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Francesco Ferrigno Castellammare. Forte rumore e fumi tossici: i carabinieri ieri mattina hanno posto i sigilli ai macchinari di una tipografia di via Tavernola, a Castellammare, nel bel mezzo del rione Moscarella. Il titolare, un 24enne stabiese, è stato denunciato per disturbo della quiete pubblica e violazione della legge per la tutela ambientale. Le attrezzature industriali sequestrate preventivamente, secondo una prima stima fatta dai carabinieri, raggiungerebbero un valore commerciale di oltre un milione e mezzo di euro. Il provvedimento, emesso il 21 aprile dal tribunale di Torre Annunziata, è stato notificato dai militari di Castellammare, agli ordini del capitano Giuseppe Mazzullo e del tenente Andrea Minella, dagli agenti della polizia provinciale e dei tecnici dell’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Tutto è partito da tantissime segnalazioni provenienti dai residenti di via Tavernola. Gli abitanti della zona, alcune settimane fa, si erano rivolti alla stazione dei carabinieri in quanto il rumore prodotto dalla vicina tipografia era diventato insopportabile. Tanto più che l’azienda lavorava soprattutto nelle ore notturne, togliendo il sonno a tutto il vicinato e denunciando la presenza di fumi. le indagini hanno appurato che le soglie previste dalla legge erano state di gran lunga superate dalla tipografia. Le indagini hanno quindi portato al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal tribunale di Torre Annunziata.È stato appurato che i fumi tossici che l’azienda disperdeva nell’aria erano il risultato del larghissimo uso di solventi. Il Mattino
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