Nebbie e dintorni

Ci sono i Vangeli, è vero, e scusate se è poco, ma sono libri mitici e sicuramente 'di parte' , con tutti quei 'in illo tempore dixit Iesus' che ci frastornano e ce lo mitizzano – e c'è il rischio che i nostri attuali gestori delle leggende bibliche ed evangeliche in tonaca si rifiutino di citarli e di parlarne diffusamente per non disturbare il fragile sentire degli altri fedeli nostri ospiti di un dio grande e diverso dal nostro (o forse affine, chissà, chi vivrà vedrà, consegniamo il testimone ai bis nipoti).

E se è difficile 'parlar d'altro' a Natale, che non siano i regali e quanto siamo tutti più buoni e quanto è bello l'albero luminoso o il presepe per i più pii - perché rischi di passare per originale - resta fermo il fatto che 'la lontananza, sai è come il vento', e 2019 anni di lontananza dalla capanna fatale con la stella in coppa dove alitavano un provvidenziale bue e un asinello sono tanti davvero e lasciano il segno - e la leggenda di Natale, con i tre re magi che passeranno da quelle parti fra qualche giorno, è destinata a confondersi e illanguidire nel melting pot universale degli anni futuri.

E, forse, l'attuale pontefice che 'chi sono io per giudicare' è preveggente e tutto questo suo battere sul tasto della misericordia e fratellanza di tutti gli esseri umani, (compresi i terroristi assassini dell'islam radicale perché, si sa, è bene 'offrire l'altra guancia' e perdonare 'sette volte sette') ha il segreto scopo di trasformare la Chiesa non più trionfante in un primus inter pares' di un mondo in cui tutte le religioni saranno vere e sante e anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età'. Feliz Navidad.