Blog
Un blog creato da Il_capo_dei_cattivi il 19/12/2004

Malvagità Paradossa

E sono solo agli inizi.....

 
 

CONTATTA L'AUTORE

Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 50
Prov: EE
 
Citazioni nei Blog Amici: 15
 

I MIEI BLOG AMICI

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

Viste aliene

Post n°121 pubblicato il 12 Maggio 2006 da Il_capo_dei_cattivi
Foto di Il_capo_dei_cattivi

Viste aliene

 

“Comandante siamo in orbita.”

Pronunciò con austera impostazione il comandante, mentre avvolto nella sua aderente tutina interspaziale rossa e blu sostava nei pressi della sua poltrona di comando in plancia.

“Bene guardiamarina, sono fiero di lei. Abbiamo attraversato stramiglionardi di parsec oltre ad alcuni sboronazzigliardi di anni luce con una sola ed unica toilette a bordo, e infine siamo qui: in orbita attorno al pianeta Terra. Rallegriamoci orsù dunque!!!”

“La sua guida ci è stata preziosa beneamato Comandante Zuxugaluggazuuuzabixulkawwwuzu, (nota allitterazione del meno diffuso appellativo: Letame)”

“Miei prodi componenti dell’equipaggio, il vostro supporto e l’armoniosa collaborazione fattiva instauratasi a bordo sono stati impagabili risorse per questo prodigioso primo viaggio interstellare eseguito dalla nostra beneamata razza di umanoidi un po’ bruttini e sbaveggianti come lumache”

“Siamo tutti contenti come se fosse Capodanno. Ossia l’incantevole rito festivo tribale che la razza umana solennizza una volta all’anno, per ricordare che tutti gli anni (senza mai essere fallace) il loro pianeta fa un giro attorno al sole.”

“Hip hip”

“Urrha Urrha Urrha!!!!!”

“Ed ora torniamo alla nostra virtuosa attività: è il momento di analizzare questa società umana e terrestre per prepararci al primo contatto con la loro affascinate razza”

Prese fiato da quella probosidina floscia più  o meno quanto te, e pronunziò risolutamente:

“Attiviamo i sensori.”

Uno dei membri dell’ equipaggio toccò, con le sue ventose da polipino arentato da giorni sugli scogli al largo di Porto Marghera, un pannello che emise dei versetti molto fastidiosi e simili a quelli che fa il frigo quando lo lasci aperto.

“Comandante, mando le immagini sullo schermo della plancia di comando?”

“Le attendo con trepidazione. Siamo qui per questo! Siamo interpreti di uno dei più grandi momenti per la nostra razza e per quella umana, anzi direi per l’universo intero!!”

“Ecco le immagini!!”

 

………

[trascorrono alcuni momenti di imbarazzo…]

 

“Guardiamarina ?”

“Mi dica, superbo comandante Zuxugaluggazuuuzabixulkawwwuzu?! Sono tutto orecchi (ed infatti la mia anatomia prevede che possieda centodiciotto padiglioni auricolari)”

“Credo che le immagini siano piuttosto disturbate… non vedo bene… non capisco”

“Controllo gli strumenti”

Muovendo accuratamente le sue ventosine bavose lungo solito pannello, ormai invischiato in una specie di baco composto prevalentemente di muco colante e filamentoso, fece alcune verifiche.

“Oh mio valorosissimo Comandante Zuxugaluggazuuuzabixulkawwwuzu. La strumentazione funziona correttamente. Le immagini sono valide.”

 

………

[Seguono ancora alcuni momenti di impaccio…]

 

“Quello che vedo sullo schermo… esattamente… cosa sarebbe?”

“Signore… credo che si tratti di un… di un… umano… bhè almeno credo… io non so niente, son qui perché sono stato raccomandato dal prozio di mia moglie che è senatore. Io leggo solo quello che scrive sullo schermo il nostro sofisticatissimo computer inventato da altri che invece sono stati licenziati secondo la garbata politica di riduzione costi”

“Capisco… “

 

………

[ancora altri momenti di perplessità…]

 

“Guardiamarina. Mi metta in interfono con tutto l’equipaggio”

“Comandante Zuxugaluggazuuuzabixulkawwwuzu, eseguo senza alcun tentennamento il suo eccellente ordine”

“Caro Equipaggio… sono all’interfono perché devo farvi una comunicazione della massima importanza. Estraete perciò ogni traccia di cerume contenuto nei vostri centodiciotto orecchi affinché la mia voce possa raggiungere senza intoppi i vostri timpani.”

Il comandante lasciò quindi trascorrere alcuni istanti, affinché l’intera ciurma potesse completare l’operazione di espianto degli eccessi di secrezione gialliccia delle ghiandole sebacee e sudoripare del condotto uditivo esterno. Poi scegliendo un tono di voce grave e leggermente angosciato pronunziò:

 

“La nostra razza ha debellato malattie e malanni sul suo pianeta e su mille altri mondi. Ha sconfitto i malvagi robot spaziali che volevano conquistare l’universo, versando molto sangue dei suoi più validi ed ardimentosi giovani.

La nostra razza ha costruito astronavi immense e meravigliose grazie ad una tecnologia sviluppata in anni di studio e sacrifici e bei voti a scuola.

La nostra razza ha alimentato la cultura e l’armonia dell’universo, regalando disinteressatamente il proprio sapere e le collezioni del Topolino e del Tiramolla.

Ora, dopo aver volato per dozzine di anni, tutti chiusi, stretti e scomodi dentro la stessa astronave, con una sola toilette a disposizione per i milleottocento membri dell’equipaggio (e noi siamo la razza degli Scagazzoni non solo di nome) siamo arrivati ad un passo dall’incontrare l’unica altra forma di vita sviluppatasi nella nostra galassia: Gli umani.

Ed ora, in qualità di comandante supremo, splendido, raggiante e quasi completamente putrefatto e olezzoso, di questa missione, dopo aver avuto una visone chiara e limpida dell’anatomia dei terrestri (ed in particolare di uno), prendo una decisione importantissima: svuotate sul pianeta Terra la tanica contente il raccolto dell’unica toilette di bordo usata ripetutamente dai milleottocento membri dell’equipaggio per i trascorsi dodici anni ed andiamocene.

 

 

La morale: Caro lettore, sono mesi che ti insisto nel dirti che, con la faccia che ti ritrovi dovresti restare più spesso e più a lungo chiuso e ben nascosto in casa.

Adesso guarda un po’ che razza di casino hai combinato…

 

 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 10 Maggio 2006 da Il_capo_dei_cattivi
Foto di Il_capo_dei_cattivi

Un altro avvincete mistero svelato da Il_Capo_dei_Cattivi:

I segreti della fisica

 

Sinceramente non ne so quasi niente, anzi non ho la più pallida idea dell’intero argomento, così tutta questa prolissa trattazione  che esprimerò a breve per iscritto, sarà la solita porcheria che mi piace tanto scribacchiare.

Nonostante questa premessa, tu caro lettore, leggerai lo stesso e ne otterrai mal di capo, nevralgie, l’otite, l’orzaiolo e ti si intrecceranno i peli delle ascelle con complicatissimi nodi da marinaio cosicché non riuscirai mai più a sollevare gli omeri, ecc ecc ecc, ma se sei contento te…

 

Nel mondo della fisica esistono delle robe che a noi umani risultano tuttora incomprese od addirittura sconosciute. Come ad esempio le forze che tengono le galassie lì dove sono o le fanno muovere a spasso per lo spazio, oppure quelle cose misteriose che fanno fare tutti quei casini strani alle subparticelle subatomiche subtachioniche quando si scontrano (tipo i tuoi neuroni)

Poi invece ci sono delle questioni più spicciole che sono state studiate dall’uomo sin dai tempi più antichi e sulle quali dovremmo essere ormai esperti, tipo la gravità, l’ottica, l’acustica, la termodinamica, l’elettromagnetismo ecc ecc

Però, su alcuni di questi argomenti esiste un clamoroso complotto voluto da un organizzazione segretissima ed occulta (tipo il soccorso dell’Automobil Club d’Italia quando ti si ferma l’auto o la Telecom quando ti han fatto un casino in bolletta) per tenerci all’oscuro e limitare le nostre capacità di espressione.

 

Ad esempio prendiamo la forza di gravità.

A me ed a te han sempre detto che due corpi hanno la tendenza ad attrarsi vicendevolmente, ma mettendo in pratica però una semplice esperienza ti dimostro subito che non è per nulla vero.

Infatti se un bel pomeriggio di primavera vai a spasso nel parco (saltellando a zigo-zago per non pestare le cacche dei cani che son stati lì prima di te) e ti concentri tantissimo per far attrarre, dal tuo corpo flaccido, il corpo di quella bella pollastra che sta mangiando il gelato con le sue amiche (o di quel bel manzo che fa a gara di scoregge con gli amici) di solito ottieni risultati diversi da quelli preventivati dalla teoria che ti han sinora propinato. Ossia:

- ti prendi una bella papagna, spatazzata a pugno chiuso in mezzo agli zigomi. Papagna più che meritata vista la tua insistenza nel fissare la vittima prescelta

- l’eccesso di sforzo di concentrazione ti porta ad emettere una flatulenza che ti fa immediatamente vincere tutte le gare di scoregge che verranno disputate nel corso dei prossimi due anni, sia per clamorosa sonorità che per emissione gassosa.

 

Inoltre tutti quei quaquarquà di premi Nobel ti fan credere che tu non puoi volare proprio a causa della forza di gravità, ma non è così: io volo spesso ed anche bene. Alcune piccole esperienze infatti mi hanno insegnato che è possibile volare con soave armonia, grazie all’aiuto alcune semplici coincidenze o piccoli espedienti. Ecco un avvincente esempio:

Se entri in bagno dopo che la tua compagna od il tuo compagno ne ha fatto un uso diffuso nel tempo (diciamo per alcune ore consecutive) ed il tasso di umidità è il doppio di quello di una sauna finlandese (tant’è che devi prendere la rincorsa per vincere la resistenza dell’atmosfera satura di vapore) è piuttosto probabile che tu metta il piede su una superficie particolarmente scivolosa (ove è presente un residuo spesso ameno un centimetro di balsamo per capelli) e tu compia un inattesa trasvolata di alcuni metri.

Purtroppo spesso questa esperienza si conclude con un ricovero in traumatologia o, nei casi meno lieti, che si renda necessario il distacco delle tua membra (con l’ausilio di un raschietto e dell’acqua calda) dal piastrellame, ma questa fine frequentemente tragica non inficia affatto il principio che il volo libero è tecnicamente possibile per l’uomo.

 

Ora è quindi determinato a rigor di logica e di statistica che la gravità è una emerita balla, anzi vi dico che non fu mai detta falsità più grande (intendo dire che non fu mai detta mendacità peggiore oltre a quella che dici tu ogni mattina, guardandoti allo specchio a confermar il tuo bell’aspetto).

Pertanto è anche definito che esiste una cospirazione, ordita da infime forze aliene, per controllare il mondo della fisica del nostro baldo pianeta e per fare di noi, ardimentosa razza umana, degli emeriti babaciu.

E’ inoltre stabilito che sei proprio brutto da guardare.

 

Spero pertanto che queste nuove attente valutazioni che ho sottoposto alla tua attenzione illuminino le tue torbe psichiatrie.

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 09 Maggio 2006 da Il_capo_dei_cattivi
Foto di Il_capo_dei_cattivi

La storia dei giri che fa la cacca nei tubi.

 

A proposito di questo argomento potrei citare alcuni grandi della letteratura e della filosofia lasciandovi letteralmente esterrefatti e sbalorditi come delle lucertoline a cui è caduta inaspettatamente la codina, ma non lo faccio perché in realtà non ho trovato un buon motore di ricerca su internet che mi aiuti per ‘ste cose.

 

Vi racconto però un'altra cosa che con i tubi e la cacca non ha nulla a che vedere. Od almeno credo.

Vi racconto una cosa che spero sia interessante. Ma forse no, non spero che lo sia. Anzi quasi quasi spero che nessuno voglia leggere questo di busillis.

Facciamo così: vi do un consiglio. Fermatevi qui. Smettete di leggere. Andate sul solito sito con le donnine nude che mostran le natiche sulle spiagge di Pago Pago ed i bei patatoni che fan vedere i bicipiti. E statevene lì un po’ a guardar rotondità: da esperto posso dirvi che  non è vero che si diventa ciechi, od almeno non lo si diventa troppo.

 

Vi siete fermati? avete smesso di leggere ?

No ? Allora adesso son solo fatti vostri…

 

Partiamo da una situazione facile. Intendo da una situazione vista nella verità aspra di un dietro le quinte. In una prospettiva che di solito non interessa il grande pubblico. Prendiamo ad esempio una fiaba che ormai ha rotto i coglioni a tutti quanti.

 

Cappuccetto Rosso è una gran bastarda.

Cappuccetto Rosso ha tutto dalla vita: la mamma, il papà, la casetta della mamma e del papà in un posto fico in mezzo alla natura. Veste sempre con dei cappuccetti rossi alla moda, scarpe rosse della Barbie alla moda, camicette di quel negriero di Luciano Benetton alla moda…  e da grande sarà pure un po’ gnocca.

Ha solo la nonna che in questi giorni non sta tanto bene. Ha un po’ di raffreddore o forse mal di collo o magari la sciolta che di ‘sti tempi va tanto di moda. E’ vero che è una scocciatura smettere di giocar con la Playstation 2 ed andare portare il pranzo dalla nonna, ma la mamma le ha detto con voce rafferma: “O vai a portare il pranzo alla nonna o non di dò i cento euro di paghetta”, e così ha preso su il suo cestino di Louis Vuitton ed è andata da ‘sta rompiballe di nonna (che magari le dà la paghetta pure lei e con tutti ‘sti soldi ci compra un paio nuovo di scarpe della Barbie o del cannabis da rollare nei bagni della scuola).

 

Il Lupo Cattivo tecnicamente non è proprio cattivo piuttosto è un tipo amaro (come lo Jagermeister o l’inchiostro della Bic, che poi sono la stessa cosa), spiacevole, un po’ crudele e cinico. Visto però che nessuno capisce questa sostanziale differenza, si preferisce affibbiargli l’infame reputazione di “cattivo” piuttosto che quella ben più nobile di “bitter alcolico usato anche per scrivere”.

Lupo Cattivo veste a pois con una pelliccia che non va più di moda. Parla con la erre moscia e la esse sibilante, non tromba da un decennio e non si ricorda più dove ha messo le chiavi per aprire il lucchetto della bicicletta (tant’è che di recente gli han ciulato la bicicletta e lascito il lucchetto attorno al palo) così la sera va a spasso a piedi nel parco fumando le sigarette Pall Mall che fan un po’ schifo, ma costan di meno.

 

Cappuccetto Rosso è una stordita soprannaturale visto che non sa riconoscere la nonna.

Il lupo è un poveretto perché non va alla Pam a far la spesa, ma cerca solo di sfamarsi in modo biologico.

 

Detto questo vi chiedo: “Come ci è stata tramandata tradizionalmente questa storia?”

Che Cappuccetto Rosso è l’eroina amata e diletta dal pubblico, mentre il Lupo Cattivo è il cazzone che diventa lo zerbino del cacciatore.

Quindi nonostante la fiaba si concluda con “E vissero tutti felici e contenti”, il lupo a me non sembra tanto contento.

 

Il punto è che in realtà non sarebbe dovuta andare così. Non è giusto che sia finita così.

Perciò?

 

Perciò niente.

Non succede mai qualcosa perché è “giusto”. Se accade qualcosa è perché chi scrive le storie vuole far sì che accada.

Io scrivo e penso e disegno e immagino tante storie finte e poco vere. Con queste posso giocare quasi all’infinito. Posso far andare la cacca su e giù per i tubi a mio piacimento.

Io però partecipo per quanto più possibile anche alla mia vita vera. E sono costretto a riconoscere che il più delle volte la cacca fa dei giri ben più bizzarri di quanto abbia mai potuto immaginare.

 

Avete capito cosa intendo ? Certo che avete capito, perché vedo quella espressione da totani della MarePronto surgelati che avete sul volto e che è anche la faccia più sveglia a vostra disposizione.

 

Ed ora andate a dormire che e tardi.

 
 
 

Invettive

Post n°118 pubblicato il 05 Maggio 2006 da Il_capo_dei_cattivi
Foto di Il_capo_dei_cattivi

Alcune locuzioni che mi stanno rendendo eccezionalmente famoso e particolarmente gradito al vasto pubblico di grandi e piccini che anima il mio ufficio:

 

“Stamattina sei totalmente rincoglionito, probabilmente non ti prendono nemmeno per convertirti a dianetics”

 

“E’ arrivata una circolare dal WWF. Ti intima di interrompere immediatamente di respirare visto che quando parli consumi inutilmente dell’ossigeno che potrebbe essere necessario alla sopravvivenza dei panda. Ed i panda stanno in Cina.”

 

“Tua moglie fa bene ad insistere affinché tu venga sempre in ufficio con la cravatta. Non migliora per nulla il tuo mostruoso aspetto, ma mi rende più semplice strozzarti”

 

“Di certo non conosco il risultato delle ultime analisi del sangue, ma ti auguro di avere un altissima concentrazione di piastrine perché tra un secondo salto sul tavolo e provo a sgozzarti con il cappuccio della BIC”

 

“Lo so che tu sei un lottatore e non sei un polemico, ma so anche che il nostro pianeta vive in un epoca difficile ed i suoi equilibri ecologici sono sempre più instabili. Per questo ti candido per andare a fare l’humus in Ciad dove potrai lottare quanto vuoi contro la desertificazione”

 

“Sono un po’ preoccupato per te, visto che sei così brutto. Se fossi stato un po’ più bello avrei potuto pensare che avevi lo strabismo di Venere. Invece sei un cesso d’uomo e non la pianti di fissare il mio monitor invece che guardare il tuo”

 

“Hai ragione, sono certo che le persone coraggiose come te, che non hanno peli sulla lingua e dicono pane al pane e vino al vino a tutti quanti, siano molto ricercate in giro. Ad esempio so che mio cugino Osama Bin Laden le cerca per missioni suicide.”

 

“Hai proprio ragione, è prevalente la povertà di coperture pilifere sulla mia zucca, ma ti rendi conto che se adesso mi armo di infinita pazienza e congiungo tutti i nei che hai sulla faccia vien fuori il disegno di una enorme cacca di mucca?”

 

“Secondo me sei un po’ confuso, per chiarirti le idee adesso ti do uno dei miei biglietti da visita, così hai anche tu il numero di telefono dell’amante di tua moglie”

 

“Bada che se non cessa questa tua abitudine di parcheggiare l’autovettura proprio dietro alla mia, ai prossimi mondiali io festeggio sventolando le tue budella ”

 

“So che vi servirebbe molto più tempo per completare accuratamente questo preventivo. Il fatto è che non ne avete. Vi propongo un bel pernottamento qui sotto alla mia scrivania, ma domattina quando vi svegliate non cercatemi per il bacino del buongiorno”

 

“Oddio!!!! ho la sindrome di Stendhal sono in mezzo a tutti Picasso!!!!” (entrando in ufficio ed attraversando un gruppo di colleghi)

 

Continua....

 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 03 Maggio 2006 da Il_capo_dei_cattivi
Foto di Il_capo_dei_cattivi

Vediamo un po’, oggi ci vuole qualcosa di indimenticabile.

Qualcosa che resti impresso perpetuamente nei vostri cagionevoli animi.

Insomma, sento che oggi è necessario espettorare un pensiero, una citazione, una menzione di pensatore grande e significativo.

Uno di quelli che ha lasciato scritto alcune considerazioni imperiture ed ispiranti per generazioni presenti, passate e future.

Un grande personaggio che se ne sta al di fuori degli schemi politici, degli interessi economici, degli egoismi consci ed inconsci, e privo di egotismi, uno che non conosce pusillanimità e dappocaggine.

In definitiva (so che avete già intuito di chi si tratta) ecco a voi un bel pensiero del grande, immenso, infinito, smisurato ed estesissimo: TOPO GIGIO (che canta insieme a Memo Remigi):

 

“Tu, tu, tu, che tipo di uomo sei?

Perché me lo domandi? Non sono fatti tuoi!

Ma lascia che ti chieda che cosa pensi di me?

Che quelli del tuo tipo sono i tipi che fanno per me!”

 

Vabbè vabbè, scherzavo… non prendetevela. Scherzavo anche quando scrivevo che i vostri animi sono cagionevoli: so che siete ripieni di capacità volitive di sana, vigorosa costituzione (anzi sappiate che, scrutandovi in volto, sospetto che facciate regolare uso di forti dosi di stupefacenti per fortificare oltremodo il vostro temperamento).

E scherzavo anche quando sostenevo che debbo espettorare un pensiero: son anni che non succede, anzi sappiate che debbo ringraziare Dio, Allah, Manitù, Giove, Zeus, Zaratustra, Osiride, il Dio Sole, San Giacomo, San Bitter e le ceramiche da bagno della Saint Gobain (tutti insieme, ma non per forza in quest’ordine) quando i miei due soli neuroni riescono ad incontrarsi nelle ampie steppe disabitate del mio cerebro.

 

Ora, dimenticata questa burla un po’ bucolica a cui vi ho sottoposto e che ha di certo suscitato taluni pensieri un po’ zozzi del genere “animal-sex” nel considerare le innumerevoli posizioni “hardcore” possibili con quel bel fustacchione di Topo Gigio, andiamo oltre.

Prima di tutto vi informo che seppure io, nel mio più intimo profondo sia un “…impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto di lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio.” (Brancaleone interpretato da Vittorio Gassman)... “Ho smesso di fumare, così vivrò una settimana di più e in quella settimana pioverà a dirotto.” (Woody Allen).

Inoltre il mio metabolismo, scombussolato dalla totale assenza di nicotina, con la quale andava oltremodo d’accordo, oggi fa strani scherzi, tant’è che dopo il caffè mi sono acceso una Bic e l’ho spenta quando sono arrivato al tappino…

 

Poi resta da dirvi che, se quanto sopra non vi interessa affatto (e non posso certo biasimarvi perché frega poco pure a me) dovete comunque muovervi a farmi gli auguri (oggi è il mio compleanno) o nei pasticcini ci faccio mettere 40 gocce di Guttalax.

 

 

P.S.: Io, conosco un segreto. Un gran segreto.

 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

patagoniacilenaPapermoon68Il_capo_dei_cattivinicolafuscomariomancino.mocchiodivolpe2Faccio_le_capriolebeni41unamamma1Drashtasyrtis0bonsay1obscuraimagoVentoDiPoesiaApresToutJeSuisCon
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie!
Inviato da: sebi
il 27/01/2014 alle 14:30
 
Grazie!
Inviato da: sophia
il 27/01/2014 alle 14:30
 
Grazie!
Inviato da: claire
il 27/01/2014 alle 14:29
 
Grazie!
Inviato da: anita
il 27/01/2014 alle 14:29
 
Grazie!
Inviato da: liz
il 27/01/2014 alle 14:29
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963