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Messaggi di Novembre 2019

Allons enfants versus Imagine

Post n°1044 pubblicato il 23 Novembre 2019 da fedechiara
 

 

 

 

Cantare fa bene

Pare che si confrontino anche due scuole di pensiero musicale, nell'asfittico dibattere che si fa tra buonisti e cattivisti sul merito delle tragedie di Parigi - e Bruxelles, la capitale europea è stretta d'assedio dalle forze dell'ordine e le scuole e i teatri sono chiusi per evitare altri morti di civili inermi e indifesi davanti alla drole de guerre terroristica degli assassini islamici jiahdisti.

C'è la scuola di pensiero della Marseillese: cantata in tutte le salse e dai cori più strani e perfino stonati, ma intensamente partecipi dell'orgoglio nazionale che finalmente si riscuote e rivendica l'onore francese ed europeo e i suoi 'valori' - un filo in colpevole ritardo e con qualche centinaio di morti di troppo stecchiti sulle strade e nel chiuso delle redazioni, dei teatri e dei ristoranti.

E c'è la scuola di pensiero di 'Imagine' - dolcissima canzone dei Beatles che evoca 'tutta quella gente' inerme e indifesa e tanto, tanto buona da riuscire ancora, malgrado i morti di Charlie Hebdo e quelli del venerdi nero u.s., a pensare possibile una convivenza pacifica tra diversi e opposti di fede e dottrine e comportamenti sociali privati e pubblici - e redenti e finalmente 'europeizzati' i ghetti islamici di Parigi e Bruxelles, dove la polizia mette piede solo a guerra civile dichiarata e con i morti parigini di venerdi iscritti per secondi (primi quelli di Charlie Hebdo) negli annali del nostro scontento e tragiche avanguardie di altri morti. 'Imagine all that people'. Commovente fino alle lacrime, certo, ma davvero poco realistica la loro predizione di futuro. Anime belle ostinatamente presenzialiste per i funerali presenti e per quelli degli altri morti che verranno.

E la Marseillese, invece, chiama il popolo tutto e i 'ragazzi della Patria' a marciare perché 'le jour attendu est arrivé' Sarà vero? E' davvero giunto il momento di una riscossa civile che ri-affermerà - una volta per tutte e nessun'altra battaglia perduta negli stadi e nei teatri e nei ristoranti e nelle redazioni della libera stampa - i valori laici e civili della mitica 'revolution' du 14 juillet?

Ne dubito e, ancora una volta, sono facile profeta che altri morti seguiranno - e lo spaventoso disordine urbano delle 'banlieues' troppo fitte di ospiti islamici malamente integrati e/o senza lavoro e prospettive di vita future continuerà a popolare i nostri incubi e a condizionare l'ordine pubblico - e le carceri saranno sempre più piene di quella malavita di importazione che si fa, poi, nelle celle e nell'ora d'aria, predicazione dell'odio religioso e clamorose azioni di commandos suicidi.

Ma cantare fa bene. E' sicuramente consolatorio.

 

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Guerra a Parigi: l'attacco terroristico dell'Isis di venerdì 13 novembre 2015
CORRIERE.IT
Guerra a Parigi: l'attacco terroristico dell'Isis di venerdì 13 novembre 2015
https://www.arte.tv/it/videos/083938-000-A/salman-rushdie-la-morte-alle-calcagna/?xtor=CS1-355&kwp_0=1467493&kwp_4=4467556&kwp_1=1887725&fbclid=IwAR0EhStqIEzwTlp1mykQUZm8w-I1OoMDkN7QvrYDfdBhDd5sBY06YSwx3jk

 

 

 

 
 
 

E bravo Il Massimo.

Post n°1043 pubblicato il 23 Novembre 2019 da fedechiara
 

Che oggi quegli islamici scendano in piazza per dissociarsi dagli scherani del Califfo al grido di «Not in my name» è qualcosa che ci fa piacere, ma che non cibasta. Già il fatto che da parte nostra se ne parli con soddisfazione, quasi con sollievo, rivela l’esistenza di un pregiudizio: che, sotto sotto, tutti gli islamici la pensino come l’Isis. Una sciocchezza. A preoccuparci dovrebbero essere piuttosto i sermoni di quegli imam europei, cliccatissimi su You Tube, che prendono le distanze dagli attentati negli stadi e nelle sale-concerto, ma poi scrivono che «chi ama la musica vorrebbe essere trasformato in una scimmia o in un maiale» e «chi guarda una partita di calcio dovrebbe vergognarsi davanti ad Allah».

Il mondo a cui noi occidentali apparteniamo fin dalla nascita è il risultato di un percorso lungo e faticoso. Ci sono voluti secoli di scontri non solo dialettici per approdare a una società capace di separare la sfera statale da quella religiosa e di mettere la Costituzione davanti alla Bibbia. Non vogliamo tornare indietro. Chi viene a vivere qui è bene accetto, ma a sua volta deve accettare le regole di convivenza che ci siamo conquistati e che riguardano il diritto di divertirci come ci pare e di rispettare le donne e gli omosessuali. Nessuno pretende che i nuovi arrivati brucino le tappe (del resto anche tra i parlamentari indigeni c’è chi non ha ancora assimilato certi principi). Però sarebbe un primo passo in avanti straordinario se oggi in piazza, oltre a prendere le distanze dall’Isis, i musulmani prendessero esempio dall’elettrotecnico francese di religione islamica Bassem Breiki, che in un video ha detto chiaro e tondo come la Costituzione della Repubblica debba sempre venire prima del Corano, ottenendo quattro milioni di visualizzazioni in poche ore.

Massimo Gramellini - La Stampa

https://www.la7.it/coffee-break/video/lappello-di-bassem-musulmano-23-11-2015-168330

 

Recitazione della controversia mussulmana

...che poi, la drole de guerre che ci hanno scatenato contro i figli di buonadonna e gli esagitati e rimbecilliti assassini dell'islam radicale e violento, tra le sue vittime inermi sulle strade e nei teatri e nei supermercati annovera anche l'inane furia e la stizzita e/o rabbiosa reprimenda che i 'buonisti' per vocazione e infiammazione neuronica refrattaria agli antibiotici del buon senso comune ci rivolgono contro – a noi 'cattivisti' che di cattivo abbiamo solo un percorso mentale limpido e pieno del buonsenso, legato all'evidenza delle cose, che ci dice che l'aver creato quei quartieri-monstres nelle periferie delle metropoli e averli stipati di gente che subisce il richiamo delle origini alle tradizioni e alle religioni di appartenenza non è stata una buona e sana e regolata politica immigratoria, né una sensata pianificazione urbanistica, - dal momento che la polizia nei giorni di quiete preferisce non metterci piede (proprio come nei tragici quartieri della camorra) a causa del pauroso dislivello tra i numeri degli agenti in servizio e la malata solidarietà che si viene a creare nei luoghi dove stabiliscono i loro covi i maledetti terroristi assassini e i predicatori dell'odio.
Che molti consideravano, fino al giorno prima della strage, dei 'bravi ragazzi' e li salutavano e si sorridevano con le madri e le figlie e le cugine al supermercato - e anche dei kapò nazisti, lo rivelò il processo di Norimberga, si seppe che coltivavano le rose e ascoltavano deliziati 'Eine kleine Nachtmusik'. 
Umanità vo' cercando di discernere in questi tempi grami ch'è si cara al mio core.
E gli unici momenti in cui la polizia ci mette piede sono quelli in cui le teste di cuoio e la gendarmerie, alle 4 e 30 del mattino, vanno a scambiare cinquemila colpi di mitraglietta quando ormai quei criminali che si rifanno al Corano hanno ucciso e vinto di bel nuovo una loro ben pianificata battaglia contro i civili inermi. La guerra in casa preconizzata dalla lucidissima Fallaci già molti decenni fa. 
E hanno un bel dirci, i cari buonisti, che 'non tutti i mussulmani sono terroristi' ci mancherebbe altro! - ma lo sapevamo anche noi, miei cari, così come sappiamo che non tutti i gatti sono bigi, a parte la notte, e che l'acqua tiepida si ottiene da un accorto melange tra l'acqua fredda e quella calda.
Ma qualcosa ci dice (il buonsenso?) che è meglio tenere i metaforici 'fucili puntati' contro quell'ideologia medioevale che ha il torto di essere ambigua nelle sue scritture e 'sure' al punto da consentire che una maggioranza (?) di pacifici mussulmani la dica 'religione di pace' (forse con molto ritardo?), ma una quantità di contrapposti figli di buonadonna e pazzi scatenati la dica, invece, jiahd e guerra santa agli infedeli e ai civili inermi.

E, finchè non vedremo realizzarsi il 'vaste programme' della riscossa civile mussulmana di cui al proclama del ragazzo che parla nel video qui sotto, è meglio che si vedano molti militari per le strade armati di mitraglietta e che le frontiere dell'Europa si chiudano (a buoi ormai scappati) e si sorveglino e si controllino gli ingressi dei clandestini come si sarebbe dovuto fare da molti anni a questa parte, ben prima dello scatenamento dell'offensiva terroristica. 
Così, giusto per sottolineare che il buonsenso del pessimismo in politica e nella gestione dell'ordine pubblico è molto meglio e certamente più utile dei lacrimevoli pistolotti dei buonisti di ogni risma, Bergoglio in testa, ai funerali di massa di vittime incolpevoli e di civili inermi.

 

 

 

 
 
 

Sardine e sardoni

Post n°1042 pubblicato il 21 Novembre 2019 da fedechiara
 

Sardine e sardoni

….che, poi, questo ritorno delle sardine a banchi fitti nei mari e oceani che abbiamo detto di plastica non può che far piacere, denota vitalità di un mare profondo e amnio di molte specie diverse – e lasciamo che questo pesce saporitissimo (ma dall'occhio inquietantemente fisso e l'espressione un filo beota) sia cibo vitale ai tonni e ai delfini e ai barracuda che si accompagnano ai banchi e compiono le stragi, com'è nel disegno di Natura.

Mors tua vita mea, diremo loro, col sorriso stampato in faccia - che è la traduzione del 'bacioni' dell'ottimo Salvini, grande capitano, spesso in bermuda, e uomo di mare per antonomasia, e capace come nessun'altro di imporre il fermo biologico ai troppi pescherecci delle o.n.g. vaganti per il mare Monstrum dei pescatori di anime.

E se a Gennaio tonni e delfini faranno strage politica in Emilia Romagna dei banchi di sardine che occupano disperate le piazze senza insegne di partito una delle ragioni sarà che non si fa politica, non ci si dà quale ideale e asfittico sogno di futuro il negare ad altrui il progetto politico e la presenza democratica ed elettorale nelle città e nei paesi – e il fascismo e l'odio che quei teneri pesciolini/e denunciano è tutto interno al loro cervello, invece, e la stagione dell'amore universale e della pacificazione inizierà proprio con il loro previsto immolarsi elettorale ai banchi dei delfini e dei tonni prossimo venturo.
E non 'tireremo sardoni' (come si dice qui nel Veneto con simpatica metafora amorosa) alle presenti sardine finché non le vedremo innamorate di democrazia, quella vera, che riconosce al nemico politico il diritto-dovere di denunciare il malaffare e lo s-governo e imporre sulla scena politica il sentire del 'popolo sovrano', se diverso da quello che occupa oggi gli scranni parlamentari.

https://www.liberoquotidiano.it/…/alessandra-sardoni-sardin…

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Del futuro governo delle cose

Post n°1041 pubblicato il 19 Novembre 2019 da fedechiara
 

 

Del futuro governo delle cose

Mettiamoci il cuore e i pensieri in pace: le cose non vanno - quasi mai - nel senso da noi desiderato. Che siate di sinistra, destra o centro avete buoni e diversi motivi per essere insoddisfatti del corso del mondo in questi anni di conflitti annunciati o già deflagrati – vedi la guerra intestina che ci hanno dichiarato le 'serpi in seno' e i morti per le strade di quel terrorismo islamico dei 'radicalizzati sul web', figli e nipoti dei troppi immigrati mai integrati che abbiamo stipato nelle periferie urbane in decenni di s-governo delle sinistre europee.

E i pervicaci soloni del giornalismo 'embedded' di sinistra/centro che non ne hanno azzeccato uno dei sondaggi cruciali della 'brexit' e dell'elezione di Trump oggi si sono riciclati in Cassandre e menagrami e paventano sfracelli anche maggiori di quelli del biennio orribile 2015/16 con Trump alla presidenza - e gli si è bloccata la digestione, poverini, e girano con il Maalox e la Biochetasi in tasca e si consolano con le vignette rancide di Ellekappa e di Vauro, ma non si vive di sola satira, cari, bensì di sogni che si inverano e/o di incubi che abbuiano il nostro orizzonte di futuro ed è il vostro turno, fatevene una ragione.

Perché il redde rationem della Storia è sempre dietro l'angolo e i Greci lo chiamavano Nemesi e ne avevano fatto una divinità terribile del destino cattivo che fa seguito alle nostre male azioni e ai pensieri sbagliati che abbiamo permesso ci intridessero i neuroni malati di buonismo: una clamorosa, sinistra abdicazione al governo delle cose e della nazione e un pessimo modo di gestire la realtà e di governarla ai fini ragionevoli di una vita vivibile e di un progresso che sarebbe stato possibile anche in tempi di crisi globale, se non ci avessimo buttato dentro il caos dei barconi alla deriva nel Mare Nostrum e l'immigrazione selvaggia a sei cifre.

E speriamo che la 'brexit 3' del referendum voluto dall'imbonitore fiorentino mandi finalmente a casa tutti gli alfieri dello s-governo immigratorio e cominci un vero governo degli eventi rispettoso delle leggi e delle frontiere e dei fragili equilibri delle economie europee ancora in rotta e con cifre da zero virgola. Dipende da voi, cari e-lettori. Votate assennatamente e liberatevi/ci degli imbonitori che così tanti conflitti presenti e futuri hanno stipato in questo povero paese.

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L'Europa che non siamo e che non vogliamo

Post n°1040 pubblicato il 18 Novembre 2019 da fedechiara
 

Quella maggioranza di 'citoyens' chiusi nelle case del loro scontento. 18/11/2015

Mi ha colpito il racconto che ha fatto A.B. Yehoshua alla stampa: di quand'era in ospedale per una piccola operazione e un'infermiera palestinese gli chiede di parlargli e gli confida la sua verità su le masse arabe spaventate - una larga maggioranza a suo avviso - che se ne restano chiuse in casa mentre a tenere la scena dei telegiornali di tutto il mondo sono i visi di quegli altri: quelli che scendono in piazza e gridano rabbiosi le loro oscenità ideologiche contro gli Stati dell'Occidente e bruciano le bandiere americana e francese e britannica, secondo che a bombardare i loro territori con maggiore determinazione sia questa o quella nazione.

Dunque, secondo quell'infermiera, una maggioranza di 'islamici moderati' esiste, alleluia! E dobbiamo solo convincerla a uscire di casa e conquistarsi la scena sulle piazze e gridare: 'Vive la France e l'Occident de notre libertè, egalité, fraternité' che ci ha pietosamente accolto e sfamato e regalato uno status di cittadini, - perfino a quei rinnegati 'francesi' di seconda e terza generazione che, istruiti nelle carceri della loro manovalanza malavitosa, impugnano i kalashnikov e sparano su vittime inermi e si dicono vittoriosi per la riuscita della loro vigliacca strage contro gente disarmata e ignara della 'drole de guerre' che quegli infami ci hanno dichiarato.

Attendiamo fiduciosi, nei prossimi giorni e mesi, che quella maggioranza si mostri, finalmente! ed espunga dai quartieri arabi delle metropoli europee (le famigerate 'banlieues' e il quartiere di Mollenbeek, in Belgio: veri e propri mostri urbanistici da ripensare radicalmente ai fini di una vera integrazione) quei figli degeneri e rimbecilliti dalla predicazione dell'odio coranico che hanno il torto di dirceli tutti schierati, gli islamici, dietro il velo medioevale di quella religione non ancora 'laicizzata' e ridotta a più miti consigli - com'é stata laicizzata la nostra religione cattolica e ridotta a un ruolo di testimonianza e nessuna pretesa di imporre i suoi diktat medioevali sulla società tutta.

Battete uno o più colpi, se davvero ci siete e volete liberarvi della paura e dell'odio scatenato dagli assassini di Charlie Hebdo e da quelli del venerdi nero del novembre parigino.

 

Bibliografia essenziale

 
 
 
 
 

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