Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 01/08/2018

Destra e sinistra

Post n°566 pubblicato il 01 Agosto 2018 da fedechiara
 

 

01 agosto 2014

Sarà di destra o di sinistra chiedere, auspicare, organizzarsi e agire politicamente al fine che le troppe tragedie regionali mediterranee non diventino automaticamente infiniti 'barconi' che approdano sulle nostre coste - e non sappiamo più dove stiparli e le cronache di conflitti sociali e degrado urbano ne conseguono inevitabilmente e ci indignano e ci fanno arrabbiare?

Sarà di destra o di sinistra o 'leghista' il pensare ai nostri Sessanta-Ottanta - anni di discreta crescita economica e benessere e posto di lavoro fisso, e le città fiorivano e si rinnovavano architettonicamente malgrado la maledetta corruzione degli affari e degli appalti - come a una sorta di età dell'Oro, paragonata a questi nostri giorni di affanno e infamia in cui condividiamo la miseria e il non lavoro e i continui tagli al welfare con i nostri ospiti immigrati da noi da ogni tragedia regionale?

E se Obama chiede al Congresso i poteri necessari a rincrudire e rendere più efficace la lotta contro l'immigrazione clandestina del vicino Messico gli toglieremo il Nobel per la pace e l'aureola di 'primo presidente nero' delle immense speranze di riscatto del 'terzo mondo' che si è fatto 'melting pot' esemplare in quella lontana nazione?

E sarà pure una 'vendetta della Storia' questo disperato affluire e formicare di indigenti e poveri da ogni parte del mondo, - una ri-scrittura de 'Il Capitale' di Marx - ed è vero che 'non hanno da perdere che le loro catene', ma se poi li ritroviamo mendichi a centinaia per le strade delle nostre città e dediti a spaccio e piccoli commerci illegali, sarà questo il 'paradiso in terra', la 'terra promessa' la 'salvezza' e l'orizzonte di futuro che sognavano solcando le onde e rischiando la vita propria e delle loro donne e i figli per un sogno sbagliato?

L'immagine può contenere: oceano, spazio all'aperto e acqua

 
 
 

Di storie e margini

Post n°565 pubblicato il 01 Agosto 2018 da fedechiara
 
Foto di fedechiara

 

Le buone storie invitano a scrivere altre storie, possibilmente altrettanto buone. E' questo che conta.
Scrivere storie. Perché non resta altro sull'orizzonte del tempo. Non è rimasto altro, in effetti, stando a quel che ricordo.
Di sé diceva che era un po' 'borderline'. Chissà che voleva dire. Lo diceva per scusarsi, per accreditarsi come una normale, sia pure amante dei margini. Ma l'ho saputo dopo che tutto si era compiuto. 
Voi sapete che cosa accade nei margini? Di una pagina, di un impero, di un tempo che accoglie milioni di storie? Accade di tutto, ma nessuno ne parla o ne scrive perché conta quel che accade al centro della pagina scritta, nel riquadro dove le parole e gli accadimenti trovano un senso e una frase si compie e si accoda alla precedente e una storia si delinea e ne comprende un'altra e un'altra ancora.

E io, allora, non sapevo leggere sui margini, non avevo mai peregrinato sui margini di una qualche storia, di nessuna storia. Così si è chiusa quella storia e solo le complicate cose che accadono nei ricordi mi spingono a tornarci e provare a dire e raccontare.

So che viveva un dramma. L'amore era finito ma era rimasta imprigionata in una storia di affetti. Marito e figli, per intenderci, una storia normale, una normale ragnatela dove si resta impigliati e il ragno del tempo ingigantisce e dai bordi della sua tela viene verso il centro e tu sei impigliato nella tela appiccicosa e sai che ti si mangia, che la bestiaccia affonderà le fauci nella tua carne e non puoi fare nient'altro che agitarti e perire... (segue)

 
 
 
 
 

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