IlPiantoDegliAnimali

"Liberazione Animale" Molte persone riconoscono queste due parole, pochi capiscono il loro reale significato. Perchè se lo capissero farebbero subito qualcosa di concreto.
Quando parliamo di vincere la causa della liberazione animale, intendiamo proprio questo. Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere. Non perdete tempo a parlarne, bevendo birra al pub o mangiando polpette vegetali. Andate là fuori e vincete! Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. Se falliremo non sarà perchè non abbiamo dato il massimo o perchè non ci abbiamo creduto abbastanza. Per alcuni di noi le lacrime sono vere, il cuore si spezza veramente e si è pronti a morire per vincere questa guerra. Se non si agisce si giustifica...se non si combatte non si vince. E se non si vince si è responsabili delle morti e delle sofferenze che continuano a ripetersi all'infinito...Agli animali non gliene importa niente di noi come intendiamo vincere o perchè, tutto ciò che vogliono è avere indietro la loro vita, la loro libertà Ora!"

Barry Horne 

Un mito immortale!
Barry Sei e sarai uno dei pochi umani degni di essere nel mio cuore!  
Ti adoro! 

SOLIDARIETÀ A BARRY HORNE

Animalista inglese colpevole di un crimine che ha soltanto un nome: compassione, un sentimento ormai inammissibile in un sistema basato sullo sfruttamento e sulla oppressione di esseri umani, di animali e della natura.

    Barry Horne, militante animalista detenuto in un carcere inglese, ha sostenuto uno sciopero della fame durato ben 68 giorni alla fine dello scorso anno.

   Con la sua protesta ha ottenuto un grosso risultato: la messa al bando degli esperimenti sugli animali per fabbricare cosmetici, un progetto di alcuni laburisti che restava bloccato da anni a causa delle pressioni delle ditte produttrici.  Ha anche ottenuto l'istituzione di una commissione indipendente che affronti seriamente la questione vivisezione, moderna forma di tortura indispensabile per garantire i profitti delle multinazionali.

   Barry è stato condannato ad una pena spropositata: diciotto anni di carcere per azioni dirette in difesa dei diritti degli animali, azioni che avrebbero danneggiato alcune proprietà dell'isola di Wight e di Bristol, ma senza alcun danno per gli esseri viventi. Oggi, a distanza di parecchi mesi dallo sciopero della feme di 68 giorni, è gravemente debilitato e rischia danni irreversibili al cervello e ad altri organi vitali.

   Solo un adeguato periodo di ricovero ospedaliero avrebbe potuto stabilire la reale consistenza dei danni subiti. Per Barry sarebbe importante ricevere visite di amici e familiari  sopratutto nelle prime tre settimane di sospensione dello sciopero, considerate le più cruciali. Ma proprio in quel periodo la direzione del carcere si è rifiutata di aiutarlo nelle richieste di visita, che Barry nelle sue condizioni non riusciva a compilare.

   Dopo oltre tre anni di carcere Barry viene considerato un  prigioniero di categoria "A" ossia "pericoloso e violento". Non può ricevere lettere, non può telefonare, non può accogliere amici. Questo ovviamente non lo aiuta a migliorare le sue condizioni psicofisiche. Fra qualche settimana ci sarebbe la possibilità di una revisione della sua situazione carceraria. Se la sua categoria di prigioniero non verrà modificata se ne riparlerà soltanto tra un anno. Sempre che per allora esista ancora un prigioniero di nome Barry Horne.

Ricordando l'azione di Barry

Venerdì 16 novembre il movimento di diritti animali ha sepolto Barry Horne . SHAC - desiderando onorare la vita e le azioni di Barry - ha richiesto una dimostrazione commemorativa ai cancelli di Huntingdon Life Sciences - per ricordarsi di Barry dimostrando contro quello per cui lui ha dato la sua vita. Approssimativamente 75 attivisti si sono ritrovati domenica mattina, sotto una fredda pioggia. I tecnici di laboratorio di fine settimana hanno preso urla mentre si dirigevano oltre i dimostranti arrabbiati che sono stati tenuti fuori da scorte di ufficiali di polizia armati. Agli autori di abusi sugli animali sul posto ed a quelli che andavano via sono stati lasciati pochi dubbi sul fatto che la morte di Barry avrebbe avuto ripercussioni serie sulla loro linea di lavoro. Ogni grido, canto e cosa lanciata era l'avviso d'una risoluzione rinforzata all'interno del movimento per i diritti animali di voler lanciare un esempio da HLS ai torturatori degli animali in ogni luogo- che il giorno per la liberazione animale sta avvicinandosi con ogni animale che muore e ogni attivista che muore. Un sistema è stato assemblato fuori dei cancelli per amplificare i discorsi dei sostenitori presenti. Nancy Phipps ha detto di conoscere Barry come buono amico, John Curtin ha parlato di Barry come di un camerata all'interno di ALF, Robin Webb ha divertito il pubblico parlando di Barry come di un " buon maledetto incendiario", mentre Keith Mann ha conquistato tutti dicendo che Barry era l'unico uomo che ha avuto un così profondo impatto per il movimento dei diritti animali ed incoraggiava gli altri di noi a scavare più a fondo ed a portare il nostro attivismo ad un livello più alto.

Le provocazioni della polizia hanno spinto l'impassibile folla che si è mossa per fare dimostrazioni nelle vicinanze di Sawtry e di Godmanchester, dove una serie di attacchi incendiari ha eliminato l'anno scorso parecchi veicoli degli impiegati di HLS. Il simbolismo è stato colto apparentemente dagli operai di HLS mentre i dimostranti rendevano omaggio alla forma di attivismo scelta da Barry. La dimostrazione è la prima di molte azioni che verranno per ricordare Barry spazzando via HLS. La settimana dal 2 dicembre all'8 è stata denominata da SHAC come settimana nazionale del Ricordo per Barry Horne attraverso azioni
contro il laboratorio. Le parole, le azioni e la vita di Barry sono nutrimento per un movimento affamato, affamato di giustizia ed affamato di vittoria.

Fate in modo che tutti noi non restiamo soddisfatti fino a quando HLS e quelli che maltrattano gli animali dovunque, non saranno sconfitti del tutto per bene!

da web "SHAC" di martedì 20 novembre 2001

Ciao Barry.

Ti promettiamo di continuare le tue battaglie.