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IL MOTORE PARTE 3: PULIZIA DOPO UNA GARA

Post n°16 pubblicato il 04 Luglio 2007 da rainproof
Foto di rainproof

Passiamo ora al corpo motore iniziando con l’asportare la frizione; svitiamo la vite posta sulla testa dell’albero, solitamente a brucola, dopodiché sfiliamo il pignone e facciamo una verifica sullo stato dei denti. Più sotto troviamo il cuscinetto che può essere a sfera o quello cilindrico detto a “gabbietta”. Sfiliamo con delicatezza i ceppi facendo attenzione a non rovinare o a far saltare le molle; per ora lasciamo avvitato il dado del volano, che servirà successivamente per l’asportazione del cilindro.
Svitiamo la candela, verifichiamo il buono stato della serpentina e procediamo con lo smontaggio della testa e sottotesta. Si deve fare molta attenzione nello svitare le quattro viti,poiché nel caso vengano rovinate con il cacciavite, data la loro posizione, non si potrà più intervenire in altro modo se non provocando qualche danno irreparabile.
Asportata la testa ed il sottotesta passiamo ora a cilindro e pistone.
Tolto il collettore e la marmitta inseriamo un pezzetto di cartoncino, o una pezza di tela ripiegata, nel foro di scarico. Girando con la mano il volano facciamo scendere il pistone fino al punto più basso della sua corsa, il ”punto morto inferiore”. Diamo un altro giro al volano ed il pistone, forzando contro il cartoncino che abbiamo inserito, sfilerà il cilindro dal carter quanto basta per toglierlo con le mani (sconsigliamo l’ausilio di attrezzi metallici). Una volta estratto lo riponiamo su di un pezzo di Scottex molto pulito. Prendiamo la pinzetta a becchi lunghi e, dal piede di biella, sfiliamo il pistone. Recuperiamo il cilindro mettiamo al suo interno qualche goccia d’olio e verifichiamo lo stato dell’accoppiamento inserendo dal basso il pistone e facendolo scorrere delicatamente senza forzarne il fondo corsa. Torniamo ora al volano e lo sfiliamo dall’albero motore, svitandone il dado. All’interno del carter sono rimasti solo il cuscinetto di banco, quello con sfere a vista ed il cuscinetto esterno, chiuso nella parte esterna. Per controllare l’efficienza di questi due cuscinetti basterà lavarli, senza doverli asportare, con un pennellino molto pulito imbevuto di avio e farli poi semplicemente roteare, con un dito. Insistere nell’operazione aggiungendo sempre benzina, fino al completo sgrossamento. Fatto questo andremo a mettere, anche qui, dell’olio per una buona lubrificazione di entrambi i cuscinetti. Nel caso in cui si dovesse riscontrare qualche malfunzionamento o gioco nella sede o tra le sfere, si dovrà provvedere alla sostituzione. E' necessaria molta attenzione nell’asportare i cuscinetti motore perché, data la loro posizione, nel caso in cui non dovessero uscire facendo pressione occorrerà scaldare il carter con un saldatore a fiamma: si può usare tranquillamente quello per saldature a stagno.
Conclusa la parte di smontaggio e pulizia siamo pronti ora per il procedimento inverso: rimontare il motore. Dopo aver messo qualche goccia di olio nel carter, in modo da non fare attrito, inseriamo l’albero motore, dopodiché andiamo a rimettere i rispettivi rasamenti nella parte anteriore: cono frizione e volano (stringiamo il dado in modo da poter lavorare poi, all'inserimento di pistone e cilindro). Per stringere bene il dado ci aiuteremo con una chiave a morsa regolabile comunemente conosciuta come “pappagallo”. Passiamo ora a reinserire l’accoppiamento iniziando dal pistone del quale avremo verificato l’ottimo stato, la pulizia (con un panno pulito) e la lubrificazione. Fatto questo, passando dalla sede del cilindro, faremo passare il pistone fino a risistemare il piede di biella, facendo attenzione che l’incavo del pistone sia rivolto dalla parte dell’albero. Inseriamo il cilindro; anche qui andrà messa qualche goccia d’olio, sia dentro che fuori dalla camicia. Preoccupiamoci che la tacca posta sul carter vada a combaciare con quella del cilindro; importantissimo è che non sforzi nulla. Rimontiamo ora il sottotesta e la testa, avvitando le viti con il sistema a “croce”, facendo sempre attenzione, nello stringerle, a non rovinarle. Terminiamo il nostro lavoro rimontando la frizione, con il rispettivo pignone, ed il carburatore che in precedenza avevamo pulito oliandone accuratamente il filtro.
Non si sono scadenze precise per questo lavoro di manutenzione del motore e non è facile dire ogni quanto vada fatto: dipende da quanto lo si usa. Tuttavia sarà ovviamente indispensabile eseguirlo dopo una gara visto tutto lo stress al quale si sottopone il propulsore

 
 
 
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