Papavero rosso

La ceralacca suggella le cose importanti...Buona serata...Roth.

La ceralacca dell'anima non funziona... il dolore che e' in essa a volte deve essere libero di esternare, non di essere sigillato per lenirsi. Un bacio, poetessa di vita e d'amore. Felice di rileggerti. Renato.

...la ceralacca come sigillo al dolore per fermare il consumo inarrestabile di lacrime...e meglio evitare la siccità...e mettere da parte le lacrime per poter piangere una volta anche di gioia...ciau..neh...

Visi finti, disegnati come maschere che copron il vero volto, che non puo esser mostrato in un mondo pari ad una giungla e non ad un paradiso come promesso...con tanto affetto ...giù

Non siggilare il dolore ma farlo uscire per liberarcene.. Sereno fine settimanna

Candida è maestra nell’uso della metafora, che mi piace definire “un connubio libertino” della parola vissuta con la parola nascosta, che si consuma in uno svelamento dell’inenarrabile. “Ceralacca”, impronta volatile e fuggevole che però scalfisce e modella l’apparenza gioviale di un viso che rimanda ad altro, alla fatica del vivere. La scena (mi ritorna in mente il senso della tragedia greca) continua nei versi che seguono tra sovrapposizioni che si manifestano e annullano (singhiozzi… di tappezzati sorrisi), presenza e assenza, invocazione e “parole mozzate” e la stupenda fotografia dell’inadeguatezza come figura (inerme ma non sconfitta), raccolta su una sedia che sa sprigionare ancora “il canto del cigno”, un canto di speranza nel dolore, perché è nell’imperscrutabile sacralità del “canto del cigno” (Platone) che si annunciano nuovi scenari. Una poesia non facile, turbinosa, che ci accompagna con misurato realismo sui sentieri impervi della felicità e, come nello stile poetico di Candida, ci fa riflettere emozionandoci. I suoi versi sono parole che pronunciano l’indicibile. Con stima. Luciano

Non si può nascondere il dolore,nè tantomeno sigillarlo,ma si deve lasciarlo libero di urlare in modo che possa placarsi e dar modo di ricominciare a sorridere.E' sempre una gioia leggere le tue bellissime poesie.Complimenti!Un abbraccio e l'augurio di uno splendido fine settimana...Giulia

Per riprendere a vivere non si può chiudere il dolore con la ceralacca sigillandolo perchè non possa più uscire,ma bensì si deve lasciarlo sfogare per poter ritornare a sperare. Lieta e gioiosa domenica cara Candida,un abbraccio con affetto. Laura

bellissima poesia come sempre Candida..grazie del tuo pensiero hai colto il vero senso del mio grido...ti abbraccio forte...per una buona serata...sal

Buon inizio di Aprile dolcissima amica e gioiosamente ti abbraccio. kiss,Giulia. per te scherzosamente...

Ciao Candida,con affetto ti auguro un felice pomeriggio e uno splendido fine settimana,che sia come tu lo vuoi. Un abbraccio e un sorriso.Laura

Ti abbraccio cara! Deliziosa come sempre!
virgola