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Il VARADALP

Post n°611 pubblicato il 15 Ottobre 2011 da mwinani
 

Un giorno di tanti anni fa, la Honda assieme al CBR600 se ne usci con una motoretta strana. Quelli erano gli anni in cui la Parigi Dakar era di gran moda. Un giorno uscendo da scuola, un paio di anni prima mi capitò di veder passare tutto lo squadrone ufficiale che se ne passeggiava lungo la statale. Bene le moto da enduro si stavano arricchendo di serbatoi giganteschi e da improbabili carenature che rendevano queste moto, fino a quel momento esili, leggere e semplici anche da guardare, delle astronavi che a confronto l'Enterprise di spazio 1999 era una bazzecola. Questa strana motoretta honda, nel suo stile spesso minimale (almeno allora) aveva un bicilindrico un po' più potende dei mono, stessa cilindrata (in realtà un po' meno), 3 valvole per cilindro invece che le abituali 4, una sinuosa carena (al contrario di certi catafalchi visti altrove) e due gommine esili, che adesso neanche sui cinquantini, frenate da un dischetto anteriore e un tamburino posteriore. Molto poco appariscente, molto facile da guidare, molto versatile e molto efficace. Honda spesso con mio rammarico riusciva a fare un assieme che valeva molto di più della somma dei singoli componenti. La Transalp fu per tanti anni in cima alle classifiche di vendita italiane, almeno finché le enduro stavano in cima alla lista dei desiseri. Dopo un po di anni fu sostituita dalla 650 fabbricata in Italia, di cui, ho scoperto da poco, i fondamentalisti transalpiani della prim'ora dicono un gran male, ma che ho sempre visto andare benissimo (il motore e l'elettronica vengono comunque dal Giappone). Da pochi anni il Transalp è diventato 700 e ha cambiato radicalmente morfologia. A me sinceramente piace poco, al contrario delle vecchie. Però credo che dinamicamente sia il consueto passo in avanti.

In poche parole una moto onestissima che da tutto quello che ha e molto di più di quel che sembra. Ti porta ovunque, con qualunque tempo e su qualunque strada. Forse non eccelle in nessun aspetto ma è la motina con cui "ie lo poi dare dutto"! Nel senso che nno ti mette mai in difficoltà ed è sempre sincera nelle risposte. Ottima per il commuting quitidiano, con un paio di borse può fare rai di notevolissima portata e ben condotta si difende anche nei tratti guidati dove non sia indispensabile avere tanti cv. Un mezzo eccellente per passare al mondo della moto proveniendo dallo scooter o dalla piccola cilindrata. non per nulla mi sembra che sia usata anche da parecchie scuole guida.

Forse gli manca qualcosa in termini di protezione nei lunghi trasferimenti per turismo, ma credo che si trovino dei plexiglass maggiorati con facilità. La velocità di trasferimento ideale è perfettamente conforme ai tanti tuttor sparsi sulle autostrade.

LA SORELLONA.

Dopo qualche anno, sull'onda della scalata alle maxi cilindrate da parte delle enduro bicilindriche da turismo, è nata la sorellona Varadero.

Non ha una grandissima nomea. Vuoi per il peso elevato: si parla di 260 kg. Vuoi per una ciclistica non particolarmente agile e per le sospensioni un po' troppo mollicce e inadatte completamente al fuoristrada. Però ha un gran motorore rustico e ruvido, derivato da quello del VTR1000 stradale solo leggermente addolcito nell'erogazione.

Insomma magari non ci si fanno i numeri da circo ma se volete fare tanta strada senza problemi confortati da 100 cv e soprattutto da una coppia sempre pronta e disponibile (a 5000 rpm fa i 150 all'ora), qui c'è da trovare soddisfazione. Il mio amico Luciano l'ha portata a Capo Nord 11000 km senza nemmeno un rabbocco d'olio e ne aveva già 55mila quando è partito. Poi ne ha fatti altrettanti e quest'anno l'ha cambiata per la Tiger 800. Per lui era praticamente la prima moto, era partito per prendersi il 650 ma si sa quando puoi tendi a esagerare. Ne era comunque soddisfattissimo e credo che in 7 anni non abbia mai nemmeno cambiato la batteria. Dice che il Tiger è una piuma in confronto ma gli manca la spalla del motore che tra l'altro beve di più. Ottima in coppia.

Tre mesi fa il mio vicino, dopo aver spompato il vecchio TTR600 in una vacanzina in Croazia mi ha detto: la cambio, mi prendo una Caponord. Io, che ho e ho avuto Aprilia, gli ho detto: spendi un po' di più e prenditi una Varadero e non pensi più a nulla. Ogni volta che lo vedo mi ringrazia. E' passato dalla serie di pedalate per accendere il TT al semplice sfiorare del pulsantino. Tra l'altro lui è uno di quelli fastidiosi che sgasa semre al minimo. Il Varaderone si incazzza se smanetti da fermo e si spegne. Così si sta educando anche all'uso corretto dei motori.

Ha un po' di rammarico, dice che a 150 non si sente per nulla il rombo del motore. Però, grosso com'è viaggia bello protetto.

 
 
 
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