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Due pesi e due misure.

Post n°48 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da Herebus
Foto di Herebus


Qualche giorno fa si è svolta l'ennesima brutta partita della Roma in una Coppa Europea ma prima, purtroppo, si è svolto una sorta di moderno "sacco di Roma" da parte di qualche centinaio di animali, non mi viene altro modo per definirli, provenienti dall'Olanda che, ubriachi e strafatti all'inverosimile, hanno ridotto il centro della Capitale ad un immondezzaio e ad un campo di battaglia provocando, addirittura, danni giudicati irreparabili alla Fontana della Barcaccia, scolpita da Bernini padre e figlio e che sta lì dal 1629 ossia da 386 anni ! Incredibilmente però le nostre Forze dell'Ordine, estremamente dure e muscolari in ben altre manifestazioni, davanti a tanta devastazione si sono limitate a cariche di alleggerimento e contenimento, arrestando sì e no una decina di questi animali olandesi. Intendiamoci, gli Hoolligans ed i loro epigoni sono animali da qualunque latitudine essi vengano, comprese le nostre ma non mi risulta ultimamente che animali italiani abbiano abbattuto il monumento a Nelson a Trafalgar Square o che abbiano raso al suolo uno dei tanti, bellissimi musei della capitale olandese. Inoltre che la Roma ed il Feyenoord dovessero giocare questa partita si sapeva da tempo e allora perchè chi di dovere non ha preso le necessarie precauzioni ? Non lo sapevano che razza di bestie viaggiavano al seguito della loro squadra di calcio ? A quanto pare, no ! Tutti quanti, a partire dal Questore di Roma, sono caduti dal pero pensando che le frange estreme della tifoseria olandese fossero composte da raffinati signori amanti dell'Opera, dell'arte e del bel gioco del calcio. La realtà ha dato una sonora sveglia a questi funzionari dello Stato ben poco accorti che hanno giustificato la leggerezza degli interventi da parte delle Forze dell'Ordine con il pericolo di fare morti e feriti. Chissà se questi nobili pensieri li avranno sfiorati anche quando le stesse Forze dell'Ordine che, sempre a Roma, nel 2012 erano intente a presidiare il percorso degli operai dell'Alcoa di Porto Vesme non si sono fatte troppi scrupoli di caricare e manganellare persone che manifestavano pacificamente per il loro diritto al lavoro con la scusa di neutralizzare, giustamente, alcuni, pochi facinorosi che volevano forzare il percorso assegnato. Queste persone hanno creato disagio con i loro elmetti battuti a terra, con i loro fischietti e, ahimè, con i loro petardi ma non mi risulta che siano stati mutilati monumenti e beni culturali. Certo è stata una giornata difficile, per i romani come per Polizia e Carabinieri ma costoro erano a Roma per mantenersi in vita con l'unica opportunità di lavoro che offriva quell'area, non erano al seguito della loro squadra con il preciso intento di far danni.

Nonostante tutto, per fortuna, gli Olandesi seri si stanno facendo in quattro per chiedere scusa e risarcire Roma dei danni subiti e questo, sinceramente, arriva quasi a commuoverci per la consapevolezza che persone serie e civili di una Nazione così distante dalla nostra, abbiano per l'affronto rivolto ad un patrimonio dell'Umanità intera come Roma e le sue bellezze. Quello che, francamente, continua ad infastidirci come l'ennesima nota stonata di questo Paese da Operetta che è l'Italia è che il Questore di Roma ed i suoi sottoposti continuino a propalare le loro ben discutibili ragioni, che campino sereni così e che, ancor peggio, nessuno senta il bisogno di fare una buona volta a meno della loro "preziosa" collaborazione.

D'altronde sono le nostre azioni che ci definiscono.


 

 
 
 

Il Nulla che avanza.

Post n°47 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da Herebus
Foto di Herebus

Nel Paese dell'inutilità portata a sistema di vita, del " Facite ammuina " e del fatto che bastino tre persone per formare un Partito Politico ecco che qualche giorno fa si è presentata sulla scena nazionale una nuova Forza del Nulla che Avanza : Italia Unica. Questa ennesima " nuova " compagine di salvatori della Patria e dei propri particolari interessi è composta dai soliti quattro Massoni, da decotti, risuscitati, riciclati, pasionarie dei Parioli e giovani rampanti pronti a farsi le unghie per fare il salto ad un Partito-che-conta ed è guidata, guarda un po', dal Fratello Muratore Corrado Passera.

Si definiscono " popolari moderni, liberali e riformisti radicali " questi Illuminati ed Illuminate che scalpitano per salvarci da noi stessi e ci piacerebbe che qualcuno di loro ci spiegasse cosa centra il pensiero di Don Luigi Sturzo con il folle liberismo americano o, peggio ancora, con quelle "Riforme" messe a punto 40 anni fa dalla P2 di Licio Gelli e che ora tutti, Renzi compreso, continuano a dirci esserci assolutamente necessarie. Avrà di che rivoltarsi nella tomba il povero fondatore del Partito Popolare !

Comunque non facciamoci troppe illusioni : a parte le solite, sgangherate proposte che sembrano tutte assomigliare al triste e berlusconiano : " Meno tasse per tutti ! " di carne al fuoco ce n'è poca o nulla. Vale la pena di ricordare, in ogni caso, che il Signor Passera, quando era AD di Poste Italiane, ha popolarmente modernizzato 20.000 persone rendendole libere dall'oppressione del lavoro.

Sempre per dovere di cronaca ricordiamo anche come sempre il Signor Passera sia indagato nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Trani per il reato di truffa pluriaggravata in relazione ad alcuni strumenti finanziari messi in vendita da Banca Intesa quando ne era AD e, allo stesso modo, lo indaghi anche la Procura di Ivrea per le morti dovute all'amianto negli stabilimenti Olivetti tra il 1990 e il 1996 in veste di Consigliere d'Amministrazione fino al '92 e di AD fino al '96.

Ma non sarà che tutta questa voglia salvifica e purificatoria non si risolva, come spesso accade, all'accaparramento di tre o quattro seggi in Parlamento giusto per mettere qualche deretano al sicuro dagli strali della Magistratura, ovviamente, comunista ?


" A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina ! "

Il Divo Giulio



 

 

 
 
 

Le Profezie di San Giovanni XXIII - 2

Post n°46 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da Herebus
Foto di Herebus

 

Benedetto, benedetto, benedetto.

Saranno i giovani ad acclamarti, nuovo Padre di una Madre che sorride.

I figli dei Santi di Milano. Sedici ti conterranno.

Ti terranno alte le mani. Vergine Maria vicina.

Vergine Maria che fu sacrificata. Nelle sue parole troverai la strada, benedetto, benedetto, benedetto.

Sarai Padre di tutti. Sarà difficile l'inizio della strada, camminare per Roma in giorni di sangue. Diradare le nebbie e i loro sepolcri.

Dare nome sacro alle cose sacre, dare nome profano alle profane.

Nella tua casa riceverai un Santo a piedi nudi. E farai attendere i potenti.

Le mani disarmate a pregarti.

Il Santo parlerà anche per te, in ogni contrada e dal mondo ecco i bianchi fiori ti avvolgeranno.

Tuo sarà il viaggio del coraggio, la grande sfida al mondo e all'immondo principe del mondo.

A chi ti manderà soldati opporrai legioni. E mai tornerai sulla parola.

E ti farai scalzo e camminerai col Santo scalzo.

Quando di Maria Santissima divulgherai la parola si chiuderà la tua unica ferita.

La Madre della Chiesa sarà Madre del Mondo.

Angelo sarai detto, benedetto.

 

Vi ricorda qualcuno ?

 
 
 

La Tempesta Perfetta.

Post n°45 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da Herebus
Foto di Herebus


Chiunque abbia seguito le cronache internazionali di questi giorni non avrà potuto fare a meno di affliggersi per quanto accaduto alla sede del settimanale satirico " Charlie Hebdo " a Parigi e dei fatti, altrettanto folli e sanguinosi che lo hanno preceduto, a Montrouge, e seguito al Supermercato Kosher di Porte de Vincennes e nella tipografia nei pressi di Roissy. Quattro estremisti islamici hanno attaccato e mutilato con 12 morti il maggior settimanale satirico francese che, a guardarlo ed a leggerlo assomiglia al nostro " Vernacoliere " anche se di dimensioni e respiro infinitamente più grandi ma aiuta a comprendere la follia di chi lo ha ferito così vilmente provare ad immaginarsi commandos di estremisti "pisesi" dare l'assalto alla sede livornese del giornale al grido di Pisa è vendicata ! Al solo pensarci viene da ridere quindi immaginatevi che razza di lavaggio del cervello potranno aver subito questi 4 disgraziati : credere che Dio, Allah possa gioire per la morte altrui !

La cosa sulla quale vorrei che rifletteste però è un'altra : il salto di qualità epocale che ha fatto il terrorismo. La parola terrorista significa letteralmente colui che semina il terrore nell'avversario tanto da rendergli insicure e pericolose le comuni attività della vita quotidiana : andare a scuola, al lavoro, fare la spesa, prendere un mezzo pubblico o anche solo camminare per strada. Finora in Europa il terrorismo ha colpito i cosiddetti bersagli sensibili : Istituzioni, sedi di partito, fabbriche, nodi di comunicazione e via dicendo ma anche se queste azioni sono state addirittura molto più sanguinose dei tre giorni francesi, basti pensare alla strage di Bologna del 1980 esse avevano pur sempre lasciato una specie di zona franca alla popolazione inerme : la propria vita quotidiana. Qualche giorno fa a Parigi, invece, questa zona franca è stata cancellata, i terroristi si sono messi improvvisamente a fare il loro lavoro come mai prima avevano fatto e così non è più François Hollande che si deve ritenere minacciato ma è la massaia che scende di sotto a fare la spesa dal panettiere, piuttosto chi porta i figli a scuola o anche solo prende la macchina per andare in ufficio la mattina. Nessuno è più al sicuro, siamo tutti bersagli. É la cuccagna dei terroristi perchè, è un dato di fatto, in tre giorni infernali quattro, dico quattro e non quattromila, persone determinate hanno messo in ginocchio la potente Francia e l'hanno costretta a mobilitare 88.000, (ottantottomila !!!), poliziotti per aver ragione di loro. Se l'efficacia di un'azione si misura con il rapporto costo/risultato potremmo sicuramente dire che al momento abbiamo un parziale di Terroristi 10 : Repubblica Francese 0 ! E' ovvio che nessuno Stato europeo, neanche la Francia, si possa permettere che una situazione del genere si ripeta o vada avanti per molto, le Istituzioni e la società civile collasserebbero presto in un'ingovernabile magma millenaristico con il quale nessuno vuole confrontarsi. Quello che succederà, quindi, sarà che per contrastare questo nuovo tipo di minaccia la Francia e qualche altro Stato europeo decideranno unilateralmente un'escalation della loro presenza militare in Siria e nel Vicino Oriente per realizzare il buon vecchio principio di proiezione della forza militare come sostegno/rafforzamento della propria politica estera riadattando alla propria situazione e condizione i principi del famoso Postulato di Monroe e del Giardino di Casa. Daltronde Total sta perdendo miliardi di Euro con i contratti di quell'area che vanno a farsi friggere e gli interessi economico-politici della Francia risultano sempre più compromessi, fin dai tempi della II Guerra del Golfo.

Poi ci sono i dubbi :


  1. possibile che dei terroristi così ben addestrati comincino la loro azione sbagliando l'indirizzo del bersaglio ?

  2. Su Youtube c'è il video integrale della morte del poliziotto francese a terra, ucciso durante la fuga dei due, che già avevano ucciso 12 persone; il poliziotto, guarda caso un arabo, implora il killer di non ucciderlo e questo, per tutta risposta gli spara a bruciapelo con un AK-47, un'arma da guerra : e il sangue dov'è ? Se gli ha sparato in testa con un calibro 7,62 perchè il cranio non è esploso come un cocomero ? E comunque, dov'è il sangue ?

  3. Questi due terroristi, addestrati alle tecniche di guerriglia urbana nella cosiddetta Università del Terrore di Al Qaeda in Yemen sono stati gli unici due killer al mondo che, una volta abbandonata, non hanno dato alle fiamme l'auto della fuga per cancellare definitivamente qualunque tipo di traccia : non solo, non contenti di questo hanno pensato bene anche di dimenticarsi la CARTA DI IDENTITA' di uno di loro sempre nella stessa auto. Ma quale killer esce per "fareil suo lavoro" con i documenti in tasca !?!?!?! Neanche Filo Sganga o Ciccio di Nonna Papera sarebbero capaci di tanto !!!!


Non sentite anche voi un po' di puzza di bruciato ?


Meditate gente, meditate.........

 

 
 
 

Il Lupo č tornato !

Post n°44 pubblicato il 28 Dicembre 2014 da Herebus
Foto di Herebus

 

Ebbene sì, quello che in ben pochi di noi credevano possibile è accaduto questa mattina a Piazza San Pietro: Mehemet Alì Agça, il terrorista turco appartenente ai Lupi Grigi che il 13 Maggio 1981 sparò a Papa Giovanni Paolo II stava lì a passeggiare tranquillamente nei pressi dell'obelisco della Piazza stessa con due mazzi di rose bianche in mano.

Ora dimentichiamoci, per un attimo, che Piazza San Pietro è sì territorio dello Stato della Città del Vaticano ma i suoi confini sono garantiti dalla Polizia di Stato Italiana che non si è accorta di chi stava entrando nella Piazza, dimentichiamoci pure che, nonostante il turco Agça non abbia più carichi pendenti né in Italia e né in Turchia, ad esso è interdetto l'accesso in Italia, nel SCV e sull'intero territorio dell'Unione Europea mentre è riuscito ad arrivare tranquillamente fino a due passi da Papa Francesco passando, pare, per un varco automobilistico del confine italoaustriaco.

Quello che non ci possiamo dimenticare sono le parole che il Lupo Grigio ha pronunciato prima di entrare in Basilica, sulla Piazza : "La Madonna nel 1983 qui ha fatto un miracolo per mano mia. ", così come non possiamo dimenticare né far finta di non accorgerci della strana alea di mistero ed ultraterreno che avvolge questo imprevedibile avvenimento.

Cominciamo dall'analizzare le falsità che sono state scritte dai giornali italiani, in primis da Repubblica e dal Corriere della Sera : ebbene, nella loro versione on-line, entrambi i quotidiani affermano che dopo essere stato ripreso a pronunciare questa strana frase Ali Agça si sarebbe direto verso le Grotte Vaticane e la Tomba del Santo Karol Woytjla. Per questo si sono favoleggiati strani e segretissimi appoggi da parte di funzionari vaticani ed addirittura di alcuni poliziotti italiani. Ora, chiunque sia stato almeno una volta nella Basilica di San Pietro e conosca l'abc del funzionamento della Chiesa Cattolica sa che le tombe dei Santi, ancorchè Papi, vengono traslate dalle Grotte alla Basilica per poter essere accessibili a tutti i devoti ed i fedeli. E infatti Alì il turco è andato in Basilica ma il campo del video girato mentre rendeva omaggio alla tomba del Santo Giovanni Paolo II è stato ristretto ed oscurato in modo che i profani potessero credere alla frottola delle Grotte Vaticane. Lo stesso Agça, interrogato poi presso il Commissariato " Cavour " ha negato di aver ricevuto assistenza da chicchessia ma di essere semplicemente arrivato in Piazza e poi entrato in Basilica. Allora perchè inventarsi una simile baggianata ? Per coprire l'inefficienza e l'inettitudine di qualcuno o per cos'altro ? Ma andiamo avanti ed esaminiamo quello che ha fatto il vecchio Lupo Grigio davanti alla tomba del Santo : oltre a ringraziarlo per il miracolo ed a gridare " Sia lodato Gesù Cristo " e " La fine del Mondo è arrivata ", egli ha deposto davanti alla tomba un paio di mazzi di rose bianche. Purtroppo non si riesce a capire quante esse siano ma, in ogni caso, possiamo affermare che l'omaggio è già assai strano di per se, eh sì perchè ai Papi defunti si regalano rose rosse, simbolo del sangue versato da Cristo e colore del lutto della Chiesa Cattolica. Il colore bianco non si usa in queste occasioni e l'uomo in questione è troppo furbo, se non addirittura intelligente, per non sapere una cosa simile. Il bianco invece rappresenta l'innocenza ma anche la santità e la lealtà o anche la Madonna stessa, la Rosa senza Spine, quindi senza peccati. Sarebbe stat molto interessante, quindi, sapere di che tipo e numero fossero le rose lasciate da Agça sulla tomba di Karol Woytjla.

Infine ci sono i numeri della giornata che ci devono far riflettere, guardiamoli :

13.05.1981 : attentato a Woytjila = 1+3+5+1+9+8+1=28=10

27.12.1983 : incontro Agça Woytjila = 2+7+1+2+1+9+8+3=33

27.12.2014 : visita alla tomba di San Giovanni Paolo II =2+7+1+2+2+1+4=19=10

107 : le versioni date dell'attentato dal turco=1+7=8

56 : gli anni di Agça =5+6=11

Ricapitolando, quindi, questa storia ha avuto inizio il giorno dell'anniversario della Madonna di Fatima, sotto l'egida di Dio stesso in quanto il numero 10 rappresenta la Prima Armonica di Dio e infatti, a seguito di fatti straordinari se non miracolosi, (la traiettoria della pallottola, la strada dal Vaticano al Policlinico "Gemelli" deserta a quell'ora, ecc.), Karol Woytjila non muore e Agça dichiara che lui non si spiega come possa aver fallito un tiro così semplice, con quell'arma e a quella distanza. Prosegue poi con l'incontro in carcere tra il Papa ed il suo carnefice che, questa volta, ha il valore cabalistico di 33, il massimo grado dell'illuminazione massonica e dove è credibile pensare che Agça abbia raccontato a Giovanni Paolo II, ed a lui solo, la verità sui mandanti del suo omicidio e che, probabilmente, questi mandanti non erano ne Russi, ne Bulgari e ne Americani ma "concittadini" dello stesso Pontefice.

Le 107 versioni date pubblicamente da Agçà dell'episodio sono rappresentate dal numero 8, il che può significare che con loro giustizia è stata fatta, poiché in esse è racchiusa la verità, oppure che per loro tramite il cammino di redenzione del Lupo sia stato compiuto. C'è infatti chi sostiene che durante il colloquio in carcere il Papa, compresa la situazione, disse al turco che se avesse rivelato la verità sarebbe sicuramente morto e gli suggerì di raccontare bugie su bugie finchè i suoi mandanti si fossero convinti che non li avrebbe traditi e lui, il Papa, lo avrebbe potuto proteggere.

Agcà ha compiuto questa strana visita all'età di 56 anni, sotto il numero 11 che indica sia l'acquisizione da pare sua di una consapevolezza spirituale senza pari e salvifica per la sua stessa vita, sia la dichiarazione pubblica che Woytjila sia stato tradito da nemici segreti. Infine la data del 27 Dicembre 2014, giorno del reincontro tra due persone che, incredibilmente, attraverso l'odio hanno conosciuto il perdono e la fratellanza se non addirittura l'amicizia, è nuovamente sotto quel 10 che rappresenta Dio e la sua potenza. Quel che Egli un tempo aveva cominciato, probabilmente ora si è concluso, una pagina è stata voltata ma questo non vuol dire assolutamente che i cattivi possano dormire sonni tranquilli. Anzi.

 

 
 
 

Flash 19 - Uno, due...Tornado !

Post n°43 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da Herebus
Foto di Herebus

Il solito pasticcio all'italiana è servito.

 

Vi ricorderete tutti il tragico incidente occorso ai due Tornado IDS dei " Diavoli Rossi " sui cieli dell'ascolano i primi giorni dell'ultimo Agosto e vi ricorderete anche come, nel fervore delle ricerche dei pezzi dei bombardieri, delle scatole nere e dei corpi dei piloti cominciò subito il solito balletto, tutto italiano, riguardo le possibili cause dell'incidente, (che, oltretutto, ci risulta essere unico al mondo per tipologia e mezzi coinvolti - n.d.r.). Attualmente è possibile collezionare tre, splendide, versioni date in pasto ad una stampa incapace di fare una qualunque domanda della più banale logica deduttiva, sia dall'Aereonautica stessa che da vari generali in pensione o ad altro mansionati che non si sono riusciti a trattenere dall'illustrarci le loro funamboliche conclusioni.


Partiamo dall'inizio, da quei dati di fatto certi, verificabili e mai smentiti dall'AMI-Aereonautica Militare Italiana.


  1. I due aerei erano destinati ad una zona di esercitazione che non era quella dell'incidente: la zona a loro riservata si trovava tra Pescara, L'Aquila e Rieti;

  2. I due aerei sono partiti in gravissimo ritardo rispetto all'ora stabilita : dai registri di Ghedi si apprende che i due Tornado decollarono pochi minuti prima delle 15:30, orario al quale scadeva l'interdizione al traffico civile nell'area a loro riservata;

  3. In nessun caso, neanche alla massima velocità bisonica della quale sono capaci queste macchine si sarebbe potuti arrivare in tempo;

  4. al momento dell'incidente i aerei si trovavano lungo la rotta per tornare a Ghedi via Pescara;

  5. improvvisamente sono entrambi scomparsi sotto la quota minima di sorveglianza radar, hanno spento i trasponder ed hanno assunto un assetto tipico dell'attacco al suolo, specialità per la quale sono nate queste macchine;

  6. Un testimone sostiene di aver visto scontrare l'uno con l'altro i due Tornado, con il secondo che, probabilmente, stava compiendo una manovra disperata per evitare il primo;

  7. Un altro sostiene, invece, che il primo sia esploso in aria prima dell'arrivo del secondo aereo che sarebbe poi andato a schiantarsi sul costone della montagna ad una quota inferiore addirittura ai venti metri;

  8. Prima che nessuno glielo chiedesse e senza che potesse sorgere il dubbio l'AMI ha subito smentito la presenza di residui o rottami radioattivi.

  9. Qualche giorno dopo l'AMI comincia a dire che, in realtà, nonostante quell'area fosse abitata e non interdetta alla navigazione civile, i due aerei dovevano compiere proprio lì le loro esercitazioni che non erano in realtà congiunte ma disgiunte ma nessuno risponde alle domande dei giornalisti che vogliono sapere sia il perchè di esercitazioni in zona abitata e sia, soprattutto, perchè i due aerei abbiano spento il transponder contemporaneamente , scendendo sotto la quota di rilevamento del Radar Primario;

  10. L'AMI ribadisce che non c'è traccia di radiazioni ionizzanti nella zona;


Qualche giorno fa, poi, il capolavoro delle indagini all'italiana : dopo aver detto nell'ordine che i due aerei erano nel luogo sbagliato al momento sbagliato, nel luogo congiunto giusto ma nel momento sbagliato, che prima l'esercitazione era di coppia e poi singola il Generale Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica ed attualmente Presidente nientemeno che dell'ICSA-Intelligence Culture and Strategic Analysis, una bizzarra fondazione in odore di Massoneria, ci viene a dire che i due aerei si sarebbero scontrati perchè entrambi stavano puntando allo stesso bersaglio nello steso momento (!!!) e i quattro Ufficiali a bordo, evidentemente appartenenti all'Aereonautica di Topolinia e non all'AMI, non si sarebbero accorti di andare a chiantarsi l'uno con l'altro.


Ora viene da chiedersi con chi pensi di avere a che fare il Generale Tricarico quando fa queste affermazioni, forse veramente con Pippo, Pluto e Ciccio di Nonna Papera perchè già l'Ispettore Manetta ed il Commissario Basettoni troverebbero qualcosa da ridire ! E scorrono forti i brividi lungo la schiena pensando che costui è stato, per anni, il Capo di Stato Maggioredi quella stessa Forza Armata i cui Ufficiali, ora, vorrebbe far passare come dei poveri dementi.


Vorrei tanto che, non il Generale Tricarico ma la Forza Armata e la Magistratura si degnassero di rispondere a quei dubbi ed a quegli interrogativi che fin da subito hanno circondato questo triste evento, ossia :


  1. Perchè, nonostante la finestra temporale per l'esercitazione fosse terminata, gli aerei hanno decollato da Ghedi lo stesso ?

  2. Perchè mai ed in base a quali Leggi o Regole un'esercitazione militare potenzialmente pericolosa si sarebbe dovuta tenere su di un'area abitata come quella nella quale è avvenuto l'incidente ?

  3. Perchè i due Tornado contemporaneamente hanno assunto un assetto da combattimento sulla valle ascolana spegnendo entrambi i transponder, scendendo sotto la quota di rilevamento del Radar Primario e mantenendo il silenzio radio ? Era anche questa un'esercitazione " a sorpresa " o i due aerei stavano reagendo ad una minaccia reale ? E quale era questa minaccia ?

  4. Perchè l'AMI si è subito premunita di affermare che sull'area dello schianto non erano presenti radiazioni ionizzanti o residui di materiale radioattivo ? L'Italia, ufficialmente, non dispone di armi nucleari, tattiche o strategiche che siano e non mi risulta che tra le dotazioni del Tornado IDS in forza all'AMI esistano dispositivi o attrezzature capaci di disperdere nell'ambiente livelli di radioattività preoccupanti anche in caso di incidente. E allora da dove poteva provenire la perdita ? Da terra ? Dal bersaglio ingaggiato dai due aerei ?


Fin quando qualcuno non comincerà a dare delle risposte serie a questi interrogativi noi continueremo a vigilare, nella speranza che non ci si pari davanti un'altra Ustica.

 

 
 
 

FLASH 18 - IL MOMENTO DI FARE SUL SERIO

Post n°42 pubblicato il 13 Novembre 2014 da Herebus
Foto di Herebus

 

 

In questi giorni abbiamo sentito che, tra qualche settimana, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lascerà il suo incarico e lo lascerà, a nostro parere, soprattutto perchè il fisico e lo spirito, anche se questo nessuno lo dice, non lo sostengono più. Comprensibile, d'altronde solo Herick Honecker, Stalin, Kim Il-Sung e Silvio Berlusconi hanno pensato o pensano tutt'ora di essere leader eterni. Accettiamo di buon grado, quindi, le dimissioni di un uomo che, unico in Italia, è stato Padre Costituente, Parlamentare per tutta la vita e bi-Presidente della Repubblica, una cosa che neanche Andreotti nei suoi più sfrenati sogni di onnipotenza osava sperare. Accettiamole ed auguriamogli una lunga vita accanto ai suoi figli e nipoti.

Il vero problema è che costui, al momento di accettare il secondo mandato aveva detto che si sarebbe dimesso non appena fossero state fatte le fantomatiche riforme, fosse stata varata la legge elettorale e la situazione economica fosse stata sanata. Ora non serve essere un premio Nobel per accorgersi che finora, a parte le arroganti parlate addosso di Renzi, nulla è stato fatto e, oltretutto, il futuro appare prendere una piega che non ci piace affatto : i più poveri ed i più deboli di noi sono sempre di più, hanno sempre meno diritti e vengono trattati dai media come i Paria delle Caste Indiane, non hanno diritto di esistenza mediatica. Solo la voce del Presidente della CEI, Cardinale Bagnasco e quella di Papa Francesco sono rimaste a dar loro parola ma, come si sa, nella nuova Italia di Silvio e Matteo essere Cristiani non va di moda.

Ci sarebbero rimasti i Sindacati : CGIL, CISL, UIL, UGL, COBAS.....ma essi sono stati disarticolati e neutralizzati seguendo le istruzioni del Piano di Rinascita Democratica della Loggia Massonica P2 e del Gatto di Villa Wanda, (Licio Gelli - n.d.r.). L'imminente catastrofe che ci aspetta e che si chiama Stagflazione, (Stagnazione + Inflazione a zero - n.d.r.), pare avere ridato un po' di voce alla CGIL e un po' di senno alla CISL ma quando si tratta di passare dalle scampagnate a Piazza San Giovanni alle azioni serie, come gli scioperi, trovano sempre la UIL che si sfila e, al massimo, si proclamano 8 ore di sciopero generale, con il risultato che la gente ce l'ha sempre di più con i sindacati e a Renzi la cosa non scuce un baffo. Poichè però, lo ripetiamo, di fronte a noi c'è la catastrofe sarebbe ora che si cominciasse a fare le cose sul serio. Vi faccio un esempio, così tutti capiscono : non più di qualche mese fa l'Air France ha annunciato di voler scorporare dall'azienda il breve e medio raggio facendo confluire personale e macchine in una neonata compagnia low-cost che avrebbe avuto costi di esercizio e, soprattutto, stipendi molto più bassi anche se non si sarebbero persi posti di lavoro. Ai piloti ed al personale di volo Air France la cosa non è affatto piaciuta e dopo le solite, inutili, trattative tutti i piloti e tutto il personale di volo della Compagnia di Bandiera francese si sono messi con le braccia conserte ed hanno dichiarato che se la decisione non fosse rientrata nessuno avrebbe fatto più volare neanche un aeroplanino di carta negli uffici. Dopo un mese di stop totale e ad un passo dal fallimento i vertici Air France hanno chiesto scusa e ritirato il provvedimento. Così si fa, italiani pecoroni !

Sempre in Francia, nel 1985, l'allora Governo socialista di Jospin propose una riforma delle pensioni che al confronto delle nostre era una passeggiata di salute. Il Popolo Francese tuttavia non gradì affatto la riforma e FERMO' LA FRANCIA per oltre tre mesi : raffinerie ferme, trasporti fermi, servizi di base in pericolo, Parigi senza derrate alimentari garantite. Poichè la cosa non si risolveva i francesi fecero sapere a Jospin che se non si dava una calmata loro, i francesi, avrebbero preso i forconi e sarebbero stati felici di accompagnarlo a pedate nel sedere fuori dall'Assemblea Nazionale dove si era rifugiato, secondo quella bizzarra convinzione che in Italia non si vuole proprio capire per cui i politici sono nostri dipendenti e non noi loro sudditi. Jospin e Mitterand capirono l'antifona, la legge fu ritirata, Jospin si dimise da Premier e scomparse dalla scena politica francese per sempre !! Così si fa, oh Italia vituperio delle genti !

Ancora oltr'Alpe, qualche anno fa, il vertice della Renault annunciò che avrebbe spostato la linea di produzione della nuova CLIO in Turchia, licenziando 300 dipendenti più quelli dell'indotto. Anche stavolta ai francesi ed al loro Governo la cosa non piacque affatto per cui l'Esecutivo fece sapere alla Règie che se non avesse ritirato subito l'improvvido provvedimento nel giro di una settimana gli avrebbe chiesto indietro, sull'unghia, tutti gli aiuti, le sovvenzioni e le agevolazioni che le erano state concesse e poi avrebbe nazionalizzato l'Azienda. I vertici della Renault, sapendo che in Francia su certe cose non si scherza, hanno chiesto scusa e ritirato il provvedimento ma in cambio, di sua sponte, il Governo gli ha concesso un finanziamento agevolato di 600 milioni di Euro per aprire, in Francia, il più grande stabilimento al mondo di ricerca, sviluppo e produzione di auto full-electric, assumendo 2000 nuovi dipendenti più quelli dell'indotto. Grazie a questo Renault è oggi il più grande produttore al mondo di auto elettriche. Proprio come il nostro, di Governo, ha trattato Elkann e Marchionne quando hanno portato la FIAT in Olanda.

Nel frattempo in Italia piove, cosa che fa tutti gli anni da secoli in questo periodo, e il territorio se ne va in briciole per tutti i soldi rubati e sprecati in decenni di ruberie, clientele e corruzioni. Cos'altro gli dovrà accadere ai genovesi, ai piemontesi, ai toscani perchè, dopo la pala prendano il forcone e vadano a chiedere ragione ai loro governanti sul perchè, ogni due anni, debbano perdere tutto ? Senza aiuti ? Senza, almeno, leggi speciali che li tutelino nelle continue ripartenze ?

Cos'altro dovrà succedere, oh mesta Italia, perchè ti possa destare ?

 

 
 
 

Flash 17- Cronache Illuminate

Post n°41 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da Herebus
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In queste ultime settimane sono accadute diverse cose che si possono facilmente far risalire alle attività dei nostri amici, si fa per dire, Illuminati/Massoni/Satanisti volte a stabilire il famoso NWO-New World Order su questo povero pianeta. Vi ricordate cosa c'è scritto all'entrata della "Cripta", l'Headquarter della potentissima setta satanista/massonica fondata dal capostipite dei Bush, da Averell Harriman, oscuro capitalista negriero padre/padrone delle Ferrovie USA, dal futuro Generale William Huntington Russell, cognato di Samuel Russell fondatore della Russell & Co. , monopolista mondiale del traffico di oppio e da Alphonso Taft, padre del futuro Presidente degli Stati Uniti William Howard Taft ? Ebbene ci sono scritte, in un delizioso color sangue, le tre parole : " War, Blood, Misery" , che tradotte in italiano suonano : " Guerra, Sangue e Povertà" e che rappresentano, lo ricordiamo, la triade con la quale i simpatici associati, i bonesmen, intendono assoggettare il mondo al loro potere nel NWO. 

Secondo alcune teorie, che in parte ci trovano concordi, la Guerra ha già svolto un gran lavoro : la Prima Guerra Mondiale è servita a fare fuori gli Imperi Centrali Europei mentre la Seconda Guerra Mondiale ha fatto piazza pulita degli Stati Nazionali ed ha spianato la strada alla piaga del liberismo americano. Senza contare il centinaio di milioni di morti lasciati sul terreno. In epoca moderna, poi, la Guerra ha continuato ad aiutare i bonesmen, con le guerre di teatro e la bufala della guerra permanente al terrorismo ma attualmente non sembra poter essere questa l'arma decisiva per arrivare alla povertà mondiale diffusa alla quale questi gentiluomini mirano da secoli. La distruzione sistematica dell'economia europea con tutte le sue nefaste conseguenze era stata predetta dal libro " I limiti dello sviluppo ", pubblicato nel 1972 dal Club di Roma e mi pare che i risultati fin qui ottenuti siano stati superlativi. Della guerra abbiamo detto, quel che ci manca per un mondo di schiavi è il sangue, la Morte Rossa. 

Nonostante alcuni risultati siano stati realmente outstanding, quello che meno ha avuto successo, tra quelli indicati dal Club di Roma, è stato il controllo delle nascite. In USA e in UE l'obiettivo può dirsi quasi raggiunto completamente ma, con grande fastidio di questi gentiluomini, il resto del mondo continua a procreare e questo comporta un avvicinamento del Picco Petrolifero che non è gradito a chi, a torto o a ragione, pensa di essere il Padrone del Mondo. Bisogna quindi fare alla svelta e la soluzione dev'essere ben più catastrofica di una perenne guerra a bassa intensità, quella semmai servirà a consolidare i principi nazisti in società una volta progredite come quelle europee. Ecco quindi presentarsi l'opzione Morte Rossa, il sangue. Una volta la Morte Rossa era il nome della peste ma, ahimè, la scoperta degli antibiotici ha fatto sì che questo flagello sia diventato curabilissimo e, parimenti, inutile. Ci vuole un bel virus, contro il quale non ci sono difese, un virus " cannibale " che ci sciolga da dentro e ci mangi, in modo atroce, doloroso e senza scampo.

Ci vuole Ebola ! 

Lungi da me propagandare stupidaggini come la creazione artificiale di Ebola : esso è un filovirus a RNA, ha visto la luce nel suo primo ospite, il pipistrello delle caverne della foresta pluviale centrafricana, la fucina dei nuovi virus sulla Terra. Da li, un salto di specie dopo l'altro è passato ai primati ed all'uomo. Quello che la gente non sa è che la Natura non è folle, ella ha messo una "sicura" ad Ebola : la sua altissima mortalità e la velocità con la quale ci "mangia". E già, perchè per generare una pandemia, come quella che si teme oggi, un virus deve essere altamente infettivo ed avere un periodo di latenza, di incubazione, sufficientemente lungo per contagiare quanti più soggetti possibili a partire dal paziente 0. Il raffreddore è così ma non è molto grave, anche l'influenza ha le stesse caratteristiche e negli anni '20 la Spagnola dimezzò la popolazione europea ma Ebola no. Esso esce ogni tanto dall'oscurità in cui vive, attacca un villaggio sperduto dell'Africa Centrale e lo mangia : muoiono tutti in tempi rapidissimi e questo, unito al fatto della pressochè assenza di comunicazioni stradali e/o ferroviarie ed alla distanza considerevole tra un villaggio ed un altro fa sì che una volta mangiato il villaggio target, il virus se ne ritorni nella sua oscurità. Muore perchè non c'è più nessuno da mangiare. La Natura si protegge e ci protegge. 

Ma questo è molto seccante per chi vuol'essere Padrone del Mondo. L'unico modo che si ha per poter scatenare una pandemia con milioni, miliardi di morti per Ebola è "farlo salire in aereo" ! I virologi e gli epidemiologi moderni sanno che il cammino con il quale le nuove malattie si diffondono sulla Terra coincide con le rotte intercontinentali degli aerei. Basta che un infetto salga su un aereo e almeno la metà dei passeggeri uscirà a destinazione con la stessa infezione perchè i filtri dell'aria di cabina non sono tarati per i virus ma solo per i batteri. Basta poi che la destinazione del volo sia una città ad alta densità di popolazione e il gioco è fatto ! E sì perchè Ebola si trasmette, se ne è quasi certi, attraverso le goccioline di saliva infette, come il raffreddore ! Quando il virus fece la sua prima apparizione in Europa, presso i laboratori Bayer di Marburg (D) negli anni '70 del XX° Secolo esso non era arrivato " a bordo " di un umano dall'Africa alla Baviera ma dentro alcune scimmie da laboratorio che poi, magari mordendolo accidentalmente, lo trasmisero ad uno scienziato che manifestò subito i sintomi iniziali e morì in poco tempo ma che fu isolato dal resto del mondo per tutto il tempo della malattia. Immaginatevi se l'"animaletto" avesse viaggiato a bordo che so, del pilota dell'aereo che dopo il lungo viaggio fosse andato a farsi un giro di birra con gli amici e la sera fosse uscito con la fidanzata. Poi qualche linea di febbre che non se ne va, mal di testa e il gioco è fatto : probabilmente la Germania e l'Europa di oggi sarebbero molto diverse, di certo saremmo molti di meno. Ebola è noto da decenni all'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità, al CDC-Center of Deseas Control del US-Army (!!!) di Atlanta ed agli Istituti di Sanità delle varie Nazioni del G-8 e G-20 ma allora perchè finora non era considerato una possibile piaga sterminatrice ? Perchè tutto ad un tratto è diventato la Morte Rossa in persona ? E' per caso mutato ? No, non è mutato ma è solo che finora quando si verificava un nuovo focolaio in uno sperduto paesino dell'Africa Centrale, non essendoci cura, a parte qualche ricercatore ultraesperto del CDC, tutti si guardavano bene dal raggiungere il suddetto focolaio di infezione mentre ultimamente sembra che i focolai di Ebola siano diventati più divertenti di Disney World e frotte di gente di ogni tipo vi si precipita, in particolare dagli Stati Uniti, per poter rimanere infetti a loro volta. Il 10 di Settembre 2014 il quotidiano inglese Daily Mail rivela che un vettore aereo contractor del Governo USA ha rivelato al suo giornalista che le persone evacuate negli USA dall'Africa per Ebola sono significativamente di più di quelle dichiarate ufficialmente. Sempre il 10 Settembre l'OMS lancia un allarme per la Repubblica Democratica del Congo dove i casi accertati di Ebola sono passati in una settimana da 31 a 62. Sempre dal Daily Mail e dall'americano Natural News scopriamo che si è messa in moto la macchina degli appalti governativi americani per kit di protezione personale a prova di Ebola e Big Pharma sta chiedendo soldi per sperimentare vaccini e sieri ad hoc. Per inciso, lo stesso CDC ha affermato che non ci sono prove sufficienti per stabilire che l'americano sopravvissuto al virus qualche mese fa sia guarito grazie al vaccino in possesso degli americani. Nel frattempo militari USA e personale ONU stanno spingendo affinchè in Sierra Leone, che ha dichiarato l'emergenza medica, si creino sempre nuovi centri dedicati alla cura di Ebola, in modo da concentrare sempre più persone infette in luoghi densamente popolati, con lunghi trasporti che ne faciliteranno il contatto e l'infezione di persone ancora sane ed in prossimità di un aereoporto internazionale. E poi c'è l'Executive Order di Obama dei primi di quest'anno che da alle autorità sanitarie americane i pieni poteri di sottoporre chiunque provenga da una presunta zona di pandemia a qualsivoglia tipo di trattamento o terapia essi decidano, dovunque lo ritengano opportuno e per il tempo giudicato necessario, anche in regime di TSO-Trattamento Sanitario Obbligatorio. 

Non dirò altro, lascio a voi tirare le somme. Certo è che sembra che il mondo si stia preparando a tutti i costi ad una guerra contro un terribile mostro che, se non appositamente stimolato, uscirebbe dalla sua oscurità solo di tanto in tanto.

Fonti : Daily Mail, Nature News, Whiteoutpress.com, The Hot Zone di Richard Preston 

 

 
 
 

Flash 16 - Un aggiornamento sui Tornado.

Post n°40 pubblicato il 17 Settembre 2014 da Herebus
 
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Sono passati diversi giorni, anzi qualche settimana e come volevasi dimostrare del terribile quanto bizzarro incidente dei due Tornado IDS dell'AMI sui cieli di Ascoli nessuno più parla o scrive. Il Flash 15, scritto il 22 Agosto su questo Blog, ha avuto un discreto successo di pubblico, tanto che lo stesso Signor Emidio Giovannozzi, uno dei primi testimoni oculari dell'accaduto, si è preso la briga i scriverci un commento dove ribadiva l'ipotesi dello scontro in volo tra i due cacciabombardieri e, per avvalorare la sua tesi, ci ha anche segnalato un suo video postato su Youtube e girato immediatamente dopo lo schianto. Abbiamo ringraziato Emidio per la sua collaborazione e siamo subito andati a vedere il video in questione il quale, però, a nostro parere non sposta di una virgola i nostri dubbi in quanto inizia con una nuvola di fuoco e fiamme e fumo, nella quale, secondo il parere suo e degli amici presenti con lui in quel momento si sarebbero disintegrati i due aerei dopo l'impatto. Quello che ci lascia perplessi del video del Giovannozzi è sostanzialmente il fatto che non si vedano cadere rottami di nessun tipo. Dai giornali ci risulta che almeno il corpo della donna pilota è stato ricuperato all'interno della parte anteriore della carlinga che risultava più o meno intatta e questo pezzo di grandi dimensioni non si vede affatto cadere nel video. Ci sono poi i motori, i quattro Turbo Union RB-199, che per fattura e dimensioni avrebbero dovuto precipitare a terra più o meno integri prima dell'impatto al suolo e probabilmente anche in fiamme, dei quali non si vede traccia. Difficile credere che si siano polverizzati nell'impatto tanto da non essere visibili ad una distanza abbastanza ravvicinata, eppoi i soccorritori dell'AMI hanno detto che i motori sono stati tra i primi resti recuperati e quindi dovevano essere per forza integri o riconoscibili. Intendiamoci : noi non stiamo affatto dubitando della genuinità del video di Giovannozzi né tantomeno della sua buona fede ma stiamo solo esprimendo alcune perplessità dovute alle nostre osservazioni. Sulla stessa pagina di Youtube comunque c'è un altro video amatoriale che è stato mandato in onda dal TG-1 di quel 18 Agosto dove si vede il fermo immagine immediatamente precedente alla collisione tra i due caccia o tra uno dei due aerei e qualcos'altro. Usando i nostri mezzi per analizzare quelle immagini, che non sono certo quelli della NSA, e considerando la pessima qualità della rispresa, fatta probabilmente da uno smartphone, si riescono ad evidenziare comunque duo oggetti che stanno per collidere : uno è sicuramente uno dei due Tornado che sta compiendo una virata ad elevato numero di G, l'altro invece, per quanto ci si sforzi di evidenziarlo al meglio si riesce solo a vedere un puntino nero che sembrerebbe puntare verso l'aereo ma capire di che cosa si tratti, se dell'altro aereo, di un missile, o di un velivolo/oggetto terzo non si riesce assolutamente a stabilire. Certo se si disponesse di riprese di qualità migliore si potrebbe già avere un'idea più precisa ma così è impossibile. Oltretutto apprendiamo dalla stampa nazionale, dal Corriere della Sera in particolare, che ci sono anche altri testimoni che confermerebbero la tesi del Signor Giuliani che, invece, sostiene di aver visto uno solo dei due aerei militari esplodere in volo " con una luce sotto la carlinga" mentre l'altro si sarebbe schiantato sulla montagna pochi istanti più tardi. C'è poi un altro fatto che se non proprio strano risulta per lo meno bizzarro : subito dopo il disastro l'AMI si è preoccupata di comunicare che in loco non si rilevava un livello anomalo di radiazioni ionizzanti e quindi quello non era un incidente di tipo nucleare. Poi, qualche ora dopo, lo Stato Maggiore AM ha comunicato che i due aerei stavano compiendo sì un'esercitazione ma erano disarmati e ancora successivamente le esercitazioni da una congiunta sono diventate due disgiunte ma diciamo che per il momento facciamo finta di niente. La cosa che ci colpisce però è che oggi, 17 Settembre 2014, l'AMI abbia emesso un comunicato dove si dice che tutti i rilevamenti messi in atto a tappeto sul luogo del disastro portano ad escludere la dispersione nell'ambiente di materiale radioattivo ! Ma allora, come si chiederebbe Holmes, se il materiale fissile non stava a bordo dei due aerei che, incredibilmente, compivano esercitazioni di bombardamento disarmati, allora da dove si temeva che potesse venire la perdita ? Oltretutto una simile analisi a tappeto è dispendiosa sia in termini di mezzi che di denaro e, ben conoscendo la PA ed i militari, se non fosse stata una cosa necessaria nessuno si sarebbe mai sognato di buttare via soldi,uomini e tempo per una simile attività e quindi, dedurremmo con Holmes, che per quanto assurdo ci possa sembrare, se c'è stato chi si è preoccupato di controllare la radioattività ambientale allora c'era anche il pericolo di una dispersione. Ma se gli aerei erano disarmati, dove stava il materiale fissile ? A terra, sembrerebbe logico dedurre ma allora chi mai lo stava trasportando e dove era diretto ? E da dove proveniva ? Per caso esistono magazzini segreti di armi nucleari sulle colline ascolane ?


A tutt'oggi, quindi, non solo le comunicazioni ufficiali non hanno chiarito nessuno dei nostri dubbi ma adesso è saltata fuori anche la stranezza del materiale radioattivo.


Tutto questo ci porta a confermare le nostre iniziali ipotesi sulla causa del disastro che, lo ricordiamo, erano :


  1. Errore di pilotaggio;

  2. Gravissima avaria a bordo di uno o entrambi gli aeromobili;

  3. Reazione ad una minaccia improvvisa ed imprevista, proveniente da terra.


Restano inoltre tuttora aperti i seguenti interrogativi :


  • sulla vera missione dei due aerei : inizialmente un'esercitazione congiunta, poi improvvisamente due diverse esercitazioni disgiunte;

  • sui tempi : inizialmente è risultato che i Tornado sono decollati da Ghedi a pochi minuti dal termine della finestra temporale dell'esercitazione ed al momento del disastro stavano rientrando alla base, poi è stato detto che invece i tempi ed i luoghi delle esercitazioni, due, erano quelli giusti. Ma quali esercitazioni militari si svolgono in zone abitate ?

  • I radar ed i transponder : qui l'AMI non ha potuto ritrattare niente perchè è un dato di fatto che poco prima dell'incidente i due aerei, insieme, siano scesi sotto la quota di intercettazione dei radar primari e sempre contemporaneamente abbiano spento i transponder. Follia collettiva ? Improbabili guasti simultanei ? Sabotaggio ? Reazione ad una minaccia reale ? Intervento degli extraterrestri ?


Ancora non è dato sapere, speriamo solo stavolta di non dovere attendere trent'anni per scoprire la verità.


...to be continued...

 

 
 
 

Flash 15 - Uno strano incidente nel cielo di Ascoli.

Post n°39 pubblicato il 23 Agosto 2014 da Herebus
 
Foto di Herebus

Come era solito dire il più grande detective di tutti i tempi, Sherlock Holmes, al suo fido compagno di avventure, il Dottor Watson, " Una volta che togli l'impossibile quello che rimane, per quanto improbabile, è la verità !". Questo diceva il grande Holmes e questo tenteremo di fare provando ad analizzare la dinamica dell'incidente avvenuto il 18 Agosto 2014 nei cieli di Ascoli Piceno tra due Tornado IDS del 6° Stormo dell'AMI, basato a Ghedi.

Cominciamo innanzitutto spendendo due parole sul tipo di macchina coinvolta, il Panavia Tornado IDS, ossia in versione da Interdizione e attacco al suolo. Frutto di una "magica" collaborazione tra Italia, RFT, Danimarca e Regno Unito il Panavia PA-200 Tornado-MRCA è uno dei più sofisticati, potenti e riusciti aerei militari multiruolo mai costruiti. Grazie anche alla disponibilità di tecnologie più avanzate il cacciabombardiere europeo ha dato filo da torcere ai suoi più agguerriti concorrenti americani, Grumman F-14 Tomcat e McDonnell-Douglas F-15 Eagle in primis, surclassandoli in prestazioni e flessibilità d'impiego. Dotato di un avanzatissimo sistema di autopilotaggio a "cima d'albero", ossia ad una quota relativa al terreno costante di non più di 30 m, il Tornado-MRCA conserva tutt'ora, nella versione IDS, la palma del più veloce bombardiere del mondo con una velocità di crociera costante pari a ben Mach 1,48 ! Inoltre, salvo una serie di sfortunati ed oscuri incidenti capitati a diversi aerei in servizio presso la Bundeswher, in tutta la sua vita operativa il Tornado è stato sempre una macchina sicura ed affidabile per i propri equipaggi. Nonostante, poi, la produzione dei Tornado sia iniziata nel 1976 e le macchine coinvolte nell'incidente avessero parecchi anni di anzianità chiunque si interessi di aereonautica sa che la manutenzione preventiva applicata a qualunque tipo di aereomobile ed il preciso calcolo del massimo numero di cicli decollo/atterraggio sostenibile dalle "cellule" rende un aereo sicuro ed efficiente anche a trent'anni dalla sua entrata in servizio. Basti pensare che nella sigla MD-83 dei liner con i quali Alitalia ci ha portati in giro per il mondo per trent'anni  il numero, 83, indica l'anno di entrata in servizio della prima macchina !

Fin qui tutto a posto, quindi : equipaggi giovani ed addestrati, macchine di prim'ordine ed in perfetta efficienza. Cos'è allora che non ha funzionato ? A parte questo, praticamente, tutto !

Cominciamo con l'area dove avrebbe dovuto tenersi l'esercitazione, un trapezio tra le città de L'Aquila, Perugia e Rieti. Come molti sapranno o immagineranno questo tipo di esercitazioni viene pianificato dall'AMI con mesi di anticipo e comunicato alle competenti Autorità Civili quali ENAC ed ENAV che, nelle ore previste, interdicono quello spazio aereo a qualunque tipo di navigazione civile. Ora il periodo "prenotato" dall'AMI per l'esercitazione dei due Tornado andava dalle 14:00 alle 15:30 e dalle 18:30 alle 19:30 di quel 18 Agosto. Secondo la documentazione fornita ai PM però i due aerei sono decollati da Ghedi tra le 15:22 e le 15:27 ! Anche alla massima velocità di crociera in quota risulta impossibile arrivare in zona prima della fine del primo periodo d'esercitazione, le 15:30 ed infatti i due bombardieri sono usciti dall'area assegnata per imboccare la rotta del rientro via Pescara e Falconara giusto un'ora dopo per poi precipitare alle 16:30.

Già tutto questo è molto strano e molto grave perchè lo spazio aereo di un'esercitazione di bombardamento a bassa quota, lo capirà chiunque, non è un campo da tennis che si prenota e se è ancora libero se si arriva in ritardo si gioca lo stesso. No, non è affatto così. Ma le assurdità di questo incidente continuano quando scopriamo che pochi minuti prima di precipitare i due aerei sono spariti dai radar primari ed hanno spento i transponder a bordo. La quota alla quale volavano i due jet, circa 600 m, non era tale da farli scomparire dallo schermo dei radar primari ed anche un temporaneo accecamento dei radar stessi da parte di un monte o di una collina nei paraggi appare un'eventualità assai remota. Inoltre c'è il vero mistero dei due transponder che tacciono contemporaneamente. Il transponder, lo ricordiamo, è un apparecchio che monta qualunque aereomobile civile o militare e che invia ad un apposito ricevitore, chiamato radar secondario, la "targa" dell'aereo ed altri parametri relativi al piano di volo. In tempo di pace questo dispositivo dev'essere tenuto acceso anche sugli aerei militari. E' abbastanza ovvio che, durante le azioni di guerra, gli aerei militari spengano il transponder, non lo è altrettanto che lo facciano durante un'esercitazione, oltretutto oltre l'orario previsto, fuori dalla zona assegnata e tutti e due insieme. E già perchè i due aerei hanno spento l'apparecchio pressochè contemporaneamente e visto che un'avaria simile, nello stesso tempo e dello stesso apparato, su due macchine diverse è un evento praticamente e statisticamente impossibile non rimane altro che desumere che siano stati gli equipaggi a spegnerli. Perchè ? Non si riesce a capire.

C'è poi la dinamica dell'incidente che, sebbene apparentemente celata ai radar, è stata vista ad occhio nudo da due testimoni oculari. Il primo, il Signor Marco Giuliani, riferisce che mentre lavorava nel suo campo il primo dei due Tornado sia passato sulla sua verticale esplodendo in "una palla di fuoco" mentre il secondo gli sarebbe passato sopra anch'esso, qualche secondo dopo, ad altissima velocità e ad una quota valutata in non più di 30 m, per andarsi poi a schiantare contro la montagna addirittura dopo essersi infilato sotto l'elettrodotto.

Il secondo testimone, il Signor Emidio Giovannozzi, riferisce, invece, di aver visto i due aerei procedere perpendicolarmente con uno dei due che tentava una virata con le ali verticali rispetto al terreno e poi scontrarsi in volo.

Come vedete neanche nelle due testimonianze oculari finora raccolte e divulgate c'è qualcosa che funzioni regolarmente, eh sì perchè i due uomini sembrano aver assistito a due incidenti diversi, neanche lontanamente simili o paragonabili : mentre il Giovannozzi dice che i due bombardieri si sono scontrati in volo con uno dei due che, probabilmente, tentava disperatamente di evitare l'altro, il primo testimone, invece, dice che il primo aereo è esploso in una palla di fuoco e solo qualche istante dopo il secondo si è andato a schiantare sulla montagna, a bassissima quota e ad altissima velocità. Questa differenza è importantissima e sarà meglio che ce la ricordiamo bene nei prossimi sviluppi delle indagini perchè, anche se al momento è impossibile stabilire chi abbia ragione, le due ricostruzioni implicano due scenari completamente differenti : nella versione Giovagnozzi è immaginabile un errore umano e/o una grave avaria a bordo mentre nella versione Giuliani l'esplosione di un aereo militare a bassa quota in una palla di fuoco implica, a nostro modesto parere, una causa terza per questa esplosione, ossia : un missile sconosciuto o sparato dall'altro Tornado, una bomba a bordo azionata a tempo o a comando o un'improbabile avaria catastrofica capace di far esplodere in volo un aereo militare pilotato da personale esperto ed in perfetta efficienza. Scartando quest'ultima ipotesi poiché, francamente, appare essere irricevibile, gli scenari che rimangono aperti sono tutt'altro che rassicuranti e ci inducono a porci una serie di domande alle quali gli investigatori civili e militari dovranno per forza dare una risposta esauriente, ossia :


  1. Perchè, nonostante la finestra temporale per l'esercitazione fosse pressochè scaduta, i due aerei sono decollati ugualmente da Ghedi ?

  2. Perchè, nonostante i bombardieri si trovassero già sulla rotta di rientro, e quindi in configurazione da crociera, improvvisamente e senza nessun apparente motivo abbiano deciso di spegnere i transponder, assumere un assetto da combattimento, sparire dai radar scendendo ad una quota " a cima d'albero " e lanciarsi in una folle corsa verso chi o che cosa non si sa ?

  3. Nella versione Giuliani uno dei due aerei è stato probabilmente abbattuto ma da chi ? E con quali armi ? E, soprattutto, perchè ?

Rispondere a queste domande da parte della Magistratura sarà, a nostro parere, fondamentale affinchè non si finisca in un altro Caso Ustica, dove la verità per tanti, troppi anni è stata oscurata, celata e soffocata da un'orrenda melassa di interessi politici, internazionali e convenienze varie. Dai dati finora in nostro possesso, comunque, appaiono percorribili alcune ipotesi che, ci rendiamo conto, al momento rasentano la fantascienza ma, secondo l'adagio di Holmes, sono le uniche che ci appaiano plausibili e/o percorribili per un'indagine seria.


  • Errore umano : indubbiamente se la versione Giovannozzi si rivelasse autentica all'origine di questa tragedia potrebbe esserci benissimo un errore di pilotaggio occorso durante l'esecuzione di una manovra estrema ma, in questo caso, resterebbe da spiegare perchè quattro persone sane di mente, quattro giovani e preparatissimi Ufficiali dell'AMI, abbiano improvvisamente deciso di giocarsi la vita compiendo manovre proibite fuori zona di esercitazioni, fuori tempo, sopra un'area popolata e senza alcun motivo apparente.

  • Suicidio : anche se ultimamente si sono verificati alcuni, isolati, casi di comandanti di liner che hanno deciso di suicidarsi schiantandosi con aereo e passeggeri i profili dei suicidi non hanno, almeno a prima vista, nulla a che vedere con quelli dei quattro Capitani Piloti dei Tornado, tutti giovani, alcuni sposati o padri da poco e tutti, apparentemente, senza particolari problemi. Oltretutto bisogna considerare che nei Tornado, a differenza che nei grandi liner civili, il Primo Ufficiale, quello che siede dietro, non ha alcuna capacità di controllo del mezzo ma è solo addetto alla navigazione, alle ECM ed alle armi.

  • Attacco reale : l'assetto, le manovre, la velocità ed il volontario oscuramento di radar e transponder fanno pensare, in ultima analisi, che i due Tornado abbiano reagito ad un allarme improvviso ma, e questo non è quesito da poco, a quale allarme avrebbero potuto mai reagire due cacciabombardieri configurati per l'attacco al suolo sul territorio nazionale ?Quale mai minaccia potrebbe essersi manifestata così improvvisamente e violentemente tra le dolci colline dell'ascolano tale da indurre due Capitani Piloti dell'AMI ed i loro equipaggi a precipitare nell'atto del tentativo di fronteggiarla ? E quali traccie potrebbe aver lasciato questa fantomatica minaccia ?

Non sarà facile rispondere a queste domande da parte degli inquirenti, anche perchè già oggi, 22 Agosto, è cominciato il gioco delle rettifiche e delle precisazioni da parte dell'AMI. In particolare lo Stato Maggiore, in disaccordo con quanto dichiarato inizialmente, si è ricordato solo ora che i due aerei sarebbero stati in loco per compiere esercitazioni differenti e distinte, che tali manovre sarebbero state autorizzate, che i Tornado sarebbero stati disarmati e che il disastro sarebbe stato causato dal fatto che entrambi si sarebbero trovati nello stesso posto al momento sbagliato. E che ne è, allora, delle prime dichiarazioni dove si diceva che i due aerei erano nel posto sbagliato al momento sbagliato ? E che tipo di esercitazione aerea si svolge disarmati ? E la palla di fuoco nella quale avrebbe visto esplodere un Tornado il Giuliani ? Autocombustione ? E com'è che la seconda testimonianza, quella del Giovannozzi risulta bizzarramente simile alle dichiarazioni sucessive dell'AMI ? Che si senta già puzza di Ustica ?

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Herebus
Data di creazione: 13/06/2013
 

 

"MORTE DI UN BRAVO RAGAZZO. L'INCREDIBILE STORIA DI MARIO BIONDO."

La Repubblica - Palermo, 13 Novembre 2018


La morte di Biondo un giallo lungo cinque anni na «storia incredibile» di misteri e di archiviazioni, indagata in un libro-dossier che prova a ricostruire, tra memorie private, perizie mediche e documenti d'archivio, il caso di Mario Biondo, il cameramen palermitano trovato morto cinque anni fa a Madrid. È una favola nera raccontata con la precisione di un cronista, il libro di Paolo Gentili, "Morte di un bravo ragazzo" (Sovera Edizioni): un contributo a una verità mancata a cui l'autore, con il contributo della madre della vittima, Santina Biondo, tenta di avvicinarsi, ricostruendo la vita privata del giovane con la moglie giornalista Raquel, più volte interrogata sui fatti, e le incongruenze di quattro armi di indagini, tra sms e dati estratti dal computer del giovane, poi compendiate in un atto scritto dai magistrati inquirenti, dove la vicenda Biondo resta ancora una storia irrisolta. Serve, allora, alla memoria capace di farsi domanda, anche la più semplice operazione letteraria su un giallo di cronaca. Perché di morte di può morire due volte, la seconda è quando si viene dimenticati.


 

 

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ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DA PAOLO GENTILI

SOL INVICTUS : Una nuova alba.

 

Pensiamo veramente che ciò che finora abbiamo dato per scontato sia la realtà ? Siamo pronti a scommettere che la Storia che stiamo vivendo sia proprio quello che Dio abbia pensato e desiderato per noi ? L'Uomo moderno è così sicuro di se e del suo potere tecnologico da non riuscire a vedere la verità che gli sta davanti, dietro lo schermo del suo egoismo. Questo romanzo è il primo di una trilogia. Correndo lungo le tortuose strade della Storia dell'Uomo, prende spunto dalle Profezie sugli Ultimi Tempi, proprie di tutte le grandi Religioni della Terra e ci porta d'un balzo a vivere in prima persona il disegno che Dio ha pensato duemila anni fa, per mostrare all'Uomo il Suo vero volto. In una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena, che nel primo volume prende le mosse dal 1976, scopriremo come l'Uomo da secoli si sia attrezzato per ostacolare il disegno divino. Ai nostri giorni utilizza l'Associazione maggiormente ramificata, pericolosa e segreta, nata nel cuore della più potente Nazione della Terra, con tentacoli nel nostro Paese ed in altre nazioni occidentali.

 

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HANNO DETTO DI : "SOL INVICTUS : UNA NUOVA ALBA"

" Sol Invictus è un romanzo colto e ben scritto che ripropone tematiche non certo inedite ma comunque stimolanti per chi ama i thriller fantapolitici venati di misticismo millenaristico. "


" Nel tempo dell'inganno chi dice la verità è un rivoluzionario. " Questo il leit motiv del libro, mutuato dal pensiero di George Orwell in 1984. Un testo che posso considerare un saggio camuffato da romanzo.

 

Da Roma a Yale nel Connecticut, dagli archivi segreti del Vaticano alle stanze asettiche della Cia, dalla Buenos Aires della "sporca guerra" dei desaparecidos alla quiete irreale di Salò sul Garda e di Sherbrook nel Quebec, dalle birrerie di Monaco di Baviera ai monasteri benedettini di Subiaco a Roma. Attraverso i dialoghi incalzanti fra chi complotta per imporre sull'intera umanità il dominio satanico della Confraternita della Morte (che ha come motto "Guerra, Sangue e Miseria") e chi invece, nel nome dell'umanesimo di matrice cristiana, tenta di opporsi a questa infernale macchinazione, si snoda l'ingranaggio narrativo costruito da Paolo Gentili, che, mediante una prosa di forte impatto giornalistico, tesse la sua ragnatela di cospirazioni ad alto livello.

 
 

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