Non che mi attendessi una festa con tanto di palloncini, bibite e dolcetti, festoni di auguri sparsi per l’ufficio, ballerini di flamenco ad augurarmi buon viaggio... devo però affermare, in tutta franchezza, che avevo una visione differente dell’ultimo giorno di lavoro. Il silenzio che stamane regna in ufficio mi ha spiazzato. Il mio principale non è in zona, i soci e i dipendenti sparsi per la campania ed inevitabilmente un senso di delusione e malinconia mi prende dentro.
“Ammore e’ padrone ammore e fiascone” recita un detto delle mie parti che sta a sottolineare l’effimera consistenza del rapporto titolare/dipendente . Un detto che si è sempre scontrato con la mia volontà, quasi una necessità di costruire in ogni luogo di lavoro che mi ha visto presente un rapporto umano che non sia fine ai soli numeri, ai bilanci, alle fatture.
Ma stamane questa quiete vuole ricordarmi che siamo insostituibili solo per le persone che ci amano e che amiamo..e la mia mente non può fare altro che andare al mio fidanzato che mi attende domani alla stazione con il cuore trepidante di felicità al pensiero di avermi vicino..ed ancora penso ai miei genitori, a mio fratello, a mia sorella e mio cognato, ... al mio piccolo angelo Federica che mi hanno dimostrato in questi giorni forza e fragilità, amore e sofferenza per i 400 km che da domani segneranno il confine delle nostre città.
Inviato da: tenebra_liquida
il 21/03/2009 alle 12:00
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il 13/03/2009 alle 21:01
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il 18/02/2009 alle 17:18
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il 18/02/2009 alle 01:25
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il 29/01/2009 alle 18:04