbe pacatamente notare, invece, che è la pressione della delinquenza quotidiana italica che riempie quelle carceri oltre misura, il nostrano 'troppo che stroppia': che perfino l'accoglienza pietosa che riserviamo ai migranti dei barconi va a incidere pesantemente sul numero di carcerati che ospitiamo 'obtorto collo' nelle patrie prigioni nei mesi a venire - ed è pesante costo aggiuntivo che il nostro bilancio statale non si può permettere e non sappiamo ancora con quali fondi aggiuntivi (o sottrattivi per altri 'capitoli di spesa') finanzieremo i costi della nuova disoccupazione contenuta nel 'job act', - la 'legge sul lavoro', per gli amanti della lingua italiana .
E se è vero che in Scandinavia hanno posti vacanti nelle loro modernissime ed umanissime strutture carcerarie magari potremmo stipulare accordi bilaterali onerosi, invece di pagare le multe europee, e spedirgliene la quantità che abbiamo in eccesso, così che i radicali possano tornare a nutrirsi, poverini, sotto le Feste e si facciano anche una fetta di panettone.
Uno dei possibili modi per 'entrare in Europa' e dirci finalmente europei, mannaggia.


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Frasi fatte

Post n°1457 pubblicato il 26 Dicembre 2020 da fedechiara
 

  • 'L'Italia è il paese che amo.' Un euro - e sarò ricco - per ogni volta che questa frase è stata pronunciata; vuoi da un politico (buon ultimo il nostro adorato 'avvocato del popolo') o da un calciatore in trasferta milionaria da noi o da uno dei tanti turisti che 'vedi Napoli e poi muori', senza trascurare Firenze, Roma e Venezia.
    E, detta da un politico, somiglia a quella frase insensata (considerati gli anni in cui veniva pronunciata come un carezzevole mantra): 'L'Italia ha bisogno dell'Europa' e viceversa - riportata nel bel film 'La mafia uccide solo d'estate', pronunciata da un Salvo Lima buon'anima in campagna elettorale.
    E il buon Conte, avvocato del popolo, non trascura di rassicurarci sul fatto che sarà tre volte Natale, un 'Natale diverso ma più autentico' e festa tutti i giorni del nostro piacevolissimo lockdown in attesa del vaccino salvifico. E sarà bene andarsi a rileggere il significato del lemma 'autentico' sul dizionario per essere sicuri che non ci pigli per i fondelli.
    E sarà senz'altro un Natale in cui gli auguri di 'buone feste e felice anno nuovo' usciranno dal generico insensato in cui volteggiano ogni anno che passa e saranno tutti direzionati sul 'fine pandemia' e l'isolamento conseguente. Per il distanziamento senza mascherina si vedrà, dopo che i vaccini avranno superato la soglia fatidica del sessanta/settanta per cento della popolazione - e speriamo che funzionino davvero.
    Perché abbiamo pagato un prezzo davvero alto di vite umane e di economie allo stremo e il dato che ci viene dal Giappone, - paese che già fu di samurai e aviatori kamikaze, ma che oggi ci racconta di vite più fragili delle nostre – ci dice che davvero 'non se ne può più' di questa iattura virale planetaria; e se la scienza non vince la sfida dei vaccini l'orizzonte dell'umanità si abbuierà come fu per la famigerata 'spagnola', che diede il colpo di grazia alle speranze di tutti, dopo i milioni di morti nelle trincee della prima guerra mondiale.
    Auguri di cuore, mio prossimo, popol mio, dei più sentiti e partecipati. Ad maiora.Conte:
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