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Strange World, Strange Times - 1

Post n°66 pubblicato il 03 Agosto 2016 da Herebus
Foto di Herebus

 

Certo quando, da piccolo uomo ansioso di crescere e speranzoso di un futuro carico dei doni di una buona tecnologia e della bellezza dell'animo umano liberato finalmente dal progresso sociale e politico, mai e poi mai mi sarei aspettato di essere quasi alla soglia degli anni '20 del XXI° Secolo e ritrovarci, ritrovarmi così. Io sognavo nel mio letto, magari dopo essermi gustato ogni secondo dell'ultimo episodio di Spazio 1999 su di un televisore rigorosamente in bianco e nero, che a cavallo del 2000 le macchine avrebbero volato e sarebbero andate ad acqua, il mondo del lavoro sarebbe stato pronto a ricevermi a braccia aperte e le guerre,pur non immaginandomi quella che fu la caduta dell'Unione Sovietica,sarebbero state un ricordo del passato. Pensavo addirittura che tragli USA in generale e il 7° Cavalleggeri del (buonissimo ed umano)Generale George Armstrong Custer, che poi era un Colonnello, o i Marines guidati dall'indistruttibile ed immarcescibile John Wayne esistesse quasi un legame biunivoco ed indissolubile : loro erano i buoni e ci avrebbero sempre salvato e protetto. Certo si sarebbe potuti passare per ingenui ma pensate che io mi ricordo ancora quella sera di Settembre del 1969, avevo due anni, quando dalla TV di casa uscì la gracchiante ed esaltante, storica frase : “ Eagle landed!” . L'uomo era arrivato sulla Luna, i nostri “amici” americani l'avevano raggiunta prima degli odiati Sovietici. E poi il Nautilus, il Concorde, il Pendolino, Enzo Ferrari che si permette di mandare a quel paese Henry Ford III quando la Ford voleva comprarsi la Casa di Maranello, Niki Lauda, il Maestro Manzi, Gilles Villeneuve, Pietro Mennea, Sara Simeoni accidenti che tempi quelli ed io, e noi volevamo far parte di tutto questo.


Le cose, lo sappiamo tutti, però sono andate in maniera un po' diversa dalle previsioni ed ora siamo sulla soglia di un Medioevo Prossimo Venturo che, ahimè, non ha nulla a che fare con l'omonimo saggio di Roberto Vacca degli anni '80 del Secolo scorso. Nel suo libro infatti l'ingegnere abruzzese ipotizzava un mondo senza energia a buon mercato e dove, oltretutto, l'accesso all'energia stessa fosse concesso e consentito solo ad una ridotta porzione di popolazione.Tutto questo, ovviamente, avrebbe dovuto riportare indietro il mondo ad un'età pre-industriale e ad un ritorno forzato ad una tecnologia antica, quasi medievale appunto e con lei anche la nostra società avrebbe, giocoforza, seguito la malaparata. In realtà, poi, è accaduto anche di peggio e nonostante la tecnologia sia progredita a livelli impensabili è la Società dell'Uomo che ha fatto giganteschi passi indietro rispetto a quelle che erano le mie, le nostre aspettative. Anche la caduta imprevista dell'Unione Sovietica, accelerata da personaggi del calibro di Papa Giovanni Paolo II, Ronald Reagan, James Baker, Lech Walesa e,paradossalmente, Wojciech Jaruzelsky ma insita come inevitabile epilogo nel suo stesso, folle, codice genetico, non ebbe i risultati attesi e il mondo è passato dall'Equilibrio del Terrore, della Mutua Distruzione Assicurata che ha comunque evitato lo scoppio di una Terza ed Estintiva Guerra Termonucleare Mondiale al più lungo periodo di Pace Combattuta che la Storia Umana ricordi, tanto da far enunciare da più parti un nuovo e triste concetto politico : la Guerra Diffusa a Bassa Intensità.


Le macchine continuano a viaggiare per terra e ad andare a benzina, sulla Luna non siamo più stati e difficilmente ci torneremo ma il vero problema è che tecnologia e finanza avanzano ad un ritmo così serrato che la Società dell'Uomo sembrerebbe aver deposto le armi, essersi arresa e passata da un continuo ed inesorabile progresso verso gli ideali di fratellanza, uguaglianza,libertà e giustizia ad una silenziosa ritirata su posizioni da Alto Medioevo, mascherate da conquiste del Liberismo Economico. Forse la mancanza di un nemico o quanto meno di un avversario dichiarato e riconoscibile, come poteva essere l'URSS, ha portato in Occidente prima ed in tutto il mondo subito dopo una sorta di omologazione,tanto per cambiare verso il basso se non addirittura l'infimo, di tutti quei valori che ci contraddistinguevano, compresi quelli religiosi e quelli del Secolo dei Lumi. Tutto è diventato una sorta di insopportabile ed opprimente melassa indistinguibile, dove il rosso non si distingue più dal nero, dove la paura e l'ignoranza hanno preso il posto di coraggio e conoscenza, dove il guadagno e il tornaconto personale hanno preso il sopravvento su qualunque altro tipo di sentimento o anelito, costi quel che costi.


Non ci soffermeremo qui a parlare delle cause e dei responsabili di questa situazione penosa come non mai, lo abbiamo già fatto molte altre volte ed è inutile ripetersi. Quel che vedremo e sottolineeremo sono alcuni comportamenti assurdi ed abberranti compiuti da chi dovrebbe rappresentare per tutti noi faro e luce da seguire, a quali obiettivi tali comportamenti stiano mirando ed a come tutto questo possa avere impatto sulla nostra vita quotidiana e futura. Perchè più ci si rende conto di questo e più le ombre del peggior Medioevo Prossimo Venturo si allontaneranno da noi e dai nostri figli.


1.Dov'è Dio ? :questa domanda viene spesso fatta da chi di noi, in un momento di estrema sofferenza o dolore cerchi ed invochi l'aiuto e la protezione divina. E non c'è niente di male in tutto questo, non c'è niente di male nel fatto che un poveraccio che con la sua famiglia di Cristiani sia rimasto intrappolato ad Aleppo, sotto le bombe russe, le cannonate di Assad e le mitragliatrici dell'Isis si faccia una domanda simile invocando quell'aiuto che tanti altri, troppi gli hanno già negato con nonchalance : Stati Uniti, Unione Europea,Santo Padre non sono che gli esempi più eclatanti. Cosa diversa è quando questa domanda, pubblicamente e ripetutamente, se la pone il Capo della Chiesa Universale, il Romano Pontefice : "Dove è Dio se ci sono uomini affamati, assetati, senza tetto, profughi, rifugiati ? Dove è Dio quando persone innocenti muiono a causa delle violenze, del terrorismo, delle guerre ? Questa è la domanda che per un Cristiano trov risposta solo nella Croce: il dono di se, anche della vita, a imitazione di Cristo. ", ha detto Papa Bergoglio nel suo discorso il giorno della, ahimè,silenziosa visita ad Auschwitz. E qui, invece, qualcosa anzi parecchio da dire lo avremmo. Eh già perchè leggendo la Bibbia,intesa come Antico e Nuovo Testamento, parrebbe di capire che non debba essere l'uomo a chiamare Dio come se fosse un tecnico delle riparazioni dell'umana imbecillità o, peggio ancora, un servo al suo servizio da usare come extrema ratio quando tutto il resto ha fallito. Eh no, sarebbe un po' troppo comodo Jorge, che ne dici ?Alla stessa domanda posta a San Giovanni Paolo II, che nella sua lunga vita ne ha viste di cotte e di crude, con i Nazisti prima ed i Comunisti poi, egli rispose : “ Dov'è Dio ? Sarebbe meglio chiedersi dov'è l'uomo !” . E già, perchè nella Sua infinita bontà e nel suo Amore per l'uomo Dio ci ha dato anche una cosa che si chiama Libero Arbitrio ossia, sostanzialmente, ci ha dato anche la possibilità, la libertà di non seguirlo, di ripudiarlo con il non insignificante particolare però che in qualsiasi momento noi lo avessimo invocato Egli sarebbe stato pronto a consolarci e perdonarci con quell'Amore che solo un Padre, o una Madre, hanno per i propri figli. Ma Dio non ha detto da nessuna parte che se lo avessimo invocato dopo aver combinato casini inenarrabili, sterminato milioni di persone, sputtanato l'ecosistema, oppresso i più deboli,spergiurato, rubato, ucciso, corrotto e chi più ne ha più ne metta,non ha detto appunto che Lui sarebbe arrivato a rimettere tutto a posto ed ad incollare i cocci dei vasi che abbiamo rotto. NO, Egli ha detto che ci avrebbe consolato e sostenuto e perdonato ma la responsabilità delle nostre azioni sempre sulle nostre spalle sarebbe rimasta. Lo sforzo di rimettere le cose a posto lo dobbiamo fare noi, non Lui. Per sconfiggere Hitler Egli non ha scatenato tempeste divine e non ha mandato sulla Terra San Michele Arcangelo a combattere la Whermacht con le Schiere Celesti. No, Egli ha donato all'umanità uomini come Sir Winston Churchill o Franklyn Delano Roosvelt, condottieri come Dwight D. Eisenhower, George S. Patton,Omar Bradley, Charles De Gaulle, Bertrand Montgomery, G. Zukov e lo stesso Nikita Kruscev. Sono poi stati loro che hanno risolto il problema della Germania Nazista e non è stato gratis, milioni di persone sono morte in modo atroce perchè ogni errore ha un prezzo da pagare per essere riparato. Ma a tutti questi uomini, dal Comandante in Capo fino all'ultimo dei soldati, dal Capo di Stato fino al più disgraziato dei cittadini che si sono trovati a combattere il male patendo e soffrendo pene indicibili Egli, Dio non ha mai fatto mancare il suo supporto e la sua misericordia. Non per niente nel suo“Messiah” Handel chiama Dio “Meraviglioso Consolatore, Principe della Pace e Padre Eterno.” . E' vero, per tornare a Bergoglio, che l'esempio di Cristo sulla Croce deve ispirare la vita di noi Cristiani al sacrificio verso gli altri ma questo sacrificio non deve essere passivo, non può essere un semplice patire gli eventi che ci capitano. No, noi dobbiamo essere attivi anzi fattivi nel fare in modo che i torti siano riparati, che le ferite siano sanate e i danni accomodati. E in questo caso non dovremo chiederci “Dov'è Dio ?”perchè Egli, inevitabilmente ed indubitabilmente sarà al nostrofianco, nei nostri cuori, nelle nostre teste e nelle nostre membra per portarci al traguardo.

Lostesso Papa Emerito qualche settimana fa aveva commentato questa domanda e lo aveva fatto con una chiarezza ed una limpidezza di parole che hanno stupito chi si fosse abituato alla sofisticazione dialettica che è stata una costante del suo pontificato. In buona sostanza dunque Joseph Ratzinger ha risposto a questa domanda dicendo come l'egoismo e l'umano individualismo siano arrivati a tali vette di arroganza da fare in modo che non sia più l'uomo che, prostrato di fronte a Dio, gli domanda quale sia la via da seguire per meglio compiacerlo e per meglio essere fedeli ai suoi voleri ed insegnamenti ma è lo stesso uomo che pretende che sia Dio a cercare il modo di compiacerlo ed aiutarlo a raggiungere i propri, esclusivi, egoistici obiettivi ! Dio è visto come una scorciatoia, uno scudo, una scusa che si possono prendere e deporre all'occorrenza, riservandosi il diritto di comportarsi secondo i nostri porci comodi una volta ottenuto il risultato. Questa distorsione abominevole del volere di Dio trova il suo osceno apice in organizzazioni malavitose come la Mafia Siciliana, la 'Ndrangheta calabrese, la Camorra napoletana dovei mafiosi compiono i loro rituali più segreti chiedendo la protezione una volta di San Michele Arcangelo, una volta della Madonna e poi di uno stuolo di Santi ad hoc, perchè costoro, essendoa loro modo devoti, si ritengono nel giusto e come se si fosse tornati all'epoca degli dei pagani pretendono protezione ed aiuto da Dio in persona. Per questo Totò Reina ci rimase così male quando Karol Wojtyla pronunciò il suo famoso discorso dalla Valle dei Templi di Agrigento e scagliò il celebre anatema sui mafiosi. Per questo ed anche per tutti i soldi che aveva dato allo IOR per essere riciclati ci rimase male Reina ma quella dei soldi è tutta un'altra storia.


CONTINUA CON : Il problema è che non morite !

PG


 
 
 
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Un blog di: Herebus
Data di creazione: 13/06/2013
 

 

"MORTE DI UN BRAVO RAGAZZO. L'INCREDIBILE STORIA DI MARIO BIONDO."

La Repubblica - Palermo, 13 Novembre 2018


La morte di Biondo un giallo lungo cinque anni na «storia incredibile» di misteri e di archiviazioni, indagata in un libro-dossier che prova a ricostruire, tra memorie private, perizie mediche e documenti d'archivio, il caso di Mario Biondo, il cameramen palermitano trovato morto cinque anni fa a Madrid. È una favola nera raccontata con la precisione di un cronista, il libro di Paolo Gentili, "Morte di un bravo ragazzo" (Sovera Edizioni): un contributo a una verità mancata a cui l'autore, con il contributo della madre della vittima, Santina Biondo, tenta di avvicinarsi, ricostruendo la vita privata del giovane con la moglie giornalista Raquel, più volte interrogata sui fatti, e le incongruenze di quattro armi di indagini, tra sms e dati estratti dal computer del giovane, poi compendiate in un atto scritto dai magistrati inquirenti, dove la vicenda Biondo resta ancora una storia irrisolta. Serve, allora, alla memoria capace di farsi domanda, anche la più semplice operazione letteraria su un giallo di cronaca. Perché di morte di può morire due volte, la seconda è quando si viene dimenticati.


 

 

OMNIA VINCIT VERITAS

 

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Namibia

 

 

 

ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DA PAOLO GENTILI

SOL INVICTUS : Una nuova alba.

 

Pensiamo veramente che ciò che finora abbiamo dato per scontato sia la realtà ? Siamo pronti a scommettere che la Storia che stiamo vivendo sia proprio quello che Dio abbia pensato e desiderato per noi ? L'Uomo moderno è così sicuro di se e del suo potere tecnologico da non riuscire a vedere la verità che gli sta davanti, dietro lo schermo del suo egoismo. Questo romanzo è il primo di una trilogia. Correndo lungo le tortuose strade della Storia dell'Uomo, prende spunto dalle Profezie sugli Ultimi Tempi, proprie di tutte le grandi Religioni della Terra e ci porta d'un balzo a vivere in prima persona il disegno che Dio ha pensato duemila anni fa, per mostrare all'Uomo il Suo vero volto. In una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena, che nel primo volume prende le mosse dal 1976, scopriremo come l'Uomo da secoli si sia attrezzato per ostacolare il disegno divino. Ai nostri giorni utilizza l'Associazione maggiormente ramificata, pericolosa e segreta, nata nel cuore della più potente Nazione della Terra, con tentacoli nel nostro Paese ed in altre nazioni occidentali.

 

www.soveraedizioni.it

www.ibs.it


 

HANNO DETTO DI : "SOL INVICTUS : UNA NUOVA ALBA"

" Sol Invictus è un romanzo colto e ben scritto che ripropone tematiche non certo inedite ma comunque stimolanti per chi ama i thriller fantapolitici venati di misticismo millenaristico. "


" Nel tempo dell'inganno chi dice la verità è un rivoluzionario. " Questo il leit motiv del libro, mutuato dal pensiero di George Orwell in 1984. Un testo che posso considerare un saggio camuffato da romanzo.

 

Da Roma a Yale nel Connecticut, dagli archivi segreti del Vaticano alle stanze asettiche della Cia, dalla Buenos Aires della "sporca guerra" dei desaparecidos alla quiete irreale di Salò sul Garda e di Sherbrook nel Quebec, dalle birrerie di Monaco di Baviera ai monasteri benedettini di Subiaco a Roma. Attraverso i dialoghi incalzanti fra chi complotta per imporre sull'intera umanità il dominio satanico della Confraternita della Morte (che ha come motto "Guerra, Sangue e Miseria") e chi invece, nel nome dell'umanesimo di matrice cristiana, tenta di opporsi a questa infernale macchinazione, si snoda l'ingranaggio narrativo costruito da Paolo Gentili, che, mediante una prosa di forte impatto giornalistico, tesse la sua ragnatela di cospirazioni ad alto livello.

 
 

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