Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Luglio 2018

L'orizzonte del futuro si è aperto?

Post n°564 pubblicato il 31 Luglio 2018 da fedechiara
 

'Il problema del nostro tempo è l'accettazione del disordine.' affermava cinque anni fa Jannis Kounellis in un intervista. E se lo dice lui, artista dell'Arte Povera, la predizione è credibile, credibilissima. Non solo perché è un greco-italico per la sua lunga frequentazione della penisola – 'una faccia una razza', per intenderci – ma perché gli artisti, come i poeti, sono i soli credibili e disincantati predittori del futuro che ci aspetta.

Un futuro gramo di entropia sempre crescente - e ci vien da credere che la sicumera di Enscher quando affermava che : 'Ci piace il caos perchè adoriamo sottometterlo all'ordine.' fosse un azzardo già ai tempi suoi (sfociati in ben due guerre mondiali) e una qualche forma di ordine la si rintracciasse allora solo lungo le linee eleganti dei suoi disegni.

E la frattura di Marinetti e dei suoi artisti, succubi delle sue farneticazioni guerresche, fece esplodere quelle linee apparentemente ordinate nei colori sparati e vividissimi di Boccioni e nella furia immaginativo-omicida dei vortici e dei fumi degli obici che centravano le trincee: BUM BANG RAZZI SIBILANTI SBAAAM! - la grafica futurista della demenza e del martirio dei fanti i cui nomi oggi leggiamo sulle croci dei 'cimiteri di guerra'.

E riandare coi pensieri alle entropie incontrollabili del passato recente un po' ci conforta perché l'attuale disordine dei sette miliardi di persone formicanti per il pianeta e vaganti per mare sui barconi - da nessuno amati e malamente accolti per la trista e realistica predizione statistica dei futuri 'foreign fighters' e 'radicalizzati sul web' che usciranno dalle loro fila – sembra poca cosa di fronte alle due guerre dei nostri padri e bisnonni e ai milioni di morti che ne seguirono.

Che, se comparate con la presente 'guerra di religione' o 'guerra per soldi', - come oppongono i due schieramenti dei 'buonisti' e dei realisti impropriamente schedati 'a destra' dell'emiciclo sociale -, sembrano dirci che forse l'umanità futura vivrà ancora, chissà, qualche suo decennio buono di vita accettabile in un prossimo futuro.

E che, sbarazzattici dei Renzi e delle Merkel e degli Juncker e degli Schultz, forse appariranno governanti nuovi in quel che resterà dell'Europa capaci di misure efficaci di contenimento e argine del caos di uomini e popoli l'un contro l'altro armati e un nuovo ordine si disegnerà finalmente sull'orizzonte del futuro europeo e mondiale. Amen e così sia.Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 
 
 

Il troppo che stroppia (2)

Post n°563 pubblicato il 29 Luglio 2018 da fedechiara
 

Prendiamola alla lontana, come fanno quei genitori che devono spiegare al pargolo/a come nascono i bambini e partono dai fiori e dagli uccelli e dai pesci. Io partirò dagli uccelli. C'è un troppo di uccelli nella città in cui vivo - un troppo di tutto, in verità: turisti, studenti, cani; e Venezia è la capitale mondiale della 'sostenibilità' di un massimo di persone per metro quadrato. 
Fino a scoppiarne, prima o poi, - e già i segni di quell'esplosione e 'insostenibilità' prossima ventura si vedono, si sentono, si toccano. Nei vaporetti, poi, ci si tocca integralmente, come le sardine nelle scatole ma senza l'olio, ahinoi e le risse e gli scoppi di voce sono all'ordine del giorno.

Ma dicevamo degli uccelli. I gabbiani sono diventati aggressivi, narrano le cronache del Gazzettino, - ed ho visto con questi occhi lo scippo alato di un gallinaccio in volo che ha strappato di mano mezzo sandwich ad una allibita indonesiana con velo. Il remake de 'Uccelli' di Hitchcoch si farà a Venezia, credo. 
Il fatto è che sono troppi – e neanche la loro trasformazione in uccelli-spazzini, avvoltoi indigeni, né la laguna disinquinata e che ospita aironi e garzette e fenicotteri (dicono), basta a saziare la loro immensa fame. E anche i famigerati colombi degli stucchi sulle piane e le cacate in testa ai distrattoni sono troppi - e la campagna per sterilizzare le femmine è andata fallita perché nessuno, indigeni e turisti e pensionati sulle panchine, ha mai rispettato i divieti di dar loro le briciole e il riso. Il troppo stroppia e mai adagio popolare è stato più cogente e capace di descrivere il disagio e l'allarme sociale.

E il troppo stroppia anche nella Palestina delle guerre ricorrenti ed annunciate, - una via l'altra, perché non c'è soluzione al troppo dei palestinesi che figliano peggio dei conigli e ambiscono a uno Stato e a un territorio sufficiente ai loro bisogni. Ma gli israeliani della conquista e dell'immigrazione continua di ebrei che tornano alla 'terra promessa' neanche si sognano di riconsegnare i territori colonizzati e messi a coltura. Chi avesse suggerimenti 'realistici' da offrire per una pacificazione è il benvenuto, altrimenti taccia e si metta in saccoccia la questione 'guerra' con annessi bombardamenti e morti e feriti e profughi perché 'è nelle cose' ed è una forma della 'politica': quella che interviene quando mancano gli argomenti e gli spazi di manovra alla diplomazia.

E troppi sono i profughi che andiamo a pescare in mare con generosità finanziaria e sociale pari alla cieca follia delle cose che ne scaturiscono poi da noi: gli scontri in piazza e le pistolettate a Castelvolturno e gli episodi di piccola criminalità e spaccio e degrado urbano che conseguono al lavoro che non possiamo offrire loro - e la gente che non li vuole quali vicini di casa e nascono così i ghetti dei futuri 'bronx'. 
Però il verbo buonista trionfa sulla stampa e nei media televisivi e nei convegni e continuano gli sbarchi e la distribuzione regione per regione e paese per paese delle migliaia e migliaia di affluenti indesiderati.

E l'Europa, come le stelle lontane, resta a guardare il nostro dramma di paese costiero e di prima linea e fa come quei colleghi medici di una bella canzone di De André che lodavano il collega che si prendeva cura dei poveri e dei diseredati e finì in miseria personale e commiserazione perché anche troppa bontà 'stroppia' se mancano le risorse e un progetto condiviso.

L'immagine può contenere: spazio all'aperto
'E il sistema sicuro è pigliarti per fame....'https://youtu.be/aIKKcZDjAP0Gestire

 
 
 

Ultimi baci

Post n°562 pubblicato il 28 Luglio 2018 da fedechiara
 

Besame mucho

Rai news 24 dedica un servizio nostalgico a una famosissima canzone del 1940 che tutti abbiamo ascoltato e, forse, canticchiato 'Besame mucho'. Un lagnosetto refrain di richiesta di ultimi baci da parte di chi teme di perdere l'amato/a, (il direttore generale o di rete, date le ultime nomine rai sotto urgenza e pressione di 'spoil system?) ma, si sa, a quei baci ultimi e languidi ne seguiranno altri con altro/a amato/a anch'esso/a indimenticabile e verrà scritta un'altra canzone, magari 'Baciami Alfredo' o '24mila baci', per chi ama esagerare e seppellisce l'amato sotto una gragnuola di rapidi contatti labbra con labbra da stordire anche un coniglio o un mandrillo.

E, in verità in verità vi dico, che non c'è amore più grande del presente e vivo e ogni altro trascorso è imbalsamato 'in memoriam' e, come l'acqua sotto i ponti, non macina più, per quanti sforzi noi si faccia di titillare il ricordo e scovare il letto di quel fiume lontano nel tempo dove scorrevano i felici momenti che: 'Que reste-t-il de nos amours? (…) une photo, vielle photo de ma jeunesse'.

E tuttavia i languori antichi permangono, ne convengo, se sopravviviamo a quei fuochi devastanti che bruciarono i nostri boschi interiori e, oggi, pacificati e sereni, ci incamminiamo verso l'ultima decina di anni buoni che ci restano – e allora intoniamo pure il comune inno di 'Besame mucho' insieme ai giapponesi di rainews 24 tutt'ora in trincea, sicuri che un bacio é l'apostrofo rosa dei cioccolatini relativi e un cioccolatino non si nega a nessuno, neanche a quei giornalisti che ci hanno rifilato fake news renziane e piddine a pioggia fino a dopomani e oggi canticchiano mestamente che 'tiengo miedo de perderte despues', o direttore, mio amatissimo direttore (generale e/o di rete).

MOJVIDEO.COM
Video: Andrea Bocelli BESAME MUCHO
https://youtu.be/okjvHxNdPBU?list=RDokjvHxNdPBU

 
 
 

Le lingue di Babele di un'Europa in affanno.

Post n°561 pubblicato il 27 Luglio 2018 da fedechiara
 

 

Bisogna analizzare bene i linguaggi e le dichiarazioni dei vari protagonisti della scena pubblica per capirne l'inadeguatezza e le sottili o sfrontate menzogne e il celare le verità scomode dietro un verbo universalistico/istituzionale e 'urbi et orbi'. Vedi alla voce: 'accogliere è un dovere morale'. 
Per chi, perché e in che numeri e qualità di migranti e/o clandestini dei quotidiani assalti alla diligenza-Europa? 
Andrà bene alla voce 'accoglienza dovuta' l'attacco para militare degli 800 sub sahariani al muro spinato di Ceuta in Spagna, come ce lo hanno mostrato le televisioni - e sembrava una vera e propria azione di guerra con gli agenti spagnoli battuti e in tragica ritirata? 
Forse un aperto contraddittorio e un confronto politico anche aspro sul merito di tanta questione sarebbe preferibile ai concioni edificanti 'chiusi' e pre confezionati che ci vengono ammanniti quotidianamente da Oltretevere e dal Quirinale. 
E capiamo che il timore degli esiti di un tale contraddittorio aspro possa spingere quei protagonisti istituzionali a preferire e invocare la censura sul web piuttosto che esporsi ad una manifesta e devastante opposizione politica come quella che ha portato la Lega, in pochi mesi, a un consenso stimato oltre il 30 per cento.

E si capirà, analizzando bene le modalità di quei discorsi togati e 'istituzionali' ed 'evangelici', che dire e predicare l'accoglienza 'dovuta' (a sentir loro) potrebbe nascondere la nostalgia e il rimpianto per le cattive politiche del precedente s-governo a guida pd – con gli sbarchi quotidiani dei duemila e settemila arrembanti clandestini, e con l'elettore italico che si teneva la mani sui capelli per la disperazione.

E, finalmente, è arrivato il 4 di marzo e poi la formazione di un governo giallo-verde e, a seguire, la buona e sana politica dei porti chiusi e le o.n.g. con la coda fra le gambe e i timoni delle loro navi rivolti a ovest, verso la Spagna - i cui nuovi governanti pensano seriamente di smantellare il muro di filo spinato di Ceuta. Novelli infiammati buonisti crescono e aprono i varchi che si chiudono da noi.

E sarà un bello spettacolo davvero quello a cui assisteremo dalla Spagna delle invasioni e degli attacchi all'arma bianca degli 800 o più 'sub sahariani', - e i vandalismi mostrati ieri in tivù e gli agenti spagnoli in ospedale per le azioni militari dei baldanzosi giovani soldati neri esultanti per aver violato l'odiata frontiera. 
Un nuovo fronte di guerra immigratoria si è aperto ieri in Spagna e sarà interessante seguirne i tragici e clamorosi sviluppi in quest'Europa delle lingue di Babele e frontiere-colabrodo.

 
 
 

Infamie di s-governo.

Post n°560 pubblicato il 27 Luglio 2018 da fedechiara
 

 

E la classe politica più penosamente imbelle e inadeguata al ruolo di governo di una nazione sotto attacco ormai da anni si presenta davanti alle telecamere con facce di tolla e sfila davanti alle teste di cuoio a stringere le mani obbligate a farlo per il ruolo, ma è fischiata dai parenti delle vittime di Nizza per il vergognoso voler nascondere la clamorosa incapacità di offrire sicurezza, nascondendo i filmati delle telecamere puntate sulla 'promenade des anglais' e i suoi dintorni.

E prima ce ne sbarazzeremo degli Hollande e Valls e Renzi e Merkel e Juncker, prima chiuderemo e governeremo con pugno di ferro le frontiere dell'Europa sotto attacco, prima avremo la garanzia che andrà ad iniziare un futuro meno gramo di questo: di contare e raccontare dolenti a giorni alterni di vittime inermi per le strade e nei teatri e nei ristoranti e nelle redazioni dei giornali di libera stampa.

Il sogno delle sinistre europee di un affratellamento universale e di felici popoli illuministicamente intesi alle 'magnifiche sorti e progressive' di un mondo pacificato è naufragato nel sangue e nella barbarie degli sgozzamenti dei riti e delle sfide islamo-terroristiche e negli annegamenti dei barconi le cui partenze non hanno saputo/voluto impedire.

Avete scritto la peggior pagina di infamia della storia recente della civiltà occidentale, gente vergognosa e incapace. A casa. Tutti. Al più presto. 
L'Europa, per causa vostra, dovrà per anni leccarsi le ferite inferte alla sua convivenza civile da un 'buonismo' stupido e incapace della menoma decisione di governo e di leggi adeguate alla sicurezza dei cittadini .

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