Creato da raold il 17/02/2006

Cerchio dei pensieri

smile without a reason why, love as if you were a child

 

 

Rumors: Iphone...? yes I do

Post n°32 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da raold

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Mi preoccupa!!...come farò a non comprare questo gioiellino di tech-design?
Mi sono innamorata dell' ipod quando ancora quasi nessuno sapeva esattamente cosa fosse...Quando l'ho avuto circa 4 anni fa mi hanno dato della pazza scriteriata per aver speso dei soldi per quella cosa inutile...ma la verità è che è stato un regalo bellissimo a cui sono legata come una cozza allo scoglio.
La prima volta che l'ho fatto vedere alle mie amiche credevano fosse un ferro da stiro da viaggio, vi risparmio il resto...in palestra mi credevano Ambra Angiolini a "non è la rai" con gli auricolari in testa e quel mattoncino attaccato alla tuta senza cd che ronzavano...
Ho ancora il mio vecchio 4 bottoni a cui sono legata da un amore profondo, ma regalo le ultime novità a chi amo, sperando apprezzino come apprezzerei io.
So di essere una tech-addict. Cosa devo fare? Mi piace tutto ciò che ha un design lineare e che contiente alti livelli di tecnologia.
A San Francisco sono stata un'ora e mezzo circa nell' Apple Store. Forse ci sono stata troppo dato che alla fine una cliente mi ha chiesto consiglio su un prodotto - un auricolare per ipod -, ed io chiaramente le ho dato una mano nell'acquisto - non è una balla, è vero!!
Ma lì ho capito tutto.
L'Italia è la culla della cultura, infatti eravamo ancora fermi alle dispute sul federlismo quando là in aeroporto accanto al distributore della coca cola c'era quello per gli ipod. Capirai...direte voi, ma è un segno di voglia di progresso aperta e disponibile per tutti.
Noi qui pagavamo ancora internet a tempo di connessione, là entravi nel negozio con il tuo portatile ed eri già connesso alla rete, scaricavi musica, film, controllavi la tua posta e rimanevi lì...nella prima postazione libera a cazzeggiare...era un mega store ma sembrava di essere in un lounge-bar.
Alla fine il mio spirito italiano mi ha obbligato a comprare qualcosa, quasi come mi fossi sentita in colpa a stare lì a ciondolare...ma l'ho fatto non prima però di aver controllato sul sito web italiano il prezzo di listino di un radio remote per ipod.

A breve realizzeranno il primo Apple Store italiano a Roma, voglio proprio vedere come sarà. Ma qui in Italia due casi potrebbero accadere di default almeno tutti i giorni:
a) le commesse "grugnirebbero come antilopi" (....immagine ....licenza poetica)...se non comprassimo almeno qualcosa dopo un'ora e mezza a girovagare per il negozio.
b) orde di ragazzini come Unni inferociti starebbero in attesa dell'orario di apertura come ad un sit in, non si schioderebbero mai dalla loro postazione di download per lasciare posto ad altri utenti, mangerebbero patatine e merendine lasciando le carte per terra.
c) il proprietario dello store dopo un mese di supplizio toglierebbe la connessione ad internet

Per carità, l'Italia è sempre il luogo più bello del mondo! In questo modo manteniamo viva la nostra cultura...in fondo siamo il Popolo di Santi, Poeti...e.....Navigatori......giust'appunto immagine

 
 
 

Barzelletta del giorno

Post n°31 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da raold

Dall'inferno, Bush chiama negli Usa per sapere com'è la situazione nel
Paese dopo la sua morte. Parla per due minuti.
Messo giù il ricevitore, Satana gli dice che per la chiamata gli deve tre
milioni di dollari. Bush gli firma un assegno e paga.

La Regina d'Inghilterra, incuriosita, vuole fare lo stesso e chiama Londra.
Parla per cinque minuti e Satana le chiede dieci milioni di sterline.

Anche Prodi, a quel punto, sente il bisogno di chiamare il suo paese.immagine
Telefona e parla per tre ore. Quando attacca, Satana gli dice che deve
dargli 35 centesimi.
Prodi rimane attonito, avendo visto il costo delle chiamate degli altri, e
chiede a Satana come mai sia tanto economico chiamare in Italia rispetto a
Stati Uniti e Regno Unito.
E Satana: "Ascolta, vecchio caprone... con la finanziaria che hai approvato,
il decreto Bersani, il casino della Telecom, le politiche sull'immigrazione,
i contratti di lavoro, il costo della vita, ecc. hai reso l'Italia un vero inferno...
E da Inferno a inferno la chiamata è urbana"

 
 
 

Mille aghi nella mente

Post n°30 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da raold
 

immagineHo qualche pensiero urgente.
Negli anni del dopoguerra al nord la
gente viveva in case di ringhiera, un solo bagno per tutto il cortile.
Eppure in questa convivenza forzata nessuno si ammazzava, come facevano a sopportarsi?
Ieri sera a Matrix c'era il marito-padre-genero-vicino di casa. Quattro persone sono morte ad Erba , tre erano familiari, uno era suo figlio, l'altra sua moglie. Ma lui era a Matrix a parlare. Io mi chiedo: come fa uno che ha perso un figlio e una moglie in quel modo ad avere e trovare la forza di essere presenzialista? Lo stesso era accaduto a Cogne, quando la Sig.ra Franzoni andò da Costanzo. Ma dove trovano il coraggio senza chiudersi nel proprio dolore? Da dove nasce questa follia nella follia? Come si fa ad elaborare tre lutti in così breve tempo?


 
 
 

Immenso e Rosso

Post n°29 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da raold
 

immagineImmenso e rosso
Sopra il Grand Palais
Il sole d'inverno viene
E se ne va
Come lui il mio cuore sparirà
E tutto il mio sangue se ne andrà
Se ne andrà in cerca di te
Amore mio
Bellezza mia
E ti ritroverà
In qualunque posto tu stia.

J. Prevert

 
 
 

NoWhere RoaD

Post n°28 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da raold

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Dunque, sabato sera mi è successa una bellissima nell'era dell'informatizzazione e dei segnali GPS. Mi sono persa.
Dopo un bel pomeriggio nel centro di Bergamo a prendere freddo vagolando nella fitta nebbia che mi ha increspato i capelli dopo essere andata al mattino dal parrucchiere,  decido alle 19:15 di andare alla ricerca di QUEL ristorante di cui tanto ho sentito parlare. Il nome era ben chiaro, ed era solo quello il punto fondamentale: Il nome del ristorante (suggerito dal mio parrucchiere). L'uscita dell'autostrada era giusta - ore 20.10 chiediamo perchè non si vedeva ad un palmo di naso e le idee si infittiscono come la nebbia. Proseguiamo per la strada (suggerita dal mio parrucchiere), in teoria il ristorante secondo "i più" doveva essere sulla STATALE ( la cosa già mi ispirava pochissimo)- ore  20.35 .
La statale finisce e finiamo in casa di un bergamasco che ci dice che il ristorante non è molto lontano, basta tornare indietro - per forza eravamo a casa sua - alla discesa la seconda a destra sempre dritto e lo torviamo. Da notare che il ristorante ha già cambiato nome tre volte a seconda di chi risponde alle nostre ricerche. Questo alle ore 20.45. Ho fame.
Decido di telefonare all'892424, le famose PAGINE GIALLE. Credo oggi, alla luce dei fatti,  che il nome affibbiato a questi "ricercatori" sia palese: GIALLI come i libri gialli in cui c'è un mistero da svelare. Il mistero infatti non si SVELA, tanto che la gentile signorina mi chiede ( LEI A ME) " mi scusi, ma ha l'indirizzo di questo ristorante?" MA COME!!=!=***°°@@ Cosa ho chiamato a FARE LE PAGINE GIALLE se avevo l'indirizzo del locale!=?!?!!?
Niente, chiudo la conversazione in presa a risate isteriche. Ore 21,10.
Proseguiamo così in una sorta di follia di onnipotenza in cui il motto " da qualche parte sarà" regnava sovrano. A quel punto la fame era scomparsa per dare posto all'orgoglio...ma come!?!?!...dopo anni a girare senza perdersi in America, troveremo questo CA°°O di ristorante idiota....fermiamo un tizio che ci manda " dopo la curva sempre diritto" - il navigatore era impazzito, voleva tornare a casa. Lo spengo, gli risparmio la follia. Ore 21.30
Facciamo la curva che si rivela un tornante continuo, saliamo , saliamo , saliamo....al chè il mio pensiero fisso era : " si ma se questo posto è così in alto dopo tutti 'sti tornanti al ritorno mi sa che rimetto tutto quello che ho mangiato!" ma era un pensiero rimasto tra me e me, altirmenti veniva azionata l'espulsione automatica dal sedile...saliamo, il nulla cosmico ci attende...solo un ristorantino che era evidentemente "un ristorantino". Propongo di tornare indietro, vengo defenestrata con imprecazioni di vario genere.
Però si torna indietro - si vede che ho potere decisionale -e dopo aver riso almeno per il resto della strada del ritorno,  alle 22 ci fermiamo in una pizzeria molto carina ed elegante, ma assolutamente random, in cui due camionisti vestiti dalla festa al tavolo vicino parlano solamente di camion, bulloni e viti assaporando una pizza alle cipolle.
Ho deciso di cambiare parrucchiere.

 
 
 

E' la mia sete

Post n°27 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da raold
 

immagineCiò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno tracciato su un raggio di sole
Ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza quando divento l'ultima luce
all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia quando corro di notte fra i treni
con gli occhi bendati
è la mia felicità fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
Ciò che ho scritto di noi è tutta verità.

Nazim Hikmet 

 
 
 

Erba

Post n°26 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da raold
 

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Forse ci si deve abituare prima o poi, ma mi riesce difficile farlo. Questa foto più che erba mi ricorda fiamme di un incendio. Quando sento queste notizie non dò importanza al fatto che ci siano uomini, donne o bambini a subire la follia di persone fino a ieri " normali". Non cambia nulla nei miei pensieri dall'uccidere un uomo, una donna o un bambino: uccidere è di per sé qualcosa che non riesco a contemplare neppure. E quello che più mi sconvolge in questi casi è: come si può continuare a vivere con se stessi dopo una cosa del genere? Io che per mesi non sono riuscita a dormire per un sms mandato per errore. La mia coscienza mi ripudiava per un errore simile. Ma come si fa a sopravvivere a se stessi dopo aver causato una tale tragedia? Non so.

 
 
 

3 million $, baby.

Post n°25 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da raold
 

Sembra che George Michael abbia trovato il modo per pagare le varie cauzioni collezionate per il mondo immagine
A capodanno infatti sembra che George sia stato "ospite" - si fa per dire - di un facoltoso magnate russo, che per avere un concerto "intimo" e "privato" dell'artista ha pagato la memorabile somma di 3 MILIONI DI DOLLARI!
Ha fatto bene ad accettare secondo me, la legge della domanda e dell'offerta serve a questo.

immagineAd ottobre anche io ho assistito all'unica data italiana di George Michael per soli 60 euro, ed ero al secondo anello del Forum di Assago: un'ora e tre quarti di concerto fantastico, spettacolare, senza parole.
Vorrei sapere adesso quanto è durata l'esibizione dal magnate russo...così tanto per fare due conti di quanto costa G.M. all'ora...con ritenuta d'acconto...? immagine
Seguo G. M. dai tempi di Faith, ma lo apprezzo particolarmente da Older, album eccezionale.
Ho seguito alcune sue interviste fatte alla BBC , ma più lo apprezzo e più c'è qualcosa che non mi quadra in lui.
Nelle interviste è la persona più simpatica del mondo, affabile, sorridente, spontaneo, sagace, versatile.
Dal vivo è insuperabile: la sua voce è calda, meravigliosa e sofisticata eppure durante tutto il concerto era impettito come un broker di Wall Street ed è riuscito a rimanere abbottonato nella sua giacca anche mentre tutto il Forum ballava senza tregua ogni sua canzone. Per salutare ha detto un semplice " ciao Milano" o qualcosa del genere...
Che tipo! - mi dicevo- è timidissimo dal vivo eppure nelle canzoni è così trasgressivo; è così affascinante ed elegante, ma poi si fa beccare in auto ovunque compeltamente fumato.
La risposta alle mie domande me l'ha suggerita il ricordo di una vecchia intervista ad un cantautore che amo molto ( Baglioni) e che sosteneva che le canzoni sono un " atto privato in luogo pubblico". Forse per questo alle volte è difficile sostenere la dicotomia tra uomo-autore e artista-personaggio pubblico, sopratutto a certi giri di budget.

 
 
 

Filastrocca di Capodanno

Post n°24 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da raold
 


Fammi gli auguri per tutto l'anno:


voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,

voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera,

voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,

che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.

Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

Gianni Rodari

 
 
 

i milanesi e la tavola

Post n°23 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da raold
 


immagineC'è poco da fare: i milanesi anche a tavola si distinguono dai napoletani, dai romani e dai siciliani. Fanno scuola a sé, non imitano nessuno, semmai vale il contrario.
La tavola va presa come la vita: senza perdite di tempo.
Se un milanese vi fa l'onore di invitarvi al ristorante abbiate già in mente cosa ordinare ben prima di varcare il ristorante prescelto. Ditelo non appena il cameriere vi fa accomodare. Farete la gioia del vostro amico...
La velocità nell'ordinare deve essere accompagnata da quella ancor più rapida di assimilare le pietanze. Perciò seguite il consiglio di non perdere troppo tempo in un'inutile masticazione. Meno che meno nel tentativo - ozioso e deviante - di assaporare il piatto...
Non preoccupatevi per la digestione, va bene un Alka Selzer. Se proprio volete conquistare il cuore del vostro amico ordinate un Ramazzotti. Lo vedrete cambiare espressione. Vi guarderà con un certo ghigno ammiccante. Avete preferito un'invenzione ambrosiana alla volgarissima grappa, amata dai veneti polentoni, lenti e terroni del Nord.
Se avete bene imparato che a tavola non si perde tempo, allora non stupitevi se, durante l'abboccamento con l'amico milanese, questi non vi parlerà molto, minimizzando le frasi in efficacissime ed economicissime espressioni quali: " passami il sale". A pranzo non si conversa.
A tavola si continua a lavorare. Attaccati al telefono cellulare i milanesi, infatti, non smettono di informarsi su come stanno andando gli affati. C'è persino chi si porta al ristorante il computer e continua a lavorare senza tregua. Addirittura qualcuno sfrutta i momenti di attesa mandando fax, redigendo report e deliberando in diretta, via satellite, con il consiglio di amministrazione.

Tratto da "come difendersi dai milanesi" di Elena Pigozzi

 
 
 

sparare al vento

Post n°22 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da raold

immagine"Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza."

Penso in questi giorni alle azioni, a ciò che facciamo. A tutto ciò che ha cambiato direzione alla vita: una frase, una telefonata, un sentimento, un errore.
E' vero spesso il senso alle cose lo si scopre sempre nel futuro, quando ormai non ci si pensa più. Credo alle volte che certi errori commessi siano stati solo un desiderio inconscio di cambiare. Forse per me è stato così sempre, il caso non c'è mai stato. Non voglio chiamare in causa il destino...destino è una parola troppo grande che riservo solo a ciò che non si può spiegare. Le nostre azioni, ciò che ha causato un cambiamento volontario oppure no nelle nsotre vite, non credo sia destino. Ma  carattere.

Mi è successa una cosa molto strana ieri sera, o almeno così a me è sembrata, forse è per questo che sono un pò pensierosa. Ho incontrato un ragazzo che ho frequentato per un anno al liceo quando avevo 17 anni. Per fermarmi mi ha chiamata come faceva 16 anni fa. Quando ci siamo parlati ho capito che certi sentimenti onesti non muoiono mai del tutto: si trasformano e basta, giustamente. Il suo modo di parlarmi non era molto diverso da allora, probabilmente in una specie di flash back ci siamo ritrovati 16enni quando per farsi guardare impennava la sua moto sotto casa mia. E guardandolo muoversi e parlare ho avuto uno stato d'ansia perchè ho rivisto in lui un uomo molto importante che ho conosciuto sucessivamente. Gli stessi occhi, lo stesso sguardo. Mi chiedo dove sia il caso. Se c'è. Non lo so, ma questo incontro mi ha commosso, mi ha reso serena. Forse più per un bisogno di appartenenza a qualcosa; per una necessità di credere che c'è continuità e ciclicità nelle cose, anche se finiscono. E che comunque anche se abbiamo sbagliato, c'è sempre un modo per pagare il conto, senza dover chiedere sconti.

 
 
 

happy new 2007

Post n°21 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da raold

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Buon anno nuovo a tutti VOI
e
buon compleanno a ME
.

LO AMMETTO:
Capodanno è l'unica festa che mi rende triste.
L'ho sempre vissuto più come un giorno
in cui perdo qualcosa piutosto che
come il pirmo giorno in cui potrei
sperare di ottenere qualcosa di migliore.

Non so perchè', solitamente sono ottimista per il resto dei 364 giorni.

Sarà perchè è il mio compleanno l'1 e forse penso
che indietro non si torna mai e quel che è fatto è storia,
mentre il domani si può sempre scegliere.

comunque sia...buon 2007 a tutti noi.
Raffaella

 
 
 

LXII

Post n°20 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da raold
 


immagineAhimè, ahinoi, beneamata,
solo volemmo, amore, amarci,
e tra tanti dolori fu disposto
che noi due soli fassimo feriti.

Volemmo il tu e l'io per noialtri,
il tuo del bacio, l'io del pan segreto
così era tutto, eternamente semplice,
fino a che l'odio entrò dalla finestra.

Odia chi non amò il nostro amore,
né altro amore; sventurati
come le sedie d'una sala sperduta,

fino a che s'impigliaron nella cenere
e il volto minaccioso ch'essi avevano
si spense nel crepuscolo spento

P. Neruda, cento sonetti d'amore

 
 
 

TUTTI QUI tour 2oo6-2oo7

Post n°19 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da raold
 

immagineCredo che sia un tour partito un pò in sordina solo per i media quello che è partito da Caserta il 3 novembre con il tutto esaurito e continua ad ogni tappa e chissà quando e dove finirà...conoscendo il "Cantante Baglione" potrebbe non finire mai veramente. Ho l''impressione che dal palco Claudio Baglioni non vuole scendere. Questo è stupendo per certi versi.

Ieri sera, come del resto in ogni occasione, il concerto è cominciato puntuale alle 21 e si è protratto senza interruzioni fino a mezzanotte.
Baglioni ha cantato con la sua solita voce da 6 ottave, prepotente, forte, vera, calda e unica. Era uno dei migliori motivi per esserci oltre alle sue canzoni.

Una scaletta meravigliosa, un continuo medley di canzoni bellissime, divise tra aria, terra, fuoco e acqua, e viaggiando continuamente nel magazzino delle "sue cose perdute".
C'è una bellissima canzone di Battisti che rappresenta per me la scaletta di questo tour e dice:

"Son le cose che pensano ed hanno di te un sentimento.
Esse t'amano e non io; come assente rimpiangono te
Son le cose che prolungano te"

Ho avuto l'impressione che ieri Claudio abbia cantato solamente per se stesso.
Non so se è così in tutte le date di questo tour, ma l'ho visto così e posso sbagliare.
Solitamente curioso di ogni cosa, ieri sera tutto gli scivolava addosso senza che il suo sguardo si fermasse mai veramente su nulla.

Tra i tanti brani, Domani mai è quello che ieri sera ho amato di più e credo rappresenti per gran parte di pubblico un Baglioni meno cononsciuto, ma infinitamente sensuale.
In merito a questa canzone Lucio Dalla ha sempre detto che avrebbe voluto scriverla lui e che è la più bella canzone d'amore mai scritta.

Io su di te
voglia che striscia disperata
e tu aggrappata
alla mia schiena liscia tu
sopra di me
e macchie avide sul collo
e cosce tese
e nelle reni un crollo

E polveri
di luna nei cristalli
degli occhi tuoi
bucati a fare entrare i miei
e noi sciacalli
di baci sulle labbra
unghie rapaci sulla pelle
senza stelle ne' indulgenza
in questa rabbia

Domani domani
domani non arriva mai
domani domani
questo domani non c'è mai
domani domani mai

mai più noi due
soltanto io e te
ma senza noi


Domani mai, C.Baglioni


 
 
 

CLAUDIO BAGLIONI, ieri oggi e domani a Milano

Post n°18 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da raold
 

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Stasera si replica, come sempre all'insegna del tutto esaurito.
Seconda serata di tre al Datchforum di Milano per Claudio Baglioni..ieri sera ho dovuto vendere un biglietto di prima fila parterre e stasera me lo godrò dalla nona...pazienza...Claudio è un compagno di mille avventure da almeno 24 anni.
In prima o centesima fila sorrido ogni volta che penso a quante emozioni mi ha regalato, quante persone importanti mi ha fatto conoscere e a quanta starada ancora faremo assieme!
a domani...

 
 
 

Post n°17 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da raold
 
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"Laurel and Hardy, that's John and Yoko.
And we stand a better chance under that guise…
Because all the serious people like
Martin Luther King and Kennedy and Gandhi got shot."
John Lennon
 
 
 

Il panettone

Post n°16 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da raold
 


immagineIl panettone non è il dolce tradizionale di Milano.

E' Milano stessa.
Il suo simbolo, il suo stendardo.
Se i milanesi potessero, si presenterebbero estraendo non il biglietto da visita ma una fetta di panettone. Dolce che ai loro palati non regge alcun confronto. Anche perchè non lo hanno mai messo in discussione, e quindi mai paragonato a nessun altro dolce. E' il più buono e basta. E lo mangiano con gli occhi lucidi dalla commozione.
Emblema della città, i milanesi lo considerano non solo buono, ma anche esteticamente bello. A tal punto che lo hanno messo quasi in ogni angolo della strada.
Quei panettoni di cemento armato sistemati davanti a marciapiedi e ingressi pedonali, altro non sono che la realizzazione artistica del panettun. Sculture postmoderne, disseminate in un numero altissimo in ogni angolo di vie, piazze e vicoli.
E' il principio della riproduzione dell'opera d'arte: l'idea, l'atto creativo resta unico e pertanto inimitabile, ma viene replicato in molteplici copie.
Per la gioia dei milanesi, che quando guardano una delle sculture artistiche si commuovono. Gli occhi diventano lucidi e le parole si strozzano in gola. Magia dell'arte. Magia del panettun.

tratto da "Come difendersi dai milanesi" di Elena Pigozzi

 
 
 

vorrei...vorrei...

Post n°15 pubblicato il 05 Dicembre 2006 da raold
 

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Per Natale
vorrei partire.

Vorrei andare a New York.
non ci sono mai stata.

Chissà.
Credo che sia l'unica cosa che vorrei.




 
 
 

XCIV

Post n°14 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da raold
 

immagineSe muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

E' una casa sì grande l'assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell'aria.

E' una casa sì trasparente l'assenza
che senza vita io ti vedrò vivente
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.

P. Neruda, cento sonetti d'amore
 

 
 
 

Natale di agrifoglio

Post n°13 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da raold
 

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Natale è alle porte, quest'anno sta accadendo tutto così in fretta che mi sento ancora con la mente in spiaggia. Ufficialmente l'8 comincia tutto: il Natale, i regali, l'assalto ai supermercati per accaparrarsi "il cibo", l'apertura della stagione scaligera a Milano, il via vai di pellicce e lucine...Alberi finti e soldi veri da spendere...

Quest'anno avrò due anime amate fisicamente assenti, ma vive sempre nel cuore e nei pensieri.

Ma i regali sono già tutti fatti...meno male...almeno quelli!
Eh già perchè il Natale è l'idea stupenda che qualcuno si è dannato la testa per farti almeno un pò felice...si perchè è così!

Anche se non tutti la pensano così... pare che sia stato pubblicato un libro in America sull'arte di riciclare i regali...è un libro che spiega come fare a proporre ad un'altra persona un regalo ricevuto per se stessi....ora arriverà anche in Italia e chissà quanti "new radical chic" opteranno per questa soluzione di pessimo gusto nei prossimi Natali....Certo gli americani parlano frettolosamente di "arte" solo perchè non hanno ben chiaro in mente cosa sia...

La domanda che sorge spontanea è però la seguente: perchè devo regalare una cosa che mi ha fatto schifo?!!?!
Farà schifo pure alla/al mia/mio amica/o, visto che solitamente gli amici che hai ti somigliano...o no???
Regaliamolo alla prossima beneificienza piuttosto che fare figure terribili... non so che dire... insomma qui le certezze vacilleranno davanti al prossimo pacchetto che scarterò il 25....

A tale proposito vi propongo un sondaggio idiota...
Avete mai avuto il sentore di aver ricevuto un regalo riciclato?
E qual'è stato il regalo che vi ha fatto rimanere delusi o vi ha intristito?
E quello che vi ha commosso o sorpreso maggiormente?

Comincio io? OK!
Dunque...devo dire che le prime due domande corrispondono alla medesima risposta. Ho ricevuto da un uomo un paio di guanti da uomo in pelle nera(!!!!) che sono stati sicuramente ricilati e avvolti all'ultimo momento nella carta...insomma...era meglio non ricevere nulla o nella migliore ipotesi una rosa presa 3 secondi prima dal pakistano all'angolo. Ma si sa...non tutti gli uomini hanno questa eleganza...anzi...scompaiono dietro a queste atrocità.

Il regalo che mi ha commosso di più...credo di poter dire di non averlo ricevuto per Natale.

Ma ricordo la gioia di un Natale in cui da piccola ho ricevuto uno stereo-registratore per cassette audio, era nero e di marca Telefunken la voce usciva in mono.
Tutto sembrava registrato in cantina, ma io e mio fratello abbiamo ascoltato per anni le canzoni dello Zecchino d'Oro, storie del Gatto con gli stivali e di Topolino e Paperino, e lo abbiamo gelosamente custodito per anni finchè non si è definitivamente rotto...oppure lo hanno rotto i nostri genitori..chissà...

 
 
 

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THE FROZEN RIVER



Vedersi o non vedersi non altera l'amore
Se si è raggi di un unico splendore

Mai la quercia vedrà la sua radice
Ma è quella linfa a renderla felice

Silvio Raffo
 

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