Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Messaggi del 24/09/2019

Reportages dimenticati

Post n°983 pubblicato il 24 Settembre 2019 da fedechiara
 

Prevenzioni e argini

Il reportage di stamattina di 'Radiotre-scienza' sullo stato delle cose relativo all'espansione dell'epidemia di Ebola nei paesi africani è stato davvero 'impressionante'. 
Il ministro della Sanità della Sierra Leone parlava di un paese vuoto: di turisti, di uomini d'affari, di ambasciatori e personale d'ambasciata scappati a gambe levate non appena è stato chiaro che all'espansione del morbo non vi era nessuna difesa e trincea possibile – e le stime vanno da 200000 morti in breve volgere di tempo a un milione. 
E l'idea che dall'Africa il morbo passi all'Europa non è idea peregrina – e si salvi chi può dalle reazioni allarmistiche e 'di pancia', se solo sfuggisse di penna o in voce ad un improvvido giornalista che dai nostri 'barconi' quotidiani è sbarcato un malato di quel morbo spaventoso. 
Roba da 'dagli all'untore' del Manzoni cronista della peste a Milano o i racconti e i resoconti del dottor Rieux ne 'La peste' di Camus.

Eppure tutto lascia credere che la rete di protezione sanitaria europea e occidentale, prima o poi, sarà violata – e dovremo fare i conti e misurare la nostra valentia di epidemiologi e probabili vittime capaci di resistere sui bastioni della cittadella assediata.

E sarà pur vera quella bella frase 'buonista' che è il messaggio portante de 'La Peste' di Camus: '(…) qu'il ya dans les hommes, front aux catastrophes, plus de choses à admirer que des choses à mépriser.' - e tuttavia non è meno portante quest'altro: che 'prevenire è meglio di curare'.

E fare argine e muro contro la tragedia incessante degli sbarchi e dei 'barconi' è solo questione di tempo perché, prima o poi, si imporrà, di necessità, il 'senso della misura' e della impossibilità e insensatezza di divenire il campo profughi privilegiato e ambìto dell'intero bacino mediterraneo in fiamme.

L'immagine può contenere: pianta, spazio all'aperto, natura e acqua

 
 
 

Ossidazioni

Post n°982 pubblicato il 24 Settembre 2019 da fedechiara
 

Chissà dove

Il tempo ossida ogni cosa delle nostre vite e corpi e così è per le cose della politica - e Renzi e il suo s-governo vanno in cronaca, da gran tempo ormai, più per gli schiaffoni che gli arrivano da questa o quella parte politica e sociale (inclusa l'opposizione interna) che per le cose che ha fatto: le banche, il maledetto job act del lavoro pagato coi vouchers e quel pasticciaccio brutto di palazzo Madama e Chigi che riformerà il Senato mandandoci dentro dei nominati al posto dei presenti eletti (ma non era meglio eliminarlo tout-court?).

E speriamo che a novembre ce lo togliamo di torno, quest'imbonitore fiorentino da tre palle un soldo arrivato al potere con una congiura di palazzo e restatoci così a lungo a causa dei bizantinismi del presente sistema dei partiti e dei voltagabbana che formano la sua maggioranza dei tre forni (alfaniani, verdiniani e, all'occorrenza, la stessa Forza Italia).

Intanto ci teniamo l'Europa che ci esclude dai vertici e alla quale ci rivolgiamo col cappello in mano per avere 'più flessibilità' nei conti e nel debito stellare che non riusciamo a intaccare per non incorrere in leggi di bilancio 'lacrime e sangue' e che imploriamo, l'Europa, che si prenda almeno un pugno di migranti che importiamo dalla 'frontiera sud' per forza inerziale e follia di cattiva politica immigratoria a centinaia di migliaia ogni anno e vanno, per le segrete vie e con l'aiuto delle folli associazioni dei 'no borders', a ingrossare le giungle di Calais che costeranno la presidenza a Hollande e quelle di Ventimiglia e di Como che costeranno al pd la perdita della risicata, esigua maggioranza di s-governo alle prossime elezioni.

E anche la presidenza Trump, nelle cronache e nei telegiornali, fa capolino come non più una ipotesi maledetta, bensì una maledizione colla quale occorre misurarsi e riflettere su come e perché stanno cambiando le maggioranze di governo future delle principali nazioni e quali spaventosi errori abbiano commesso le sinistre dell'Occidente malate di buonismo e che ancora affermano – come quei dementi fissati su una sola frase e faticoso concetto che allaga le loro scatole craniche e fa naufragare le sinapsi – che 'multietnico è bello', mentre Charlotte è in stato d'assedio a causa dei disordini e si contano i morti nei supermercati, come si sono contati e si conteranno da noi a Parigi, Bruxelles, Nizza e chissà dove domani, chissà dove. A Roma, forse?

 

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