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Telai contraffatti e poi nuovi documenti: arrestati Giuseppe Cannavale e Giuseppina Concilio, di Castellammare. L’ombra dei clan
Scooter con telai contraffatti. Richieste indirizzate alla Motorizzazione per ottenere la reimmatricolazione e rimetterli in commercio con targa e carta di circolazione nuova. Semplice e veloce il meccanismo messo in piedi da due persone, un uomo ed una donna, originari di Castellammare di Stabia, arrestati dopo che la Procura di Torre Annunziata ha spiccato due ordinanze di custodia cautelare per riciclaggio, falsità materiale e simulazione di reato. Si chiude così un’operazione investigativa effettuata dagli agenti del commissariato di polizia torrese nel corso di questi ultimi mesi. Tutto è partito lo scorso anno quando, a seguito di alcuni posti di controllo, furono fermati un paio di scooter che risultarono provvisti di numeri di telaio sospetti. Da quel momento sono scattate le indagini, coordinate dal sovrintendente Vincenzo Iavazzo, in servizio presso il commissariato di polizia di Torre del Greco. Effettuati alcuni accertamenti tecnici irripetibili attraverso l’esame elettrolitico volto a scoprire se effettivamente quei numeri di telaio riguardanti tre Piaggio Liberty fossero stati realmente modificati. Gli accertamenti hanno dato esito positivo e così le indagini sono proseguite fino all’epilogo di ieri. Attraverso una serie di attività investigative passate anche attraverso l’acquisizione di numerosi incartamenti e documentazioni presso la Motorizzazione Civile gli inquirenti sono riusciti a mettere in luce tutte le tappe del meccanismo di riciclaggio. In particolare, agli scooter, risultati tutti di provenienza illecita e restituiti ai legittimi titolari alla fine dell’operazione, veniva modificato il numero di telaio. Dopodichè scattava la modifica del certificato d’idoneità tecnica sulla base del “nuovo” numero di telaio che veniva inviato alla Motorizzazione per la pratica di reimmatricolazione, effettuata sulla base del telaio contraffatto. In questo modo i due autori del riciclaggio venivano in possesso di una targa nuova a sei cifre e di una nuova carta di circolazione. Di uno dei tre scooter utilizzati per il riciclaggio era stata perfino fatta una denuncia di furto falsa. Soltanto le spiccate capacità tecniche del personale operante hanno consentito di risalire alla contraffazione del telaio effettuata con tecniche di ultima generazione. A finire in manette sono state due persone. Giuseppe Cannavale, 22 anni, di Castellammare di Stabia, con precedenti per estorsione e furto, figlio di un pregiudicato gravitante nell’orbita del clan Omobomo, e già detenuto per altri reati e Giuseppina Concilio, 64 anni, con precedenti di polizia, moglie di Salvatore Politi, gravitante nell’orbita del clan Imparato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite ieri mattina dagli agenti del commissariato di polizia torrese. Giornale di Napoli
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