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Lo scorso anno la scelta ricadde sul magnate dell’informatica Bill Gate, sulla sua consorte e sul cantante Sonny Bono, per le loro attività filantropiche, in virtù del loro essere "samaritani del mondo".

Questo riconoscimento lo ottennero grandissime personalità come il Mahatma Ghandi e Papa Giovanni Paolo Secondo, ma lo ottennero anche figure discutibilissime come Hitler, Stalin e l'Ayatollah Khomeini. E ciò perchè la scelta del Time non ricade sui personaggi più meritevoli, ma su individui o gruppi di persone che nel bene o nel male hanno avuto maggiore influenza sulle notizie dell'anno appena terminato. Proprio per questo,  non è detto che le "persone dell'anno" del Time siano sempre personaggi di valenza positiva.

La motivazione della scelta attuale del Time è senza dubbio una lode ai cittadini del web, ma che ne pensano gli stessi di questa scelta?

Il Time aveva in novembre scelto anche il portale del video sharing YouTube (che ospita circa 100 milioni di video) come “tecnologia rappresentativa dell’anno 2006”, poiché “ha creato un nuovo modo per milioni di persone di intrattenere, educare, shockare, prendersi in giro l’un l’altro in una scala mai vista prima“.

Un luogo ove condividere online i filmati amatoriali (da quelli delle vacanze a quelli politici a quelli delle goliardate) può essere una forma di libertà di espressione oppure anche diventare un luogo ove esporre alla pubblica visione filmati che di educativo hanno ben poco. Tutto è lasciato al buon senso e alla correttezza dei cittadini del web.

Eppure siti come YouTube trionfano.

E anche i blog proliferano. Una ricerca effettuata dalla società di consulenza Gartner rileva che nel 2007 i "diari online" toccheranno il loro massimo splendore, arrivando a 100 milioni.

Che il popolo di internet si sia stancato dei mezzobusti della televisione e delle notizie filtrate che propinano e preferisca informarsi anche altrove, anzichè affidarsi unicamente all’informazione dei media ufficiali?