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Messaggi del 13/03/2023

Primavere siccitose.

Post n°2484 pubblicato il 13 Marzo 2023 da fedechiara
 

Primavere siccitose e il canto degli universi.

E' commovente camminare nella campagna che mostra i suoi primi fiori di pesco e le aiuole dei narcisi e vedere i contadini potare e fresare le zolle per la prossima semina incuranti della terra riarsa e della primavera siccitosa che vanifica i loro sforzi.
E torna in mente quell'epopea contadina cantata da Giosuè Carducci (T'amo pio bove...) ma più dal Pascoli che ne faceva sprigionare la poesia dell'universo dai ciocchi sul fuoco:
'E il ciocco arse e fu bevuto il vino (…) Era novembre. Già dormiva ognuno, / sopra le nuove spoglie di granturco. / Non c'era lume, ma brillava il cielo / d'un infinito riscintillamento. / E la Terra fuggiva in una corsa / vertiginosa per la molle strada, / e rotolava tutta in sé rattratta / per la puntura dell'eterno assillo. / E rotolando per fuggir lo strale / d'acuto fuoco che le ruma in cuore / ella esalava per lo spazio freddo / ansimando il suo grave alito azzurro. / (…) Noi scambiavamo rade le ginocchia / sotto le stelle. Ad ogni nostro passo / trenta miglia la Terra era trascorsa / coi duri monti e le maree sonore. (...)
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore

 
 
 

Del 'salvare il mondo'.

Post n°2483 pubblicato il 13 Marzo 2023 da fedechiara
 

Del 'salvare il mondo'.

C'è un interrogativo che appaia taluni personaggi della nostra sinistra di opposizione parlamentare (e i relativi giornalisti al seguito) agli eroi cinematografici di Hollywood, Capitan America in primis.
Si chiedono – e chiedono alla loro 'famiglia allargata' mentre fanno colazione: 'Come lo salviamo il mondo oggi?' Ma se Capitan America ha il fisico del ruolo e gli altri strumenti dell'incanto cinematografico che sempre conducono alla salvezza finale, così non è, ahinoi, per i nostrani eroi tapini – il cui unico 'superpotere' è quello di dettare, rancorosi, sulla stampa amica e recitare in tivù il loro sdegno per i morti che 'non sono stati salvati'.
Non li hanno salvati neanche loro, durante i lunghi decenni del loro s-governo di una pelosa accoglienza priva di progetto e incapace di vera e compiuta integrazione, ma i morti di oggi e quelli che caricheranno sulle spalle del presente s-governo Meloni § C. (morti che ci saranno, è la legge dei grandi numeri: più si mettono in mare sulle carrette dei naufragi organizzati più la tragica lotteria degli scafisti/trafficanti ce ne consegnerà nelle bare e/o nella tomba liquida mediterranea) i morti di oggi e di domani, dicevo, sono morti speciali, perfetti per l'addebito politico e le litanie e le geremiadi buoniste da un tanto al chilo e che lasciano il tempo che trovano.
E sui giornali e in tivù in proposito è l'apoteosi delle lingue di Babele. La sinistra degli imbelli e misericordiosi a sproposito lancia le sue fetide granate politiche contro il governo che, a sua volta, ci indica i veri colpevoli: i trafficanti e gli scafisti - soggetti di una inutile reprimenda da codice penale. Ma siamo sicuri che ben poco lavoro ci mostreranno i magistrati incaricati su questo versante e molto di più, invece, sul versante opposto dei risarcimenti generosi che si riconosceranno ai parenti delle vittime dei naufragi - che additeranno quale solo e vero colpevole lo stato italiano.
Paga Pantalone per ogni barca che si metterà in mare in Turchia, in Tunisia e in Libia nei prossimi giorni e mesi.
Silenzio assoluto, di contro, sul patto scellerato che le 'vittime' hanno scientemente stretto con i trafficanti e gli scafisti - pagati profumatamente perché li mettessero in mare a bordo delle naufragiche carrette forniti del grimaldello efficacissimo di una malintesa pietas che affanna la nostra flotta militare, i mercantili di passaggio e le querule e isteriche ong dei quotidiani allarmi e le denunce.
Alla via così a quota periscopio. Lo s-governo Meloni § C. non ci offrirà niente di nuovo e di diverso del quotidiano appello all'Europa degli imbelli bellicisti Nato – come hanno fatto Renzi e Gentiloni e Conte e Draghi prima di loro. Perciò abituiamoci alle geremiadi e alle litanie dei soliti noti sulla stampa amica e sulle tivù embedded e 'facciamoci il callo' e cambiamo canale.
Nessun Capitan America è in volo di qua delle Colonne d'Ercole bensì affari d'oro per le agenzie di pompe funebri a carico del contribuente.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e testo

La Stampa

 
 
 
 
 

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