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unire i puntini

Ieri mattina mi è capitato di ascoltare il discorso tenuto da Steve Jobs alla Stanford University , e mi ha colpito molto la sua idea sul percorso di vita di ciascuno di noi visto come una linea che unisce, in modo logico e sequenziale, i punti salienti della nostra esistenza. Una linea che, pur non essendo chiaramente comprensibile mentre la si percorre, risulta frutto di un disegno ben preciso quando la si osserva a distanza, ovvero quando una certa sequenza di avvenimenti si è già conclusa da tempo. 
come spesso mi capita, ho ripensato al fatto che questa sua filosofia di vita aveva già attraversato i miei pensieri più volte prima di ieri, ma che mi era sembrata troppo assurdamente staccata dalla vita reale per potervi credere e per poterla esternare. Perciò si era depositata da qualche parte in fondo al mio essere, come un piccolo mucchietto di sabbia. Quando mi capita di sentire che qualcuno di importante avvalora quello che in fondo sento già da tempo penso che ho semplicemente captato una tendenza che era già nell'aria; cosa che in qualche modo dimostra che noi genere umano siamo un tutt'uno, e che basta affinare un po' la propria sensibilità verso il nostro e l'altrui "universo interiore" per imparare a "sentire" ciò che altri provano, prima ancora che un pensiero venga chiaramente espresso. E il web ci aiuta in questo, non per niente la parola "internet" viene accostata al termine "rete", e tutto il sistema può essere rappresentato come una rete che ci connette tutti.

ma torniamo ai "puntini" della nostra vita: come in un gioco di enigmistica, dapprima non riusciamo a cogliere il disegno che formeranno, ma, se uniti seguendo un ordine ben preciso, apparirà un disegno chiaramente comprensibile. Anche i puntini che vorremmo saltare, perchè in qualche maniera spiacevoli, sono necessari a rendere leggibile l'immagine finale. Questa visione della vita dà un senso sia agli eventi dolorosi, sia a quelli che intimamente percepiamo come giusti per noi senza però avere la conferma immediata della loro utilità. Ciò significa che, sentendo che una strada da percorrere è quella corretta, pur trovandosi ad avere intorno persone che disapprovano le nostre scelte, è giusto andare avanti sulla propria via. Non significa che se l'opinione generale è orientata in una certa direzione, tale direzione sia quella che dobbiamo necessariamente seguire. Quindi, tale visione della vita ci porta a buttarci in alcune imprese senza sapere esattamente quale risvolto avranno sulla nostra esistenza. Del resto il concetto di fede, che sostiene l'umanità permettendole di attraversare indenne le avversiità della vita, è basato su questo concetto. Fede che può essere legata ad un particolare credo religioso ma che può anche esserne completamente slegata. 
Perciò se avvertiamo una forte ispirazione a fare qualcosa (di buono), se possediamo un'inspiegabile  passione per qualcosa, se  fare una determinata cosa "ci viene facile", in modo naturale e spontaneo, è giusto applicarvisi con tutto il cuore.