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Post n°111 pubblicato il 30 Marzo 2006 da obellaciao
CORTEGGIAMENTO STRETTO
Post n°110 pubblicato il 29 Marzo 2006 da obellaciao
Gaffes, attacchi, accuse, brutte figure, richiami del presidente, denunce. Questi alcuni dei risultati riportati dal cavaliere, durante la campagna elettorale. Ma soprattutto molte polemiche. E ad ammatterlo sono i suoi alleati. «Polemiche? Io ho subito le polemiche di Berlusconi, non le ho fatte. E davanti a polemiche reiterate ho risposto con un dignitoso silenzio e l'impegno contro il centrosinistra e Romano Prodi, che è il nostro unico avversario politico». Così il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ospite di "Radio anch'io", risponde ad un ascoltatore che gli chiede un commento sulle tensioni che da tempo si registrano nel suo rapporto con il presidente del Consiglio. «Io ho subito e sto subendo. Per senso di responsabilità non rispondo e continuo la mia campagna per far vincere i moderati e il centrodestra». Un’aria pesante quella che si respirava martedì nello studio di Floris. Silvio Berlusconi si è accomodato nello studio di “Ballarò” quando ha ritenuto opportuno, a sipario aperto. Per far capire chi comanda. Emma Bonino (Rosa nel pugno), Fausto Bertinotti (Rifondazione Comunista) e Gianfranco Rotondi (Nuova Dc) ad aspettare l’entrata del premier che si è vantato di aver detto di no alla presenza in trasmissione di Massimo D’Alema «per puntiglio». E che puntualmente attacca il quotidiano l’Unità. «Un giornale – dice Berlusconi - che ogni giorno massacra la realtà». E a questo punto invece del conduttore, è intervenuto Fausto Bertinotti a difendere i giornalisti dal consueto e costante attacco smodato del premier. «Chiunque venga attaccato in una trasmissione senza essere presente - ha detto il leader di Rifondazione- ha tutta la mia solidarietà». Berlusconi ha reagito stizzito: «È ridicolo. Non consideriamo tutte le volte in cui attaccano me, “Ballarò” compresa, con me assente». La trasmissione è andata avanti in una contrapposizione sempre più forte. Floris a dirigere l’orchestra in un difficile spartito. A fare domande scomode al premier dal quale si è guadagnato un «fazioso». Gli è stato chiesto di spiegare delle promesse non mantenute fatte nella stessa trasmissione un anno fa fino all’evolversi delle vicende giudiziarie e all’origine del suo patrimonio. Berlusconi si è ostinato a raccontare un Paese che non c’è e a rivendicare il diritto ad intervenire «quando gli altri dicono delle frottole». «Un altro film» come hanno detto gli esponenti del centrosinistra e Rotondi che ha cercato di scippare il tempo anche al suo leader per dimostrare che «la Dc è tornata». La trasmissione poteva sfuggire di mano. È andata avanti. Secondo il canovaccio fissato che ai colonnelli di Berlusconi non è piaciuto. Bertinotti ha espresso il suo «disagio» nei momenti di maggiore sovrapposizione. Berlusconi ha detto di non provarlo «perché io in tv non ci vado mai». Poi si è alzato cercando di insegnare al conduttore il suo mestiere pur di guadagnarsi un’inquadratura in più. Bonino l’ha placcato e si è messa dalla parte di Floris ed ha rinfacciato al premier la sua nota misoginia: «Ma impari come ci si comporta. Lei non ama le donne, tanto meno in politica e se hanno carattere. Lei mi definì “la protesi di Pannella”. Si ingoierà questa espressione». E poi gli ha chiesto: «Ma la sua politica estera è la stessa di Calderoli e Giovanardi?» Tasse, sviluppo, numeri, Istat. I dati forniti dagli esperti, «cosiddetti» secondo Berlusconi, sono stati tutti contestati dal premier perché nessuno, proprio nessuno, gli ha dato ragione quando ha parlato di tutto il bene che il suo governo ha fatto. E che non deve essere granché neanche per lui se l’unico tasto su cui insiste ormai è la paura per il futuro se per caso dovessero vincere «i comunisti» andando a rispolverare i bambini bolliti della Cina e i cento milioni di morti dello stalinismo esibendo il consueto «populismo» che questa volta è tutto appannaggio di chi è al governo e sotto le cui macerie «lei perderà» ha detto Bertinotti. Contrapposizione. Anche forte. A volte al limite della rottura. Berlusconi e il suo sodale pronti ad elencare i danni che deriverebbero agli italiani se vincesse il centrosinistra. A lamentarsi della magistratura e della sinistra che tenterebbe di togliergli le sue aziende. A paventare la fuga dei capitali all’estero e un aumento insopportabile delle tasse. Ad attaccare Prodi che «ha usato il condono fiscale per una sua società». Bertinotti e Bonino a cercare di riportare la discussione nell’alveo di un confronto sui fatti. La speranza è che Berlusconi si riposi. Glielo ha augurato Emma Bonino. «Presidente, io vorrei che lei si riposasse così campiamo meglio noi e campano meglio anche moltissimi italiani». Ma lui non molla. Al centrosinistra e agli alleati conferma: «Resterò capo dell’opposizione». Ma il cavaliere non dà tregua e il giorno dopo, martedì, va avanti senza prender fiato, con le polemiche e le accuse erga omnes. Prima contro il professore leader dell'Unione. «Prodi usa la tecnica comunista, quando gli oppositori e gli avversari venivano tacciati di follia e rinchiusi nei manicomi quando gli andava bene, altrimenti venivano fatti fuori». Così il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha risposto alla domanda di un giornalista straniero che chiedeva un commento sulle parole del leader dell'Unione secondo cui il premier sarebbe affetto da "instabilità mentale"». Poi è la volta di Floris. «Uno spettacolo faziosissimo, con un conduttore di una faziosità senza pari». Il presidente del Consiglio racconta così ai delegati del Ppe la sua esperienza «nella fossa dei leoni» a cui è stato «costretto ieri sera per poter tornare a parlare in televisione». Il premier ha raccontato alcuni passaggi che lo hanno visto tra i protagonisti di Ballarò, nella puntata di martedì, sottolineando che comunque «quella che io chiamo la fossa dei leoni mi ha trovato indigesto e allora ho vinto io,
Post n°109 pubblicato il 28 Marzo 2006 da obellaciao
Coccodrilli di carta
Post n°108 pubblicato il 28 Marzo 2006 da obellaciao
Incidenti lavoro: due operai morti in cella frigo In Alto Adige, procuratore di Bolzano apre inchiesta (ANSA) - BOLZANO, 28 MAR - Due operai rumeni, addetti a lavori edili, sono morti per asfissia in una cella frigorifera la notte scorsa a Plaus, in Alto Adige.Sulla vicenda il procuratore della Repubblica di Bolzano ha aperto un'inchiesta. I due operai, con un loro compagno, erano addetti a lavori di pavimentazione di un magazzino. Durante una pausa dei lavori, svolti di notte nella locale Cooperativa Frutticoltori, sono entrati in una cella frigorifera ma sono rimasti asfissiati.
Post n°107 pubblicato il 27 Marzo 2006 da obellaciao
Sono una cittadina italiana seriamente preoccupata per il destino della nostra nazione. Ciò che ha stimolato in me il bisogno di scendere in campo ed essere voce critica è stata L'ANOMALIA ITALIANA: la figura di un imprenditore che, entrato in politica con la promessa di rinnovare il sistema Italia, ha generato a suo uso esclusivo leggi che lo hanno favorito in tutti i settori. Negli ultimi 5 anni, con la scusa di non poter intervenire in un sistema di libero Mercato, ha lasciato che i grandi gruppi (gli stessi che hanno fatto crescere la raccolta pubblicitaria dei suoi media) facessero lievitare i costi in maniera ingiustificata. Ha concentrato tempo e spazio alla risoluzione dei suoi problemi. Ha adoperato soldi dello Stato per i CONTRIBUTI al digitale terrestre, favorendo i propri familiari produttori del decoder. Ha generato leggi sulle telecomunicazioni a lui favorevoli. Ha modificato la giustizia a proprio favore e a favore dei suoi amici. Riducendo le aliquote ha favorito solo i grandi contribuenti. Ha trasferito tasse ai governi locali tanto da far sembrare che la pressione fiscale fosse calata. Ma ciò che più desta in me sconcerto è che la classe politica che ha governato, non paga di aver mal gestito il Paese (e tutti gli indicatori economici ne confermano il fallimento) ha deciso di truccare le carte delle prossime elezioni: come se l'ingovernabilità del Paese potesse favorire il popolo Italiano. In un momento in cui l'Euro ha permesso il calo dei tassi d'interesse, L'ANOMALIA ITALIANA non ha minimamente aiutato la ripresa economica. Il Paese si è così spaccato: da una parte, pochi ricchi molto più ricchi; dall'altra, una moltitudine di gente che fatica ad arrivare alla fine del mese. Il ceto medio è scomparso! Non sono fra quelli che hanno visto penalizzato il proprio tenore di vita, grazie a capacità gestionali proprie, fortuna e quant'altro. Ho però ben presenti le difficoltà in cui versa buona parte della popolazione Italiana. E il mio senso etico e solidale non può non tenere conto di ciò. Credo che l'elemento fondante di una nazione siano la solidarietà e il senso civico e non il proprio tornaconto personale. Non mi rende felice sapere che molte persone vivono disagiatamente. Il mio timore è che possa vincere nuovamente il miglior sistema di marketing messo in campo dai gestori della pubblicità. Ho ricordato, però, che Davide riuscì a sconfiggere il gigante Golia e ciò mi ha dato il coraggio di scrivere questo appello. Penso che in Italia, in questo particolare momento, ci siano parecchie persone confuse ed affrante e che forse non si riconoscono negli schieramenti che si alternano nei confronti televisivi. Vorrei suggerire a tutti di guardare al nocciolo della questione. Un sano sistema economico si fonda sul potere d'acquisto del più ampio numero di popolazione, restituendo forza economica si mette in circolo una condizione concatenante di benessere e di ottimismo in grado di perdurare nel tempo. E' esattamente ciò che la coalizione che ci ha governato non ha favorito. La campagna elettorale fatta dal governoi è fatta di aggressioni e spauracchi, tale da indurre nel cittadino confusione e incertezza. Ignorando i reali problemi e disegnando un'Italia inesistente, ricca al punto da investire tutti i propri soldi in borsa. L'arricchimento, in questi anni, di pochi approfittatori non è garanzia di equilibrio ed equità. L'Italia deve ripartire tutta ed un serio sviluppo va ridisegnato per tempi e moduli credibili. La maggioranza non accetta di perdere le elezioni e infiamma i toni; quando l'alternanza sarebbe il naturale senso democratico da desiderare per la propria nazione. Un principio di libertà è manifestare civilmente le proprie opinioni senza temere critiche. Ora ti spiego che cosa ho fatto: ho stampato una risma (500 copie) di questa lettera, è anonima perciò, se ne condividi il contenuto, diffondila allo stesso modo: 500 X 500 = 250.000 250.000 x 500 = 125.000.000 Con un pò di fortuna potremmo farne arrivare anche un pò in Francia, in Austria, in svizzera ma anche, perchè no... in U.S.A! Consegnala personalmente agli amici; è garanzia di serietà. Il resto falla circolare nei condomini e nei luoghi pubblici. Non temere di esporti troppo. Recuperiamo il senso della politica diventando un pungolo per questa o quella forza politica. Per Te, che 5 anni fa hai creduto alle parole di chi prometteva miracoli, desidero una ritrovata lucidità: L'ESPERIENZA CONDUCE ALLA SAGGEZZA. A Te che forse hai la convinzione che il Paese si trovi in splendide condizioni, auguro ogni bene, affinchè nel bene Tu comprenda l'esistenza dell' ALTRO. A Te, che mi hai letto fino alla fine, anche se in fondo non te ne importava niente, OGNI RESPIRO CHE PRENDIAMO VA RESTITUITO, non esiste isolamento : LA VITA E' PARTECIPARE anche con il voto. Non ti chiedo di votare per questo o quel partito, ma di riflettere coscientemente fuori dalla bagarre politica, consapevole che stai decidendo per Te e per gli ALTRI il destino del Tuo paese.
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Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 22:03
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:27
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:18
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 20:49
Inviato da: associazioneamicobus
il 04/02/2008 alle 16:20