Creato da: diefrogdie il 27/09/2007
Diario politicamete scorretto di un catto-democratico.
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DIEFROGDIE?Perchè DIEFROGDIE? La storia è lunga. La si può sintetizzare nel modo seguente: tutto sembra nascere da un verso di una poesia (l'immortale "Se questo è un uomo" di Primo Levi). Il verso è "Vuoti gli occhi / e freddo il grembo / come una rana d'inverno", verso successivamente ripreso nella poesia di Scardanelli "Canto di Azatoth II" (http://blog.libero.it/scardanelli), nella quale poesia la rana diviene il simbolo della morte, della sconfitta, del tradimento. Allora muori (DIE) rana (FROG) muori (DIE), perchè la vita nonostante tutto deve continuare. Il curatore del blog
AIUTO, NON CI SIAMO INTEGRATI!
Post n°123 pubblicato il 16 Settembre 2009 da diefrogdie
AIUTO, NON CI SIAMO INTEGRATI! Apprendo ora una notizia che mi sconvolge: un cittadino italiano, probabilmente un estremista cristiano, immigrato in Egitto ha ucciso a coltellate la figlia 18enne, colpevole unicamente di mantenere una relazione con un ragazzo mussulmano di qualche anno più grande. Sembra che, alla base del folle gesto, ci siano motivazioni religiose e di odio etnico. Fine dell'incubo. La notizia vera è questa: MILANO - È stata accoltellata dal padre mentre si trovava in auto con il fidanzato. La ragazza, una 18enne di origine marocchina, è morta dissanguata in un boschetto di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, dove cercava di sfuggire alla furia del genitore. Una tragedia dietro alla quale potrebbero esserci anche dei motivi religiosi. La vittima si chiama Sanaa Dafani e da quattro-cinque mesi stava con Massimo De Biasio, 31 anni. El Katawi Dafani, il padre, un aiuto cuoco di 45 anni che lavora a Pordenone, di quella relazione non ne voleva neppure sentir parlare. Poco prima delle 19 di ieri ha sorpreso i due giovani in automobile nella frazione Grizzo di Montereale Valcellina. Stavano andando alla «Spia», il ristorante di cui De Biasio è socio e dove lei lavorava come cameriera. Si è avvicinato all’Audi con un coltello in mano. La figlia è schizzata fuori, ha tentato di scappare ma uno dei fendenti le ha reciso la gola. Il ragazzo si è salvato: non è in gravi condizioni ed è stato lui a lanciare l’allarme. Alcuni amici della coppia raccontano che la differenza di età, 13 anni, non era l’unico motivo per il quale l’uomo non voleva accettare il fidanzamento. Quell’italiano cattolico doveva stare lontano da una ragazza musulmana. Per questo li aveva minacciati più volte e, nell’ultimo periodo, la situazione si era fatta sempre più tesa. Saana si era trasferita da Massimo solo da qualche settimana. Quando ieri sera i carabinieri della compagnia di Sacile hanno fermato El Katawi, l’uomo si stava cambiando, cercando di far sparire le tracce di sangue di sua figlia. Il sindaco di Azzano Decimo, il leghista Enzo Bortolotti, si dice sdegnato: «Un altro caso Hina che dimostra l’impossibilità di integrazione con la cultura islamica».
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il 10/05/2011 alle 21:04
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il 02/03/2011 alle 16:36
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