Un blog creato da pachino8 il 13/08/2008

PACOLANDIA

TUTTO DI ME DA CONDIVIDERE CON VOI

 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: pachino8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 51
Prov: FI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AFORISMI BY PACO 1

IL PASSATO

Guardo indietro

per aver la forza

di guardare avanti.

Paco

____________________________________________________________

LA MENZOGNA

La menzogna non esiste

finchè non diventa

verità per gli altri.

Paco

___________________________________________________________________

L'AMORE

L'amore può essere

una splendida magia

ma come tutte le magie

è solo una splendida illusione.

Paco

___________________________________________________________________

 
 
 
 
 
 
 

AFORISMI BY PACO

LA VIOLENZA

 In questo mondo di guerra e violenza

anche i fiori piangono e noi

continuiamo a credere che sia rugiada.

Paco

___________________________________________________________________

LA MORTE

La morte

è la cassiera della nostra esistenza:

comunque vada

dobbiamo fare i conti con lei.

Paco

___________________________________________________________________

L'AMICIZIA

L'amicizia vera

è come un fiore finto:

non appassisce mai !!!!

Paco

___________________________________________________________________

IL VINO

Chi si ubriaca di buon vino

non ha paura della verità.

Paco

___________________________________________________________________

I LIMITI

L'ostentazione di certezze annienta.

La consapevolezza dei limiti rigenera.

Paco

___________________________________________________________________

LA NORMALITA'

La normalità è la negazione dell'alternativa.

Paco

___________________________________________________________________

IL SEGRETO DELLA VITA

Il segreto della vita

resta tale nelle vite

ed io non mi chiedo

ne perchè son nato

ne perchè dovrò morire.

Paco

___________________________________________________________________

 
 
 
 
 
 
 

VIDEO UMORISMO

 
 
 
 
 
 
 

NO PEDOFILIA

 
 
 
 
 
 
 

CANZONI

 
 
 
 
 
 
 

SOLIDARIETà AL POPOLO AFRICANO

 
 
 
 
 
 
 

IN VACANZA CON LA MIA FAMIGLIA

 
 
 
 
 
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

esternolucemencadani83bahktyzazieLUport3tayoyutdale.65isa_77euromiziopupino.67onda.innamoratazomparellipatrizia66m1goilfogliodarchitaantoniodibiase1951adCifryNick
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 

UN PO DI ME

Angelo Pumpo in arte Paco, nasce a Milano il 7 Aprile del 1973 da genitori Napoletani ma vive a Bari fin dall'età di un anno.
Frequenta l'istituto tecnico industriale ma lascia gli studi al quarto anno.
Suona il flauto traverso e le tastiere come autodidatta e dal 1994 al 1997 gira il mondo cantando nei piano bar delle strutture turistiche fino a fermarsi a Firenze dove attualmente vive.
Ha scritto e interpretato spettacoli teatrali per bambini come I CIALTRONI ANIMATI e CI HANNO RUBATO LE FAVOLE.
Nel 1997 vince un piccolo concorso come migliore canzone inedita con il testo VINCERE LA VITA.
La poesia e la canzone restano la sua arte, la sua povera arte, quell'umile arte che lo porta a definirsi il "poeta ignorante", una poesia intensa di emozioni che si esprime in tanti scritti, tante canzoni e quattro raccolte di poesie come DIADEMA 1989, MONICA 1992, LUOGHI 1997 E IL CANTO DEL GABBIANO 2001.
Oggi Paco ha 31 anni e l'irrefrenabile voglia di regalare le sue emozioni e la sua arte a quante più persone possibili, vuole crescere, confrontarsi, ma soprattutto vuole continuare a provare e ad esprimere le emozioni che tanto generosamente la vita quotidiana gli offre.
Il canto del gabbiano è il suo canto, alla sua terra lontana, ad ogni angolo di essa che nel poi sarà di nuovo sua.
 

Paco nel mese di ottobre 2004 ha pubblicato con Montedit
"Il canto del gabbiano" Collana I gigli (poesia) 14x20,5 - pp. 60 - Euro 6,30 - ISBN 88-8356-750-1

Parte del ricavato delle vendite di questo libro verrà devoluto in beneficenza all'Associazione Pro Africa AMREF ITALIA.
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« UN PENSIERO FUGACEZINGARI »

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 17 Novembre 2008 da pachino8

 Oggi vorrei riproporvi un post che scrissi ad agosto a blog appena aperto.
Si tratta di mettere a confronto due testi di canzoni, uno di un grande cantautore del passato (De Andre') e l'altro di una ragazza del panorama musicale odierno (Anna Tatangelo) che affrontano il tema dell'omosessualità.

Al di la dello spessore o meno dei singoli artisti mensionati, (non paragonerei la tatangelo con De Andrè, con tutto il rispetto per la Tatangelo) notavo come uno stesso tema può essere "espresso" sotto forma di canzone e come questo può trasmettere sensazioni diverse.

Anche se quella della Tatangelo non mi dispiace, l'emozione che mi trasmette De Andrè è unica.

Auguro a tutti una splendida settimana.

Vi amo tutti

Paco

ANDREA (DE ANDRE')

Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
Andrea s'è perso s'è perso e non sarà tornare
Andrea aveva un amore Riccioli neri
Andrea aveva un dolore Riccioli neri.

C'era scritto sul foglio ch'era morto sulla bandiera
C'era scritto e la firma era d'oro era firma di re

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.
Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Occhi di bosco contadino del regno profilo francese
Occhi di bosco soldato del regno profilo francese
E Andrea l'ha perso ha perso l'amore la perla più rara
E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.

Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo
Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo
Il secchio gli disse - Signore il pozzo è profondo
più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.

Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.
Lui disse - Mi basta mi basta che sia più profondo di me.


IL MIO AMICO (TATANGELO)


Il mio amico che non dorme mai di notte
Resta sveglio fino a quando da mattina
Con il viso stanco e ancora di po’
Di trucco lascia
I sogni chiusi dentro ad un cuscino
Il mio amico ha molta luce dentro gli occhi
Per guardare chi non c’è
Fa di tutto per assomigliarmi tanto vuole amare come me

Ma poi si chiude dentro di sé
Il mio amico s’incammina per la strada
Fa un accenno e ti saluta col sorriso
Nel suo sguardo attento e un poco malizioso
Per avvicinarsi trova mille scuse
Il mio amico avvolto dentro l’amarezza
Mi fa tanta tenerezza
Anche quando nasce l’alba più sicura
Poi di notte gli regala la paura
Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
Se il cuore batte forte
Dà la vita a quella morte che vive dentro te…
Il mio amico cerca un nuovo fidanzato
Perché l’altro già da un pezzo l’ha tradito
Dorme spesso accanto a me dentro al mio letto
E si lascia accarezzare come un gatto
Il mio amico mi confida le sue cose
Anche quelle che non sa
Poi mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quell’amore che non ha

Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
Nel cammino dell’amore
Scende sempre quel dolore dentro te
C’è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Dimmi che male c’è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te…


 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: pachino8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 51
Prov: FI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AFORISMI D'AUTORE

Ascoltando le donne in confessione,

i preti sono contenti

di  non essere sposati !!!

Armand Salacrou

___________________________________________________________________

Ami la vita?

Allora non sciupare il tempo,

perché è la sostanza di cui vita è fatta.

Benjamin Franklin

____________________________________________________________

 Chi non beve vino

ha qualcosa da nascondere!!!!!

Charles Baudelaire

____________________________________________________________

Tutto il film della mia vita

mi è passato davanti agli occhi in un momento!

ed io non ero nel cast !!

Woody Allen

____________________________________________________________

 
 
 
 
 
 
 

NUDO D'AUTORE

 
 
 
 
 
 
 

FILM PREFERITI

 
 
 
 
 
 
 

VIDEO MUSICALI

 
 
 
 
 
 
 

IL MIO LIBRO

 
 
 
 
 
 
 

LA PREFAZIONE DEL MIO LIBRO

Le parole di Paco volano libere sull'onda dei ricordi della propria terra per "continuare ad amarla" con i suoi colori e profumi, con le suggestioni del suo paesaggio silenzioso e quelle pietre bianche impregnate di speranze, ed è incontenibile il desiderio di rendere partecipi gli altri di queste intense emozioni: e la sua vita è una galleria d'incanti.
La disperante voglia di un ritorno alle proprie radici, fondamenta sulle quali egli ha costruito se stesso, non è altro che un "immancabile ritorno", un "guardarsi indietro", ora che è lontano da quel luogo natìo: dopo esser stato un girovago che non ha mai dimenticato di portare con sé la sua arte, la poesia genuina e spontanea che scaturisce da un uomo semplice ed umile.
Orgoglioso nel sentirsi libero, determinato nella sua volontà di continuare l'avventura che lo ha visto sempre padrone delle sue scelte anche a costo di sacrifici e sofferenze, consapevole che niente poteva distruggere un "sogno".
Ecco allora che nel "girotondo del destino" le sue poesie illuminano le visioni di persone dallo "sguardo sospettoso", rendono fertile quella terra arida, riscaldano la pietra e il tufo, fanno delle luci delle lampare e delle lucciole di notte una magia unica e irripetibile, dei giochi d'infanzia e dei tuffi dagli scogli sotto il sole, la gioia della vita quando era ancora "immune dalle paure".
Le sue parole si "ubriacano" ancora di quel vino pastoso, si inebriano dei profumi intensi di una cucina paradisiaca all'angolo di una strada dove la vita era pulsante, e la memoria ritorna a quei cieli azzurri così intensi, al vecchio porto dove si udiva il dialetto stretto, ai rifugi diroccati e alla "dura pietra che non ha più voglia di scandire il tempo", all'acre odor del mosto, al caldo vento di levante, alle immancabili feste dei Santi, ai passi lenti a cercar una speranza per il domani, a sussurrare in ginocchio una preghiera per fermare l'addio di un figlio, per chiedere al buon Dio un po' d'acqua a placare il sole cocente che tutto brucia.
Il tempo non ha sbiadito i ricordi, le lacrime non hanno lavato via la nostalgia, le colpevoli assenze non hanno intaccato il cuore d'un uomo, non hanno spento il canto appassionato d'un poeta dal "sapore primitivo" come la sua terra: ed ora, dopo le scelte inevitabili della vita, i ricordi illuminano ancora gli occhi in attesa di un ritorno con la speranza che sia rimasto ancora molto tempo per dissolvere quella sensazione di perdita e di smarrimento, forse solo un passaggio obbligatorio per quella stagione della vita che conduce alla presa di coscienza di sé: nient'altro che l'inizio d'una nuova avventura.
 

Massimo Barile

 
 
 
 
 
 
 

TROVIAMO I BAMBINI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 

PDL

Vota Berlusconi - Pdl - Popolo della Libertà

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963