Creato da: milena_norte il 14/07/2013
Per non dimenticare le belle cose

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Love happens

Post n°36 pubblicato il 05 Marzo 2015 da milena_norte

Stasera ho visto _Nymphomaniac_ di Lars von Trier.

Non ho iniziato questo post qui per fare una recensione di film, ma piuttosto perché la protagonista, Joe, dice ad un momento: "Love... you never ask for."
L'amore non è qualcosa che si chiede. L'amore succede. Punto. Ecco quel che ho capito.

Questo mi ha colpita poiché in poche parole si fa l'assunto del enorme potere che l'amore ha su di noi. Ci coglie impreparati o non cooperanti. Per quanto possiamo sognarne, invocarlo, desiderarlo... cullandoci nell'idea di essere sempre preparati. Al punto di pensare che siamo innamorati o amiamo quando si potrebbe altrettanto correttamente parlare di passione, di voglia, di agio, di sicurezza, di fiducia... Ma pensiamo che è amore. Forse lo è, benché, secondo me, si tratta piuttosto di contorni. O premesse. O conseguenze

Quando poi succede, siamo inermi. Probabilmente perche lo vediamo in faccia. Come l'amore non prende le sembianze di un roveto ardente, è franco e terribile. E anche molto spietato.
Perche non negozia. Non riesco ad accettare che l'amore possa essere concepito come una transazione. Eppur tanta gente lo fa... Quante condizoni per accettare di amare o di essere amati... Ma sicuri che sia amore?

Se ci corrazziamo tanto con garanzie, allora è ancora amore?

La bellezza sta proprio nel succombere a questa forza. Senza ma, senza se. Senza porre domande, condizioni o emmettere esigenze.
Lasciarsi andare una volta che ci ha scelti, che ci ha preso di mira.
Lasciare che le sue mani ci lavorino, perche non ci fanno male, non ci sciupano, ma tolgono solo quello che impedisce a essere quel che c'e di piu bello, pure ed alto in noi.
Insomma, godere questa fortuna.

Che paura se tu ti rivelerai piuttosto uno di quelli che immaginano che l'amore si può trattare come una transazione, perché hai bisogno di controllare. Mi piace credere che provi il bisogno di controllare per mitigare il ruolo della distanza fra di noi.

Il mio cuore ce l'hai, non ho più gran ché da perdere, solo tanto da guadagnare.

 
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Mon manege à moi, c'est toi

Post n°35 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da milena_norte

I labirinti hanno il loro tocco romantico per me, visto che li trovo una metafora dell'amore stesso.
Ma
ultimamente ho pensato anche alle giostre. E come stasera ho appena visto La teoria del tutto, non ho potuto trattenermi dal sentirmi ispirata dall'istante dove Hawking e la futura moglie Jane sono sulla giostra!

Amare è come trovarsi su una giostra con la persona alla quale l'amore ci ha legati. Ci si trova insieme, si fa la stessa cosa, si condivide esperienza e vertigine, dita intrecciate, sguardi e sorrisi ma ciascuno rimane se stesso, non c'è quella fusione che sfuma l'altro...
Come diceva un poeta: "son sole le corde del liuto - sebbene vibrino di una musica uguale"...

Perché...lo cantava già Edith Piaf:

Tu me fais tourner la tête
Mon manège à moi, c'est toi
Je suis toujours à la fête
Quand tu me tiens dans tes bras

Je ferais le tour du monde
Ça ne tournerait pas plus que ça
La terre n'est pas assez ronde
Pour m'étourdir autant que toi...

(Traduzione approssimativa: Tu mi fai girare la testa
La mia giostra tutta mia sei tu
Sono sempre come alla festa
Quando mi trovo nelle tue braccia

Se facessi il giro del mondo
Questi non girerebbe tanto
La terra non è assai tonda
Per stordirmi quanto te.)

Poi... io sono forse strana e la mia idea di romatico lo è altrettanto. Perché per me una delle cose più belle e romatiche che mi son mai state dette è: "voglio viaggiare con te d'ora in poi".
E ormai voglio anche sentire: "Ti va andare sulla giostra insieme?"
(E se in francese, ancora meglio... sei comunque metà francese!)

 
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Ton chez toi, c'est moi

Post n°34 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da milena_norte

Non ho più scritto qui da un bel po'. Non per mancanza d'argomento o perché un colpo di amnesia avrebbe rotto il filo che mi lega a questo spazio. No, dentro di me brulicano pensieri e emozioni che nemmeno un calderone di streghe in una notte di luna piena!

Sono molto contenta perché ho scoperto di aver fatto progressi nel mio modo di viverti. Sono più serena e ho pure capito quanto mi stavo privando io stessa da belle cose essendo tanto all'agguato di quel che non ha il suo tempo per ora. Quel che abbiamo adesso è importante tale quale e va vissuto e goduto interamente. Non voglio più perdermi nessun istante con te, solo perché non è quel che vorrei io che fosse adesso. Se è un istante con te, è già perfetto così!
Perché, alla fine, sei sempre tu ed è questo che conta. Ed io voglio te.

Il mio emportement nei tuoi confronti non cambia  - non ne sarò mai capace, è fuori dal mio controllo. Ma voglio sentirmi veramente vicina e presente quando sono con te. Non voglio che le mie aspettative mi imprigionino, allontanandomi così di te.

Con te sono in permanente evoluzione, cresco sempre. Quando ho l'impressione di essere caduta a terra... è invece un accomodarmi sul suolo per prendermi una pausa per poter poi ripartire con nuove forze.
Come potrebbe essere altrimenti, quando ti ho nel mio sistema? Ti ho sotto la pelle.

Avrei potuto, un mese fa, postare la canzone di Frank Sinatra - Under my skin. Perché e quella che risuona nella mia mente e in tutta me stessa... L'ho ascoltata ogni giorno che ci siam visti... Ti ho sotto la pelle. Come un tatuaggio... Ma tu hai tanti colori di più, tante fogge di più... Se Michel Tournier ha ragione e la pelle tatuata diventa logos, allora fai parlare pure al mia pelle!

Ti ho tanto dentro di me che sei quasi una parte di me. Quanta gente deve fare tanto amore e vivere tante esperienze insieme per sentire l'altro cosi incorporato nel proprio essere... Io mi sento piena di te appena percepisco la felicita che porti con te, come un regalo che hai immancabilmente per me! Sei cosí bello, sai?

Sei tanto parte di me che se un giorno ricambierai, se un giorno avrò il tuo cuore... Ti ritroveresti in me anche se non ti sei mai perso. Ti scopriresti in me anche se non ti sei mai sconosciuto.
Ton chez toi, c'est moi. E le chiavi le trovi sotto il mio cuore. ☺


 
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L'amour est la plus fortes des armes

Post n°33 pubblicato il 26 Settembre 2014 da milena_norte

Oggi, durante un bellissimo concerto dove le canzoni della divina Maria Tănase sono state proposte in versioni orientaleggianti da un gruppo di artisti da vari angoli del mondo, una delle artiste ha detto: "Love is the strongest weapon" - l'amore è l'arma più forte.

E ho dovuto darle ragione: l'amore vince tutto. Buttate cemento di disperazione su tutte le prospettive, basta l'amore per far spuntare la speranza nelle condizioni più improbabili.

No, non sto parlando di trasporti ebbri, di cotte adolescenziali, di passioni carnali, di slanci spirituali o d'affetti nel tramonto della vita...
Parlo di sentimento distillato attraverso tutti i filtri che sfide, contrarietà e debolezze piazzano sopra il collo del flacone che racchiude l'amore. E alla fine, si rimane con un elisir puro, sublime - l'essenza di quel che possiamo provare di più alto, di meglio nella vita.

________

Due giorni passati insieme a te, passeggiando nelle dorate giornate di settembre, tenendoci per mano, sorridendoci quando i nostri sguardi si incrociano... La tua voce risuona ancora nella mie orecchie, le mie labbra percepiscono ancora lo stampo delle tue, il mio corpo è ancora avvolto dalle tue braccia... Era così appena un paio di giorni fa!
La tua premura, la tua tenerezza, la tua dolcezza... Non me ne sazio, non me ne sazio! Mi ci vuole più di una vita, e sempre non basterebbe!

E la lezione che ne traggo? Quel che provo per te non sarà mai aceto - da come vedo che mi trasforma e mi plasma, non può diventare altro che del miglior vino.
Con te, nounours, non ho scampo: sono condannata a diventare la miglior versione di me stessa.

Per citare Saint-Exupery: "La perfezione è raggiunta non quando non c'è più niente da aggiungere, ma quando non c'è più niente da togliere."

Quando la mia anima sarà nuda fra le tue mani, senza tremare, ma offrendosi dolce e fiera, allora sarò l'essenza du me stessa. E posso solo sperare che reggerai il mondo che aprirò a te.

 
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Ce précis instant quand...

Post n°32 pubblicato il 31 Agosto 2014 da milena_norte

Mi sto chiedendo in questi giorni: ma quando sarà successo?

Sarà successo in quel ormai lontano mattino di primo maggio, quando ci siam incontrati per la prima volta?
Ma quando? Quando mi hai salutata, chiedendo il mio nome e mi hai baciata appena l'avevo confermato che ero io? No, ricordo solo un'emozione e la sorpresa...
Quando hai preso la mia mano, intrecciando le tue dita alle mie?
O quando hai tirato verso di te la sedia dove mi ero seduta e hai iniziato a scorrere i tuoi palmi il lungo delle mie coscie?
Mentre mi sorridevi quando ci parlavamo per la prima volta dopo mesi di esser stati solo presenze virtuali? Che bel sorriso, il tuo, dolce e birichino!
O quando le parole furono sostituite da baci?
No...
Nemmeno mentre le tue mani, infilate sotto i miei vestiti, esploravano il mio corpo.
O forse in quell'istante che mi sembrò sorprendentemente doloroso, quando stavamo per salutarci... quando non potevo smettere di baciarti la bocca, finché davvero fu tempo di andare ciascuno per la sua strada...
Credo che un po' c'entrano i tuoi baci, semplicemente sono più pericolosi di quelle pietanze che fan dire: "adesso sì che è l'ultimo morso, altro pezzo non ne prendo più"... ma non si smette finché non ne è rimasto più bricciola...
Sì, probabilmente attraverso i tuoi baci ti sei "intrufolato" dentro di me, senza rendertene conto.

Ma non saprei. Ricordo solo che in quel mattino mi hai lasciato, oltre un bel ricordo, una malinconia che svanisce solo quando ci ritroviamo.

O forse è stato durante il secondo incontro, alla fine di luglio 2013?

Quante cose son successe durante quel incontro! Le ricordo: i baci, gli abbracci, le carezze, le coccole, l'intimità, le passeggiate, il pasto, le confessioni, le emozioni, le lagrime...
E alla fine il tuo sorriso, indimenticabile, il tuo sorriso che ha lenito tante delle mie sofferenze, che ha addolcito tanto la mia ammarezza!

O durante le conversazioni, ormai di stampo serio, durante la lotta contro la malattia? No, allora ero già presa, coinvolta...

___________________

Non so, nounours... Ma in un certo istante, il mio cuore è spiccato in volo verso di te. E' entrato nella foresta della tua pelliccia e ci vive, ci batte, canta, vola e saltella... E ci è felice...
Sono io chi mi sento vuota, anche se il mio petto racchiude un muscolo che batte regolarmente. Ma quello non è un cuore.
Il mio cuore ce l'hai tu.


 
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Se souvenir des belles choses - soupir, soupir

Post n°31 pubblicato il 22 Agosto 2014 da milena_norte

Quando mi manchi, sento di avere un buco nello stomaco. Ma è una sensazione che mi è cara, come mi è caro tutto quel che è legato a te.

Se oggi ne avrei potuto fare  a meno è perché ha un po' tolto lo spazio allo squisito stato d'animo nel quale mi crogiolavo ricordando le intimità vissute insieme e fantasticando su delle altre future.

Ah, sentire la carne accalorarsi, il sangue formicolare mentre scorre come lava nelle vene , il sesso pulsare, come nei bei tempi della salute! Basta pensarti per mettere i miei sensi in erezione!


La mia pelle sotto i palmi delle tue mani, fra le tue labbra...
La mia carne fra i tuoi denti, la scia umida della tua lingua grande e dura...
I miei seni avvolti dalla brillante spirale tracciata dalla tua lingua, i miei capezzoli vestiti dal calore della tua bocca...
Le mie intimità prudendo deliziosamente attizzate dalla ferma, ludica e ruvida curiosità delle tue dita di maschio che lavora con le mani... Fruga fra i miei petali di carne e pelle... Addobati le dita con l'anello celato fra le mie natiche... Esplorami, Colombo, sono terra nuova ogni giorno per te!

La mia lingua ballando sulla tua virilità, massaggiandola, finché ti sei sciolto nella mia bocca, lasciandomi incorporarti in me... Altro che cioccolato svizzero! Tu sei meglio, più gustoso!

Sei oro, sei peluche, ma grazie a tutte le divinità che sei fatto anche di carne e sangue!

Deve succedere di nuovo, dobbiamo viverlo di nuovo, sono donna in essenza pura quando mi tocchi, stringi e possiedi! Come posso essere altro con un maschio puro sangue sopra, sotto, davanti, dietro, attorno e dentro di me?

Che bene si dorme solo al ricordarlo, che beatitudine quando risuccederà! Quando i nostri corpi ridiventano due bocche senz'altra ragione che di divorarsi reciprocamente!

-----------------------

Ma adesso va bene, non c'è più il buco. La tua voce calda, il tuo ridere di cioccolato alle nocciole l'hanno riempito. Quanto è facile la vita quando ci sei tu! Dolce e virile nounours...

 
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Crepuscolo di un idolo, alba di un uomo

Post n°30 pubblicato il 20 Agosto 2014 da milena_norte

Sono confusa. Dopo un anno e mezzo, sento che smetto di idealizzarti. E temo che mi piaci sempre e ancora. Anzi, forse di più. Perché vuol dire che mi piaci tu, tale quale sei, senza di più, senz'altro.

Sono nei guai, vero?

 
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Impasse

Post n°29 pubblicato il 18 Agosto 2014 da milena_norte

Che strazio conoscere la soluzione del problema, ma non averlo a portata. Non aver nessun controllo. Non aver nessuna alternativa.

Perche qualsiasi altro, non e LA soluzione.

Vero o no?


Eppur, la fede non mi lascia.

 
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Zombi

Post n°28 pubblicato il 06 Agosto 2014 da milena_norte

Mi sento come uno zombi emozionale o sentimentale. E come se fossi sotto l'effetto di quelle polveri che gettano in letargia il corpo! Ma per me è il cuore.
E' come se il mio sentimento avesse i poteri di quei bokor che sanno impossessarsi della volontà di qualcuno.

Mi turba l'idea dell'amore come veleno, che sia datura o pesce palla...

Ecco il mio stato d'animo. Sono completamente sottomessa al mio desiderio di te. Chi mi si avvicina, è ingiustamente, ma inevitabilmente, paragonato a te. E di certo non può che perdere, perché non è tu.

Io voglio solo te. E non serve a niente mangiare il sale, l'incantesimo non verrà rotto.

Perché si sa che il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.


Oh! Insondabili ed ammirevoli sono le vie del nounours, che portano dal vudù a Pascal!

 
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Tanabata

Post n°27 pubblicato il 19 Luglio 2014 da milena_norte

Il settimo giorno del settimo mese... pare che due stelle, Vega ed Altair, collocate da un lato e dell'altro della Via Lattea, brillino di più, facendo passare in questo modo - visivamente - in secondo piano la via di stelle...

Questo fenomeno pare abbia ispirato una leggenda della Cina antica. Ove Altair è il pastore celeste e Vega la tessitrice celeste, figlia del imperatore del cielo. Entrambi molto bravi nelle loro rispettive occupazioni.
Per distrarla un po' dal suo telaio, il padre dà la tessitrice in sposa al pastore. I due sposi si innamorano subito e sono cosi presi che trascurano i loro doveri. Ciò non piace al panteone, chi ha bisogno di stoffe per i divini indumenti!

Quindi, i due innamorati vengono separati, ciascuno collocato da un lato del Fiume celeste - la Via Lattea. Ma sono cosi infelici, che non riescono a svolgere bene le loro occupazioni. Allora le viene permesso di incontrarsi una volta l'anno, proprio nel settimo giorno del settimo mese, quando la bella tessitrice può attraversare il fiume per ritrovare il suo amato pastore.

Il Giappone adotta la leggenda, dove lei diventa Orihime e lui Hikoboshi e il loro incontro dà occasione a celebrare la festa Tanabata.

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Così ho scelto il 7 luglio come giorno del nostro terzo incontro. Certo, non siamo sposati, e almeno tu non sei innamorato...
In questo giorno pero la distanza fra di noi si e sfumata, ho ritrovato il tuo bel viso, il tuo caldo sorriso e la tue forti e virili braccia. E sono stata felice. Felicissima. Per una giornata... che è già passata...

Ma sempre nel Giappone esiste il concetto del mono no aware - la consapevolezza dell'impermanente. La bellezza fuggente. Bellezza cui sostanza risiede proprio nel suo essere fuggente.

Nounours, ho bisogno di te. Con te accedo ad un livello superiore nella comprensione della bellezza.

____

E per te, so che sono importante. Me l'hai dimostrato due volte in otto giorni. E saprò ringraziartelo per il resto dei miei giorni.

E ci ritroveremo. Ci sarà troppa bellezza perché possa reggerla da sola. Ma in due, lo si può fare.


 

 
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Mon coeur exquis

Post n°25 pubblicato il 30 Giugno 2014 da milena_norte

Oggi sono felice, perche ho scoperto una bella cosa. Non devo più temere se mi spezzi il cuore. Ormai so che non ne diventerà che più raro e pregiato.

La risposta me l'ha fornita il Giappone, dove esiste un antico arte chiamato kintsugi. Se un oggetto di ceramica viene spezzato, i frantumi si incollano con un impasto di resine e polvere d'oro.
Il vaso ne diventa più bello e prezioso. Letteralmente perche vi è aggiunto l'oro. Ma anche simbolicamente, il valore è aumentato anche perché da ora in poi il vaso ha una storia che ci coinvolge.

Il messaggio è che se qualcosa è distrutto non è da scartare, ma da rifare. Un invito di dare una nuova vita, la distruzione non rappresentando una fine completa, ma passaggera. Che dà inizio ad una nuova, superiore fase di bellezza. Alla quale abbiamo contribuito noi ed il fato.
Allo stesso tempo è un modo di assumere le circostanze che hanno avuto come conseguenza il frantumarsi dell'oggetto.

---------

Il mio cuore di porcellana, pur spezzato, continua a battere. I cocci sono uniti da venature dorate. E adesso brilla di bellezza e spruzza di nuove forze.
Quel che provo per te è oro. E tutto il tempo che questo sentimento sarà vivo in me, il mio cuore non potrà che diventare più forte e bello, con ogni colpo.

Nounours, grazie a te, il mio petto racchiude un cuore squisito. 


 
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Tu as mon coeur... pour toujours.

Post n°24 pubblicato il 23 Giugno 2014 da milena_norte

Ho un cuore di porcellana. E per quanto possa adorare le tue mani... Perché lo lasci sempre cadere a terra? Guarda che di nuovo e a pezzi.

Ma lo riprendo, lo ricompongo per averlo pronto di nuovo. Perche la nostalgia del tocco delle tue mani mi riempie di un caparbio e inespugnabile ottimismo. Verrà il giorno dove custodirai e circonderai il mio cuore con calore, affetto e magari amore.

Tu hai il mio cuore... Anche se non ne hai bisogno. E non lo vuoi. E non ci posso fare niente che arrendermi a questa triste e bellissima evidenza - che il mio cuore e tuo.

 
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Ce que tu es pour moi, post scritto con tanto di alcool dentro di me

Post n°23 pubblicato il 15 Maggio 2014 da milena_norte

Mio viso è un disastro stanotte. Mia anima è un disastro stanotte. Ma sono bellissima perche il mio cuore è pieno di te. E dove ci sei tu, puo essere solo meravigliosa bellezza. 

Nounours, mentre che ci sei, mentre che ho te, tutto è possible, tutto è realizzabile.

Sei la mia forza, la mia fede, la mia felicità.

Rimani con me.

 
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Il labirinto e il vaso di Pandora

Post n°22 pubblicato il 12 Maggio 2014 da milena_norte

Eccolo di nuovo, il labirinto. L'ho percorso a Amiens, mi ci sono insinuata in quello dell'Alcazar di Siviglia. E ti ho pensato.

Perché finalmente, la strada per raggiungere l'altro é tortuosa, non é per niente quella via dritta che ci piacerebbe fosse. Forse adesso mi trovo proprio in un punto molto lontano dal centro del labirinto. E quel centro lo sei tu.

Spero, spero, spero.
Che tutto non è altro che tragitto dentro un labirinto, che deve succedere cosi.
Che tu rimarrai nel centro, che ti raggiungerò, che non troverò un posto abbandonato.

Pazzesca roba la speranza. Solo chi spera capisce perché nel mito, la speranza si trova nello stesso vaso di Pandora, dove erano contenuti i mali del mondo. Perché la speranza può fare del male.

Nonostante, io spero.

 
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La gente muore di buonsenso, ma io voglio vivere

Post n°21 pubblicato il 12 Maggio 2014 da milena_norte

In quanti non abbiamo l'occasione di trovarci davanti al quadro della bellezza quando si manifesta davanti a noi in un istante, in un gesto?

Ma il buonsenso ci fa contenere. Quando invece dovremmo lasciarci andare.

Non è carpe diem questo, non essendo qualcosa di scontato come la succesione del tempo o l'approfittare delle occasioni o cercare di estrarre la quintessenza e l'utile e il dolce a tutto quel che ci arriva.

E piuttosto una sorta di miracolo. Cogliere l'istante non è carpe diem, ma essere miracolati.

Basta ricordarsi le due sorelle Marta e Maria. Azione e contemplazione.

Infatti, quel che mi ha preso con te è proprio questo: non posso impedirmi di trovare i tuoi più inconsapevoli, piu normali gesti come istanti di pura bellezza.

Con te sono stata miracolata, tutto qua.

 

 
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Le lever de la (se)reine

Post n°20 pubblicato il 29 Gennaio 2014 da milena_norte

Tutti questi mesi che avevo tanto temuto sono finalmente passati. Sto rimettendomi, lentamente, molto più lentamente di quanto l'avrei voluto. Ogni giorno però mi porta un'uncia di forza in più. 

D'altronde, mi sento più leggera senza il peso dell'illusione. Conservo nonostante la fiducia, la porto con me ovunque, come un bambino fa col giocattolo preferito. Ne ho bisogno: fra tutte le armi necessarie in questa lotta, la fiducia è quella che meno tortura il corpo, meno corrode la mente e meno spreme l'anima. 

La fiducia e la tua fedele compagnia in tutto questo tempo.

Ogni giorno è un passo in avanti. Verso ciò che la vita ha ancora da offrirmi.
E anche verso di te. Verso il tuo abbraccio. Nelle tue braccia ritroverò la consistenza del mio corpo, che da mesi non mi sembra altro che una veste affliggente. Stretta a te farò pace col mio corpo, perché nelle tue braccia saprò riscorprirlo come giardino di delizie.

Ti ritroverò, ho fiducia. Ogni giorno mi porta un'uncia di forza in più, ogni giorno mi porta più vicino a te.

 

 
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Cose che fanno piacere

Post n°19 pubblicato il 21 Novembre 2013 da milena_norte

Avere un'ammirazione sconfinata per lo stesso libro che uno dei scrittori preferiti.

Georges Perec andava pazzo delle Note del guanciale di Sei Shonagon. Comme moi.

In questi giorni ci vuole poco per farmi trovare piacere. E forse non è poi così poco.

 
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Prends-en de la graine

Post n°18 pubblicato il 27 Ottobre 2013 da milena_norte

Credo che la parola che mi sarà la più antipatica sarà decisamente la parola "pazienza". Ma che altro si può dire a qualcuno chi deve affrontare tante cose solo per cacciar via - il più lontano e più durevolmente - una cosina più piccola dell'unghia del mio mignolo. Il sostegno è importante, l'apprezzo, senz'altro.

Vorrei solo avere di nuovo la normalità. Quella che per una donna giovane dovrebbe essere tanto diversa... Voglio di nuovo frivolità! Ci vuole proprio questo per accorgersi del fascino discreto della frivolità, per sfiorare con la mente il velo trasparente della leggerezza.

Ma vorrei, più di ogni cosa, rivedere te. So che sei disponibile, e sono consapevole del prezioso sostegno che mi stai offrendo. Ma poterti toccare, oh, poterti toccare con le mani, mi farebbe mille volte più bene che tutti questi passi che mi fanno temere che non sarò più io stessa quella che ritroverai...

Rimango il mio principale nemico. Ma è importante per me sentirmi ancora bella. E il tuo comportamento finora mi mostra che tu mi vedi meglio di quanto mi vedo io stessa. 

Dovrei seguire il tuo esempio. 

 
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Or et peluche ou comment t'avoir tout près de moi

Post n°17 pubblicato il 24 Settembre 2013 da milena_norte

Lontano di me, ma solo fisicamente. Presente nella mia mente con una costanza che mi rassicura, perché prova del mio essere sempre una persona che sogna, desidera, si entusiasma.
Sei vicino a me quando qualcosa mi sorprende, mi coinvolge, mi desta qualche sensazione: vorrei condividere quello che provo raccontandotelo.
Sei tanto vicino a me.
Sei tu chi stai seduto sull'altalena delle mie labbra che sorridono.

Ma ho trovato modo di averti tutto presso del mio cuore ogni notte. Quando l'ho visto, con quel visino placido e con addosso la divisa di vigile del fuoco, ho provato la piacevole sensazione di chi ha trovato modo di avvicinarsi alla persona che le ispira fiducia e felicità.
Gioia fatta di peluche. 

Eh, meno male che non mi trovi pazza. Perché ogni tanto, mi chiedo se ho ancora tutto il mio senno. E quello mi serve troppo, per pensarti...  

E stasera, ho trovato la tua effigie, fatta dalla stessa materia che il tuo cuore: oro.
Un piccolo orsacchiotto d'oro, il quale, infilato sulla catenina al mio collo, starà, lo spero, molto a suo agio in quel territorio fra cuore e mente.
Gioia fatta d'oro.

Che bene ritrovarti, nounours. Sei una gioia per me. Fammi sempre compagnia.  

 

 

 

 
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En proie à la peur

Post n°16 pubblicato il 23 Settembre 2013 da milena_norte

Stasera sono un contenitore della paura. Sono troppo affievolita per oppormi a questa paura che pulsa dentro di me. Ho il fiato corto per la paura.

Ti sento tanto lontano. La geografia è incapace di rendere la distanza che separa la mia anima di te. Mi sento come un animaletto senza riparo senza la gioia che mi regala il pensiero di te. Sento come se scivolassi via, giù da me. 
Arriva il freddo, come faccio con il cuore scoperto, senza le carezze del sole che è la gioia che mi dai? 

Ho paura perché so che mi sto infligendo questo malessere da sola e non riesco a gestirmi.

 
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