Creato da bellicapellidgl3 il 19/11/2014

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Essere un medico

Post n°29 pubblicato il 19 Gennaio 2016 da bellicapellidgl3

 

Puoi fare il medico e puoi essere un medico.
Le due cose non sono necessariamente coincidenti.
Puoi essere un medico colto, un uomo di scienza appassionato, avere intuito clinico ed essere sempre aggiornato sull’ultimo lavoro pubblicato in letteratura.

Eppure non basta.

Ho imparato che per essere un medico devi saper ascoltare con attenzione il malato che ti parla, dedicargli la tua massima attenzione, a dispetto delle trenta persone fuori che aspettano, perché quello è il suo momento e lui si sta affidando a te, totalmente, e tu hai un potere enorme: puoi cambiare la sua vita.


Non è una missione, è un lavoro.
Ma non venitemi a dire che è un lavoro come un altro, perché hai in mano la qualità della vita di un uomo.
Siamo schiacciati dalla routine, dalle richieste, dalla burocrazia, dalle lamentele di chi sta aspettando fuori dalla porta. Eppure io cerco sempre di ricordarmi che quel signore sdraiato sul lettino, con la sua sciarpa rossa e la cartellina piena di esami ordinati con cura, stamattina si è alzato all’alba, è arrivato qui carico di aspettativa e di ansia, si è seduto paziente in sala d’attesa per aspettare me e vuole risposte, soluzioni. Vuole aiuto. Ed ora mi parla e io devo ascoltarlo, non tralasciare nulla, devo pensare.
Non posso permettermi di sentirmi stanca.
Non posso sentirmi schiacciata dalla mole di lavoro che ho.
Lui sta mettendo il suo dolore nelle mie mani perché io lo annienti. Siamo una squadra con un nemico comune e non posso permettermi di sottovalutare nulla.

Non posso permettermi di emozionarmi per la signora che mi parla di un figlio terminale e schizofrenico lasciato a casa, da solo, chiuso a chiave, perché non ha nessuno ad accudirlo mentre lei viene da me a cercare soluzioni.
Non posso contaminare la mia lucidità con la tenerezza per quest’uomo che mi parla col suo vestito buono e una collana al collo con la foto della moglie che ha perso. Però riesco a “sentirli”. Sentire le loro vite faticose. Questo mi permette di “essere” il medico che sono.
E so che loro sentono me. Sentono che per me, in quel momento dedicato solo a loro, conta più di ogni altra cosa essere di aiuto. Questo mi fa tornare a casa appagata e grata.

A diciotto anni nessuno sa davvero cosa voglia fare da grande. Non puoi saperlo. E non lo sapevo nemmeno io. Non avevo una passione per la medicina, svenivo persino quando mi facevano un prelievo.
Però ricordo che mi posi una domanda:

” Cosa mi renderebbe appagata? Quale aspetto di una professione qualunque mi farebbe sentire soddisfatta?”

E sapevo bene la risposta: sentirmi utile a qualcuno.
Per questo oggi sono qui e quella domanda è sempre attuale, quella risposta sempre la stessa, nonostante io non sia più quella ragazzina di allora, per molti aspetti.

E loro mi restituiscono tutte le notti che ho passato a studiare invece di andare in discoteca, le mie rinunce, le corse in questa vita incastrata dagli orari, le ansie di parlare in una lingua che non è la mia di fronte a un pubblico internazionale.

Il signore che col cellulare mi scatta foto mentre lo visito e mi riempie di tenerezza.

“Che fa? Mi fotografa?”
“Voglio ricordarmi per sempre la sua faccia perché lei mi ha salvato” .
Riescono ancora a destabilizzarmi, ma solo per qualche istante.
“Beh allora facciamocela insieme la foto, che dice?”

E quel ragazzo rumeno ieri, con quello sguardo perso, ormai troppo abituato alla diffidenza altrui.
“Non ho soldi per pagare questo esame”.
Prendo il telefono, chiedo favori, credo che spetti a me fare in modo che anche lui abbia il diritto di curarsi. Poi prendo una busta, la riempio di cose che gli costerebbero una fortuna in farmacia. E’ un po’ come un furto, penso. Ma la sua espressione colma di stupore quando gli porgo la busta, vale più di tutto.
“Ti porto cioccolata dalla Romania”
“Mi basterebbe che ritorni guarito”
Lui ha lo sguardo di chi ha dimenticato come ci si senta quando qualcuno fa qualcosa per te, mi fissa, incredulo.
Poi fa un piccolo inchino.

“Grazie” dice.

E quel grazie mi fa compagnia per tutto il giorno. E mi fa cantare in macchina tornando a casa.

 

Commenti al Post:
to_revive
to_revive il 22/01/16 alle 03:50 via WEB
Così dev'essere un medico o meglio, dovrebbe. Io l'ho incontrato, mi ha ricucito il cuore, il dolore causato dalla freddezza di un suo collega. Mi ha ridato la voglia di vivere e sorridere. Grazie.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 09:18 via WEB
Sono molto felice di leggere questo. Sì, è così che dovrebbe essere. Ed esistono molti più medici 'veri' di quanto crediamo, non sono l'eccezione. Un saluto caro.
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/01/16 alle 09:12 via WEB
Che bello, brava! Mi unisco a quel grazie più sopra.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 09:20 via WEB
Mi sembra un commento di pancia, il tuo. Grazie a te per questo.
 
Perturbabile
Perturbabile il 22/01/16 alle 10:43 via WEB
(...) Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per gioco
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore (...)

"Un medico" - F.De Andrè
[non al denaro, non all'amore nè al cielo]

http://www.angolotesti.it
/F/testi_canzoni_fabrizio_de_andre_1059/testo_canzone_un_medico_33073.html
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 12:09 via WEB
Non la conoscevo, molto bella. Mi hai fatto un regalo, oggi.
 
guascomilitaria
guascomilitaria il 22/01/16 alle 12:40 via WEB
il giuramento di Hippocrate si deve sentirlo dentro...... Buona giornata
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 12:42 via WEB
Il giuramento si fa tra sé e sé. Buona giornata a te.
 
   
guascomilitaria
guascomilitaria il 22/01/16 alle 12:44 via WEB
non uso questo profilo per commentare... è stato un piacere marcare il mio assenso.....
 
caiodentato
caiodentato il 22/01/16 alle 13:45 via WEB
Bello e commovente questo post, e un complimento a te, magari fossero tutti come lei. Buona giornata.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 14:32 via WEB
Ce ne sono tanti come me. Buona giornata a te.
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 22/01/16 alle 15:20 via WEB
L'incipit del tuo post dice tutto. Incontrare medici come te è quello che vorremmo tutti. Un medico in grado non solo di curare il corpo, ma anche lo spirito e la fragilità con cui affrontiamo momenti difficili. Esistono medici così, ma ce ne sono tanti altri purtroppo che ti fanno veramente domandare perchè indossino quel camice. Perdonami l'intrusione. Bel post, bel blog.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 18:15 via WEB
Se tutte le intrusioni fossero come la tua:)
 
tuffdart
tuffdart il 22/01/16 alle 15:25 via WEB

Come si usa dire a Roma, “è tanta robba!!”..
Alla fine è come dice Lei, niente riempie di più di un sorriso,
o di un semplice grazie …
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 22/01/16 alle 18:18 via WEB
"Riempie" sapere di essere serviti a qualcosa.
 
riccardo20_04
riccardo20_04 il 24/01/16 alle 11:52 via WEB
Buona Domenica Riccardo.
 
daniricercatore
daniricercatore il 27/01/16 alle 18:52 via WEB
Come da Vangelo ... C' è più gioia nel dare che nel ricevere ... e tu sicuramente dai tanto, brava .... che la Madonna ti Aiuti e Benedica Tutti i Tuoi gesti di Amore ....... Che si moltiplichino in tutto il mondo i medici come te e come Giuseppe Moscati ....... Un sorriso.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 27/01/16 alle 21:53 via WEB
Grazie del tuo passaggio.
 
   
daniricercatore
daniricercatore il 28/01/16 alle 15:32 via WEB
GRAZIE A TE ... SONO CIRCA E QUASI TRE ANNI CHE FREQUENTO, IN "QUALCHE MODO" E MI DICO E RIPETO CHE PRIMA O POI LA SMETTO DEFINITIVAMENTE COL VIRTUALE .... ... SO' CHE VINCERO' IO ... E' UNA QUESTIONE DI GIORNI ... ENTRO FINE MESE CHIUDO DEFINITIVAMENTE QUESTO MIO UNICO PROFILO
 
rasfla
rasfla il 03/02/16 alle 11:17 via WEB
brividi...si adagiano sulla mia pelle... e pensieri mi circondano...
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 04/02/16 alle 14:52 via WEB
Riuscire a provocare brividi è sempre un ottimo risultato...
 
canescioltodgl10
canescioltodgl10 il 04/02/16 alle 08:44 via WEB
Un post che regala tanto... Grazie :)
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 04/02/16 alle 14:54 via WEB
Sono contenta, grazie a te.
 
bello_guaglione
bello_guaglione il 05/02/16 alle 14:03 via WEB
un bravo dottore non è colui che ha studiato tanto ma chi sa ascoltare il paziente, ti vorrei come mio doc non per guarirmi, solo x un sorriso che sarebbe gia una guarigione
 
Koheleth
Koheleth il 16/02/16 alle 00:33 via WEB
Ciao Bellicapelli, davvero complimenti per il post e per il tuo "essere" medico. Confesso che quando sul lavoro - schiacciato dalla burocrazia, dalla gestione della routine e dalle lamentele di chi aspetta - sono alle prese con decisioni da prendere in quattro e quattr'otto in mezzo al marasma, penso spesso "Ma cosa farei se fossi un medico?" "Cosa farei se le mie decisioni avessero a che fare non con la resistenza dello schermo di un nuovo smartphone o di un tubo per pozzi petroliferi ma con la vita di un paziente?" Beh, dal tuo post credo di aver capito che il punto non è "cosa" farei se fossi un medico bensì "come" lo farei. In fondo un pezzo di plastica sta lì, non ti chiede niente né si aspetta qualcosa da te, devi essere tu partendo da un modello a porgli le giuste domande per avere le risposte che ti interessano. Tutto il contrario, mi par di capire, da un medico, per cui i bisogni del paziente, il suo mettersi il vestito buono o il suo non avere i soldi per pagarsi le cure, vengono prima dell'ultimo modello pubblicato in letteratura. Sarà per questo che difficilmente torno a casa cantando in macchina? :) Ciao e buon martedì. K.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 16/02/16 alle 10:42 via WEB
Grazie davvero, K. Stimo il tuo parere. E, conoscendo la tua sensibilità, sono certa saresti stato un ottimo medico, con la giusta lucidità e il giusto grado di empatia. E poi, secondo me, sei pure intonato:) Ciao!
 
RospoRosso
RospoRosso il 25/02/16 alle 18:06 via WEB
E' vero che non sei un'eccezione, che molti sono medici veri come dici tu. Ma non possiamo lasciare questo "essere" alla buona volontà o disponibilità dei singoli. Bisognerebbe spingere perchè tutti siano così. La reltà però è un'altra. Personale medico e paramedico ospedaliero in pesante calo negli ultimi 4 anni. Ridotto all'osso. Anzi meno. Subissato di burocrazia, procedure, rischi legali. Medici di famiglia destinati a scomparire in breve tempo specialmente al nord. Mentre la corruzione, le tangenti per gli appalti e i costi di gestione e delle dirigenze continuano a salire. Non mi sembra proprio che si voglia far funzionare e rendere efficiente questo comparto dello stato sociale. Le multinazionali, i privati e le assicurazioni usano la loro forza in questo senso per poi buttarsi come pescecani sullo smantellamento della sanità pubblica. L'americanizzazione dell'italia continua. Pure la UE vuole questo con la storiella del debito pubblico alto. Già ampie dimostrazioni le abbiamo avute sulle future pensioni dei nostri giovani. Minima assistenza e chi può si paga il resto! Che nervi! grrrrrrrrr Mi verrebbe da dire... W ZAPATA!
 
neimieipassi
neimieipassi il 27/02/16 alle 17:18 via WEB
Leggendoti, mi sono chiesta se tu non fossi il mio medico, una donna come te. Magari lo sei anche, chi lo sa, di sicuro lo sei nell'anima. Ho la fortuna di potermi sedere in ambulatorio davanti a una persona che dimentica le altre 20 che verranno dopo di me e quelle che sono venute prima, perché regala quei minuti a me e a me soltanto. Questa capacità di attenzione, che lei e tu riuscite a dare, vale più di mille medicine. Grazie.
 
 
bellicapellidgl3
bellicapellidgl3 il 29/02/16 alle 14:41 via WEB
Quello che scrivi è un grande riconoscimento, uno dei motivi per cui valga la pena fare questo mestiere.
 
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