Post n°330 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da lauro_58
Nessun rumore sporca il silenzio nella stanza, giusto il borbottare della moka, che però giustifica il profumo di caffè. Fuori la pioggia fitta allaga la strada e l’odore di catrame bagnato sale fino al secondo piano, infilanosi tra gli infissi e poi nelle narici, malgrado le finestre chiuse. Gl odori sono come i ricordi ... a volte ti raggiungono lo stesso, anche se fai di tutto per sfuggirgli. |
Post n°329 pubblicato il 14 Ottobre 2013 da lauro_58
Nuvole in evoluzione. Quando il sole si affaccia tra consistenze dai bordi imperfetti, il grigio si scioglie nell'ocra e piccole esplosioni verdi si arrampicano su versanti scoscesi, apro le braccia, formo una croce e provo a toccare le foglie degli alberi. Potrei spiccare il volo e misurare l’aria che mi separa dalla terra. Donna in trasformazione, seduta in una copè rosso amaranto. Conta quanto tempo passa tra un traliccio dell’alta tensione e l’altro, finché uno non diventa un numero troppo grande per contenerlo tutto. Poi tocca la polvere che ti avvolge. TI vedrai di fronte, per un girotondo dallo sguardo sorridente. Ti vedrai al tuo fianco per un viaggio confortante. Ti vedrai bambina per un viaggio a ritroso. Nuvole in dissoluzione. Ho numerato i lampioni che rischiarano il ponte. Uno; balliamo insieme fino a svenire. Due; scendi le scale che ho di fronte, ti seguirò. Tre; canta con tutta la voce che hai, il mio corpo ti farà da controcanto. Quattro ; giochiamo fino a tardi e poi facciamolo ancora … Cinque; guardami, così che possa vedermi. |
Post n°328 pubblicato il 08 Ottobre 2013 da lauro_58
.... Quando mi sveglio il pomeriggio, ho una consapevolezza strana. Come se muffa, polvere e acqua stagnante siano odori familiari. Sono sicuro che in un posto così, starei a mio agio. E’ una specie di attrazione in evoluzione rapida che mi porta a trovare attraenti ambienti che altri preferiscono evitare. Si trasforma in dolore sordo e alla fine smette di fare male, diventando altro. Ogni volta mi chiedo se per caso non stia diventando pazzo, quando mi prende questa irrefrenabile voglia di seguire il mio istinto. Poi però penso che assomiglio per un terzo a una femmina, sono perennemente agitato, patologicamente ansioso, mai in pace con me stesso e lascio stare. Sarà che qualche ora fa ho quasi ammazzato Fergie, ma è come se mi fossi svegliato e dopo aver poggiato i piedi a terra, avessi smarrito il modo e il posto giusto per stare a questo mondo. ... da Joshua e Mrs Effe |
Post n°327 pubblicato il 04 Ottobre 2013 da lauro_58
… Fergie ogni tanto finge orgasmi; forse pensa che farla godere sia per me una questione d’onore. Me ne accorgo perché a volte nemmeno la sfioro e lei trema, freme d’emozione. Ora, è vero che le emozioni non hanno simpatia per un ordine fisso, ma aprire le gambe come se debba confermare a Dio la sua esistenza, mi sa di compiacenza oltre ogni modo. Prima credevo fosse un’abitudine che le era rimasta da quando faceva la puttana … effetto gonna corta tirata su e labbra borghesi, per il maschio in utilitaria. Ma con me ha anche fatto l’amore, ed è tutta un’altra cosa. “Disegnare la luna sulla morte, non serve Fergie.” Dovrei dirle e se non vuole fare sesso non è la fine del mondo, non sono un cliente. Dovrei anche dirle però che mi piacciono più i suoi capelli tagliati alla maschietta, come li porta adesso. Rispetto a quelli sparsi sul cuscino dei primi tempi, ora gli occhi sembrano più grandi. Sono neri come il catrame, sereni, accoglienti, ma quando finge si rimpiccioliscono. C’è differenza tra l’accogliere uno sguardo osceno da uno sensuale. Credo capirebbe cosa voglio dire se le parlassi dei suoi occhi …
da "Joshua e Mrs Effe" |
Post n°326 pubblicato il 16 Settembre 2013 da lauro_58
Ehilà gente, come va. Dovrei dire qualcosa rispetto questa mia lunga assenza. Che so, salutare qualcuno, raccontare le magnifiche vicessitudini che mi hanno tenuto lontano dal blog. Fra le tante cose che potrei dire, quella che mi accingo a descrivere, potete stare tranquilli, non ha a che fare con le callosità della vita e non è nemmeno un racconto, o non del tutto almeno. E' piuttosto un evento avvenuto sabato scorso a Roma a cui ho partecipato grazie a ... "Guardami". " C’era qualcuno ad attendermi da qualche parte. Magari non in questo sistema solare oppure in una latitudine talmente estrema dell’esistenza che il cercarlo sarebbe risultato difficile almeno quanto riconoscerlo. Però qualcosa di imprescindibile mi attraversava da capo a piedi quando mi chiedevo cosa ci stessi a fare a questo mondo. Si, qualcuno mi stava aspettando da qualche parte. E avevo paura! Paura di lasciarmi sfuggire l’occasione per non aver saputo riconoscere.
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Inviato da: comelunadinonsolopol
il 14/02/2015 alle 19:24
Inviato da: lisalibera
il 31/12/2013 alle 18:57
Inviato da: lisalibera
il 08/12/2013 alle 08:18
Inviato da: lauro_58
il 15/10/2013 alle 11:31
Inviato da: lauro_58
il 15/10/2013 alle 11:29