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« L’idea dei beni comuni.....Quello che (non) ho...la... »

L'IDEA DEI BENI COMUNI ..e il buco nero della finanza!

Post n°174 pubblicato il 18 Maggio 2012 da orgogliosammarinese
 
Foto di orgogliosammarinese

PRIMA PARTE

LE RISORSE DEL PIANETA SONO PROPRIETA' DI TUTTI

Sono tre le patologie che ruotano intorno ai soldi: la

Concentrazione nelle mani di pochi, la scarsità di moneta rispetto

ai prodotti sul mercato, la perdità della sovranità degli Stati nel gestire e produrre banconote

Di Renzo Rosti

La crisi che i paesi stanno attraversando era nell’aria già da tempo e non poteva non

verificarsi. Potrà risolversi in bene solo se sapremo capirne i motivi dovuti allo stile di vita

assurdo che da decenni tutto l’occidente si ostina a praticare in campo economico-sociale. Le

diagnosi e i tentativi di terapia degli “addetti ai lavori” non sono per nulla convincenti e

tantomeno efficaci. vi sono però delle osservazioni che anche i non esperti possono fare

affidandosi al semplice buon senso e soprattutto ad un sano pensare e che

potranno portare un poco di luce e magari indicare qualche via di uscita.

Risulta così evidente che vi sono alcuni dogmi della nostra vita sociale, da

tutti accettati supinamente, che occorre rivedere. L’ affermazione di Adam

Smith: “L’interesse privato del singolo porta al benessere di tutti”, ha rivelato

ormai il suo vero volto e cioè che le risorse vitali dell’intero pianeta sono

in mano a pochi e i molti sono ormai in tali difficoltà che se non si interviene

questa assurda disparità porterà al collasso. Un altro dogma tacitamente subito è che

 il lavoro produce beni e di conseguenza anche il denaro di cui l’uomo vive. Ma osservando

bene i fatti, questi non ci danno ragione. Infatti i beni prodotti dal lavoro

per il reciproco sostentamento sono molto più del necessario, ma allora perché

non c’è altrettanta abbondanza di denaro? Occorrerà accorgersi che il denaro manca perché viene

sottratto alla sfera economica dalle banche per finire nel buco nero della finanza che produce,

 ormai da troppo tempo, denaro dal denaro senza produrre beni. Anche questa

è una patologia alla quale bisognerà porre rimedio.

Un’altra illusione esiste sull’origine del denaro. Abbiamo visto che non è la

sfera economica a generare denaro. Ma l’economia produce solo beni e servizi

per il reciproco sostentamento, come è giusto che sia. Il denaro viene creato” altrove”,

non è un bene reale, ma dovrebbe essere solo un mezzo per facilitare gli scambi economici.

Si pensa che, naturalmente, sia lo Stato ad avere la sovranità monetaria. Purtroppo non è più

così giàda tempo e per i paesi aderenti all’Unione Europea è la banca centrale europea

(BCE) a stampare denaro. Ma la BCE è una associazione di banche private e

non un ente benefico. Da tempo si cerca di soffocare le proteste di autorevoli

economisti , giuristi, giornalisti come P.L.Paoletti, G. Auriti, Ida Magli e molti

altri che denunciano questo scandalo del signoraggio a danno dei cittadini.

La cosa è talmente assurda che la gente si rifiuta di credervi. Useremo allora le

parole dell’analista finanziario P.L.Paoletti membro del Centro Studi Monetari

: “Le banche centrali come BCE e Federal Reserve in America sono proprietà

di privati e si sono impossessate della facoltà di stampare la moneta che deve appartenere

allo Stato che dovrebbe esercitarla per conto dei cittadini. La moneta così creata

dal nulla viene messa in circolazione contro un indebitamento dello Stato....

Gli Stati saranno così perennemente indebitati con le banche! Questa è un’altra patologia

che assieme alle altre due prima nominate hanno contribuito a creare nel tempo

un organismo sociale malato fino al limite del collasso. Per fortuna, come

avviene sempre in caso di malattia, la parte sana dell’organismo inizia istintivamente

a reagire creando anticorpi per ristabilire la salute. La più importante di queste forze

risanatrici è l’idea dei beni comuni: i beni e le risorse vitali del pianeta sono

proprietà di ogni cittadino e quindi possono essere solo date in uso temporaneo

ai privati che le vogliono usare per creare beni e ricchezza, ricchezza di cui dovrà essere

resa partecipe l’intera comunità dei cittadini. Non è altro che la vecchia e sana

idea dei beni demaniali resa però più autentica e attenta a non essere sottratta

dall’ingordigia dei furbi, come è avvenuto fino ad ora........FINE PRIMA PARTE

 
 
 
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