Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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La cultura da Medioevo..
Post n°8676 pubblicato il 08 Aprile 2019 da nina.monamour
E, per questo motivo, non si può andare in bicicletta, capire il legame tra le due cose è impossibile, "è più decoroso e di rispettto per una donna che non vada in bicicletta", spiega un musulmano. Ma non è un l'unico a pensarla così. Tanto che, come spiega qualcuno la notizia, sono moltissime le musulmane che vivono a Milano e che non possono salire sulla bicicletta perché i mariti glielo vietano. A Milano, grazie all’impegno di Mamme a scuola onlus e in collaborazione con Ciclo Pride Italia, ha ospitato un corso di bicicletta per le donne di tutte le età e di tutti i Paesi. L'iniziativa è nata su richiesta di alcune mamme che hanno espresso il desiderio di utilizzare la bicicletta per spostarsi in città. Davanti alle telecamere di Striscia la notizia chiedono di non essere riprese in volto, non vogliono passare dei guai. "La bici è solo per i maschi", spiega una ragazza completamente velata, accanto a lei, però, ce n'è un'altra che insegna alla figlia ad andare in bicicletta, ma si affretta a dire che è normale fino ai 20anni, poi basta. I mariti, d'altra parte, non sono da meno, anzi, asseriscono che le mogli non vanno in bicicletta, lavorano in casa, non escono mai fuori. E un altro ci va giù più pesante scandalizzato perchè certe volte gli capita di vedere quì, in Italia, donne che vanno a passeggio in bici e sono allibiti. Per loro anche l'unghia del piede della donna è una parte intima che non va mostrata. La maggior parte degli intervistati, insomma, ritiene che il divieto di andare in bicicletta sia una questione di pudore, per la donna stessa. Non è la prima volta che Striscia la notizia si occupa di questo assurdo divieto, un divieto che arriva dall'Arabia Saudita, dall'Iran, dallo Yemen, dall'Afghanistan e dalle zone rurali del Maghreb. Ad un musulmano piace proteggere la donna, essendo la donna una cosa sacra, una cosa di valore, non è che la metti così in mostra; piuttosto vada in Cadillac o in Mercedes, ma non in bicicletta. I loro usi e costumi sono un po' complicati, ad esempio, in Arabia le ragazze fino ai 20anni si prendono le loro libertà in tutto, dopo i venti, subentrano un po' di restrizioni, insomma .... con la casa. Che ne pensate? |
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