Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 28/07/2022

E il tanghear m'è dolce in questo mare.

Post n°2173 pubblicato il 28 Luglio 2022 da fedechiara
 

Mirade e dintorni. Io tango, tu tanghi, egli sta seduto.

Fateci caso. La mitica 'mirada' è anche una cartina di tornasole che ci dice chi siamo agli occhi degli altri e ci costringe a 'dimensionarci' e a capire qual'è il nostro posto nel mondo.
'Cos'ha lui che io non ho?' per capirci, dal momento che se la 'miro' ('e mira ed è mirata e in cuor ne gode', scrive il poeta) ma quella strabuzza gli occhi e li rivolge altrove e. subito dopo, sorride al tuo rivale di panca o sedia e già si alza sulle punte leggiadra e aerea pronta all'involo e all'abbraccio, qualche dubbio ti viene su: 'Chi sono,', 'Da dove vengo e dove sono diretto.' e 'Qual'è il mio ruolo nel cosmo.' in questi miei giorni di effimero transito terrestre.
Ed ho visto cose, nelle milonghe cittadine, che voi umani/e non immaginate. Personalità maschili in fiamme e subbuglio presso i Bastioni di Orione e le segrete lacrime trattenute nella pioggia di guerrieri/tangheri sconfitti e reclini sulla panca dopo l'ennesimo rifiuto, come Achille con il mitico tallone trafitto.
Io miro, tu tiri, egli sira. Se dimenticate l'apostrofo non saprete mai quale verbo si va a declinare.
E l'apostrofo, si sa, è rosa ed è amoroso, ma solo quando va a segno.
Ma se è una mirada tanghera che non va a segno e ti sospende nel limbo delle identità negate e del 'Ballo così male?' (o: 'Sono tanto brutto?') rischia di trasformarsi in una 'apostrofe' – e ti cade un mondo addosso.
Aloe, gente. Che il tango sia con voi et maneat semper.

 
 
 

E' indetto pubblico concorso.

Post n°2172 pubblicato il 28 Luglio 2022 da fedechiara
 

(...) La credenza popolare nasce dal fatto che questa pietra offre un particolare effetto se riceve la luce sulla sua superficie: si tratta del cosiddetto gatteggiamento che ricorda un occhio di gatto sul quale si riflettono i raggi del sole. Da questa particolarità, nasce l’idea che quell’occhio protegga dal malocchio (ovvero il cattivo sguardo).

Gatteggiamenti esorcistici.

Si indice pubblico concorso per le str....te più divertenti e/o ridicole e pacchiane che vengono/erranno a galla in questa campagna elettorale da spiaggia ed ombrelloni e chiappe chiare. Comincio io con il segnalare gli 'occhi di tigre' di Letta, il nipote di suo zio (Letta senior, l'ex consigliere di Berlusconi), che, al momento si piazza al primo posto e disputa il posto allo 'smacchiare i giaguari' del simpatico Bersani, un tempo suo compagno di partito.
Si tenga conto che la pietra detta 'occhio di tigre' gode di una particolare credenza, id est, di allontanare il malocchio – in questo caso il malocchio caduto sul pd di chi lo dice, a ragione, il partito delle elites, dei poteri forti, degli uomini della provvidenza indicati quali i soli capaci di traghettarci fuori dalla crisi, ecc. ecc.
Temo, però che il Letta usufruirà solo di quel particolare riflesso della pietra che viene detto 'gatteggiamento', ovvero un 'occhio di gatto sul quale si riflettono i raggi del sole'.
Gatto, non tigre, quindi – e dubito fortemente che sia in grado di acchiappare i sorci.
Forse solo i 'sorci verdi' che gli faranno vedere, in finale, quelli della destra, vincitrice annunciata. E' un gatto, d'altronde, troppo ben nutrito e abituato a dormicchiare nei 'salotti buoni' da lunga fiata sopra un prezioso cuscino.
Pollice verso e lasciate liberi i pitbull nel recinto delle destre.

 
 
 

Maestre maldestre.

Post n°2171 pubblicato il 28 Luglio 2022 da fedechiara
 

Riflessioni del lunedi. - 28 luglio 2014

Il mondo rinasce ogni giorno dalle sue ceneri. Un po' come noi – che ci corichiamo con un carico di problemi irrisolti e la mattina ci muoviamo a tentoni per la casa, riordinando corpo e anima e la tana in cui abbiamo rifugio e proviamo a dare ordine al caos che ci avvolge e ci permea.
E non lasciatevi trasportare in volo dalla metafora dell'araba fenice perché quel suo essere 'araba' fa venire l'orticaria, considerato il carico di misfatti e malefatte e crimini che si portano dietro quei dessi, gli arabi dell'ortodossia coranica e delle sure e delle jihad, - che il diavolo se li porti perché è dal tempo della prima crociata che noi, valenti guerrieri dell'Occidente, ci proviamo a sottometterli e irregimentarli e dirli governabili secondo i nostri più avanzati sistemi di governo (le democrazie) e fargli capire che le antiche leggende religiose dei profeti barbuti e degli angeli e dei demoni e delle vergini paradisiache sono esauste figurazioni arcaiche e stantie, e la modernità non si governa con i veli imposti alle donne e i tappetini da preghiera e le prostrazioni tre volte al giorno in direzione della Mecca e i ramadan dei nomadi pastori che li hanno figliati.
E ascoltare la radio, la mattina, e sentire 'di che lacrime gronda e di che sangue' il pianeta che abitiamo - colla litania dei morti e dei profughi sui barconi (che andiamo a raccogliere pietosamente e non sappiamo più dove stiparli) - ci fa dubitare che mai avremo forze e intelligenze tali da affrontare i viaggi spaziali e aprirci al cosmo di altri sistemi solari e galassie.
Eppure c'è stato un tempo in cui i bis bis nonni credevano che l'orizzonte di riferimento fosse quello delle 'magnifiche sorti e progressive' – ed era l'epoca delle grandi invenzioni e scoperte: la radio di Marconi, i lampioni a gas che illuminavano strade buie e senza luna, l'acqua nelle case anche dei più poveri, l'igiene pubblica e la sanità che innalzavano straordinariamente la vita media.
Poi venne la prima guerra mondiale e l'esaltazione collettiva della 'sola igiene del mondo', seguita dalla seconda della tregenda dei nazionalsocialismi e dell'Olocausto.
Un 'uno-due' che ci ha mandati al tappeto e ancora l'arbitro ci sta contando e non riusciamo a rialzarci.
Ma tutto quell'ottimismo della ragione dei bisnonni e l'ausilio di sempre più sofisticate tecnologie oggi continua a naufragare nella risacca di una crisi economica che ci fa battere il passo nella stag-flazione - e il lavoro continua a mancare e i politici nuovi continuano a promettere mari e monti (Monti no!!), ma per i miracoli non sono attrezzati; neanche il Renzi che ha ipnotizzato gli italiani stanchi e delusi perfino delle loro abominevoli malefatte elettorali: id est l'aver mandato allo s-governo della repubblica un malfattore notorio e recidivo.
Perciò, cari e-lettori, rimbocchiamoci di bel nuovo le maniche e, a tentoni, ri-proviamo a mettere ordine nel caos di ogni nuovo mattino. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nipoti, dicono i 'buonisti' e i lungimiranti. Beh, proviamoci. Magari ci manderanno a dire, in un viaggio nel Tempo, che abbiamo sbagliato tutto, come abbiamo fatto noi coi nonni e i bisnonni morti nelle trincee e nella 'campagna di Russia' - e i secessionisti padani che invocavano un ritorno a quell'Austria Felix che abbiamo ferocemente combattuto.
No. Decisamente non abbiamo le idee chiare sul nostro futuro e il passato, malgrado gli storici ci mandino a dire che la Storia è 'maestra di vita'. Maestra maldestra, a ben vedere. Buon lunedì, cari.

 
 
 
 
 

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