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Naziskin pentito: via i tatuaggi
Post n°110 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da wonder_bra5
Bryon Widner ha portato l'odio e la rabbia tatuati sul corpo per 16 anni: era uno skinhead americano di quelli veramente "duri", fondatore di bande sovversive di estremisti e fautore di gesti brutali. Poi un incontro importante, quello con l'attuale moglie, la nascita di un figlio e, insieme a quella nascita, la metamorfosi, il desiderio di rompere con il, passato e di inserirsi normalmente nella società, e l'orrore per i suoi trascorsi di violenza: «Se posso impedire a un solo ragazzo di fare il mio stesso errore, se riesco a salvare una sola famiglia ed evitare che passi attraverso il mio stesso inferno, allora, forse, sarò in grado di perdonarmi» ha affermato in un'intervista. Ma non è stato facile: la sua figura, benchè negativa, era carismatica all'interno dell'ambiente naziskin, il suo abbandono lo ha costretto ad andare lontano e a subire minacce di morte. Le ore di sedute al laser sono state innumerevoli e fisicamente dolorose ma adesso Bryon Widner, che vive con la moglie nel Tennessee, ha la pelle di prima e la faccia di prima ma con la consapevolezza di un lungo e travagliato percorso.
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