Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 20/12/2019

Quousque tandem. L'Europa in guerra.

Post n°1080 pubblicato il 20 Dicembre 2019 da fedechiara
 

L'Europa delle enclaves e dei cittadini rinnegati. 20 dicembre 2016

C'è una frase, di un noto giornalista televisivo che pubblicizza baldanzoso la sua trasmissione, che ben rappresenta l'incubo del mondo rotto che 'ci è entrato in casa nel bene e nel male' (Islam Italia). 
E il bene è la fioca speranza di un'integrazione possibile di tutta quella gente che ci è entrata in casa violando le nostre frontiere buoniste e misericordiose, il male è il tir di colore nero, come gli incubi notturni, che spazza via cose persone nel mercatino di Natale di Berlino - ed è l'ennesima strage, dopo quella che abbiamo vanamente cercato di dimenticare di Nizza, nella promenade des Anglais, il 14 luglio della nostra rabbia impotente.

E c'è da dire che, in confronto al 2015, anno di picco delle stragi e degli attentati del terrorismo islamo-fondamentalista, ci è andata bene quest'anno in quanto al numero di morti e feriti innocenti che abbiamo immolato sull'altare del mondo rotto che 'ci è entrato in casa' - complici le cattive e nulle politiche immigratorie e nessuna vigilanza delle frontiere delle sinistre europee allo s-governo dell'Unione e dei singoli stati che ne fanno parte.

E i giornalisti di radio tre, la cui rassegna stampa ascolto ogni mattina, si dicono affranti per questa strage annunciata - vanamente esorcizzata coi sermoni e predicozzi buonisti tipici della loro appartenenza politica - e parlano di 'dovuta cautela', prima di attribuire all'estremismo islamico del mondo rotto la responsabilità diretta della strage di innocenti. E aggiungono che è tempo di 'compassione', invece : l'imbelle compassione e la misericordia sparsa al vento delle vane parole che, come il cattivo medico, manda in cancrena la piaga. 
Quousque tandem, brava gente, anime belle e pie, quousque tandem.

 
 
 

Tenzoni di ieri manovre di oggi

Post n°1079 pubblicato il 20 Dicembre 2019 da fedechiara
 

Gettate le armi, ravvedetevi e saremo clementi - 19 dicembre 2018

Credo che mai la stampa italiana – quella dei 'giornaloni' in testa, – abbia mostrato senza veli e vergogna di essere affetta da schizofrenia grave e apparentemente incurabile come nel caso dell'odierna tenzone tra Italia ed Europa sui numeri della 'manovra del popolo'.

Fino a ieri, come un sol uomo, i giornalisti di punta dei giornaloni, consoni alle peggiori Opposizioni Riunite di sempre, pontificavano e rampognavano il governo giallo-verde sul dovere di 'restare in Europa' e 'rispettare le regole europee sul deficit e sul debito' e, oggi che ci giunge la lieta novella di un accordo raggiunto che mostra la flessibilità di entrambe le parti, scrivono, invece, di un cedimento colpevole da parte dei nostri governanti e li accusano di ogni nefandezza politica e del tradimento delle promesse verso gli elettori. 
Dei quali elettori quei giornalisti mai hanno mostrato di volerne rispettare la volontà e la sovranità, sottomettendola a certe loro bizantine e aggrovigliate visioni di 'pesi e contrappesi' e 'mediazioni necessarie' e, in ogni caso, ai 'vincoli europei' di cui sopra, rispettati dai nostri e sanciti dall'accordo raggiunto ieri dal presidente del consiglio Conte.

E l'orizzonte politico di un mancato accordo era di una 'grande confusione sotto al cielo' – e lo spread alle stelle e i mercati aizzati come belve nel Colosseo contro i nostri governanti e leaders dai 'poteri forti' dell'economia globale – e meglio è incassare un 'via libera' e una mezza benedizione dai commissari europei piuttosto che andare allo scontro sulla 'procedura di infrazione'. 
E se lo capiamo noi, popolo di elettori giallo verdi che tuttora sosteniamo il governo col 58 e più per cento dei consensi, non è chiaro perché non lo capiscano loro: gli editorialisti di punta dei giornaloni che male hanno digerito la novità di un governo 'populista' e sono come quei giapponesi incistati nella giungla indonesiana che continuano le loro scaramucce anche dopo che è giunta loro la notizia che 'la guerra è finita', gettate le armi e uscite a mani alzate fuori dalla radura. 
Ravvedetevi e saremo clementi.

 
 
 
 
 

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