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Il ministro Meloni apre la campagna dell’ex pm
Ciro Saccardi Castellammare. «Con Vozza la città è in balia del crimine». A lanciare le gravi accuse al primo cittadino uscente è il leader della coalizione di centrodestra Luigi Bobbio. Un attacco sferrato ieri mattina, al teatro Montil, nell’ambito della presentazione delle 14 liste che sostengono la sua candidatura a sindaco, assistito dal ministro della gioventù Giorgia Meloni, dal presidente della Provincia Luigi Cesaro, e da quello del consiglio provinciale Luigi Rispoli. In platea anche l’assessore provinciale ai trasporti Antonio Pentangelo e il parlamentare Pdl Gioacchino Alfano, commissario cittadino del partito. «Per colpa di Vozza – spiega Bobbio – il Comune di Castellammare è un disertore nella lotta alla criminalità organizzata. Gli attacchi personali nei miei confronti, che l’ineffabile sindaco “scadente” porta avanti, rappresentano l’angoscia personale di chi è consapevole, ormai, di non poter più contare su alcuna via di uscita onorevole da una disastrosa esperienza politica». L’ex pm antimafia si è successivamente soffermato sulla necessità «di non disperdere il voto, scegliendo pseudo liste che si rifanno ai nostri valori e ai nostri programmi. L’unico candidato sindaco del centrodestra sono e resto io. Gli altri sono imitazioni sbiadite». Un chiaro riferimento alle candidature di Rosa Cuomo e Antonio Sicignano: Bobbio ha chiarito che «difficilmente il rapporto con questi esponenti politici potrà essere risanato. La loro scelta di abbandonare il Pdl è stata fredda e lucida». Il ministro Giorgia Meloni ha invece posto l’accento sulla «opportunità che una nuova filiera istituzionale, Comune-Provincia-Regione, nella prospettiva della vittoria alle regionali di Stefano Caldoro, possa agevolare la crescita economica dell’area, per troppo tempo penalizzata dal malgoverno della sinistra. Bobbio, in questo contesto rappresenta una risorsa e una opportunità per questa città». Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle liste in corsa, è stata anche ufficializzata la nomina di Antonio Bonifacio a portavoce della coalizione. Ma la candidatura di Bobbio trova ancora ostacoli lungo il percorso, sottolineati dall’assenza di numerosi candidati. Su 420 aspiranti consiglieri, la sala era occupata da poco più di trecento persone. Tra i grandi assenti anche Massimo De Angelis, il leader della coalizione dei moderati che ha ceduto il passo per sostenere la candidatura di Bobbio. Infine, al termine dell’incontro, a sottolineare lo strappo interno alle fila del Pdl, si è aggiunta anche la mancata convocazione dell’onorevole Alfano e dell’assessore Pentangelo al ricevimento, riservato a pochi intimi, organizzato dal candidato sindaco in onore del ministro Meloni. Il Mattino
Ciro Saccardi Castellammare. «Con Vozza la città è in balia del crimine». A lanciare le gravi accuse al primo cittadino uscente è il leader della coalizione di centrodestra Luigi Bobbio. Un attacco sferrato ieri mattina, al teatro Montil, nell’ambito della presentazione delle 14 liste che sostengono la sua candidatura a sindaco, assistito dal ministro della gioventù Giorgia Meloni, dal presidente della Provincia Luigi Cesaro, e da quello del consiglio provinciale Luigi Rispoli. In platea anche l’assessore provinciale ai trasporti Antonio Pentangelo e il parlamentare Pdl Gioacchino Alfano, commissario cittadino del partito. «Per colpa di Vozza – spiega Bobbio – il Comune di Castellammare è un disertore nella lotta alla criminalità organizzata. Gli attacchi personali nei miei confronti, che l’ineffabile sindaco “scadente” porta avanti, rappresentano l’angoscia personale di chi è consapevole, ormai, di non poter più contare su alcuna via di uscita onorevole da una disastrosa esperienza politica». L’ex pm antimafia si è successivamente soffermato sulla necessità «di non disperdere il voto, scegliendo pseudo liste che si rifanno ai nostri valori e ai nostri programmi. L’unico candidato sindaco del centrodestra sono e resto io. Gli altri sono imitazioni sbiadite». Un chiaro riferimento alle candidature di Rosa Cuomo e Antonio Sicignano: Bobbio ha chiarito che «difficilmente il rapporto con questi esponenti politici potrà essere risanato. La loro scelta di abbandonare il Pdl è stata fredda e lucida». Il ministro Giorgia Meloni ha invece posto l’accento sulla «opportunità che una nuova filiera istituzionale, Comune-Provincia-Regione, nella prospettiva della vittoria alle regionali di Stefano Caldoro, possa agevolare la crescita economica dell’area, per troppo tempo penalizzata dal malgoverno della sinistra. Bobbio, in questo contesto rappresenta una risorsa e una opportunità per questa città». Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle liste in corsa, è stata anche ufficializzata la nomina di Antonio Bonifacio a portavoce della coalizione. Ma la candidatura di Bobbio trova ancora ostacoli lungo il percorso, sottolineati dall’assenza di numerosi candidati. Su 420 aspiranti consiglieri, la sala era occupata da poco più di trecento persone. Tra i grandi assenti anche Massimo De Angelis, il leader della coalizione dei moderati che ha ceduto il passo per sostenere la candidatura di Bobbio. Infine, al termine dell’incontro, a sottolineare lo strappo interno alle fila del Pdl, si è aggiunta anche la mancata convocazione dell’onorevole Alfano e dell’assessore Pentangelo al ricevimento, riservato a pochi intimi, organizzato dal candidato sindaco in onore del ministro Meloni. Il Mattino
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