Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
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Ma chi ci crede al principe azzurro?
Post n°8677 pubblicato il 09 Aprile 2019 da nina.monamour
L’inganno più grande è quello del "principe azzurro" o della "principessa rosa", perché poi, checché se ne dica, ci caschiamo proprio tutti nella trappola delle fiabe, indipendentemente dal sesso e dall'orientamento sessuale. Ma lasciamo perdere il "politicamente corretto" e cerchiamo di capire un po' perché si tratta veramente di un inganno. Visto che, nonostante tutto, al principe ci si continua a credere anche da grandi. E, sicuramente, da qualche parte c’è un lui o una lei che ci stanno aspettando, basta cercare bene, basta trovarli. E allora è sempre un ricominciare senza sosta, ti incontro, mi innamoro, ti idealizzo, mi deludi, mi rendo conto di come sei veramente, ti lascio rimproverandoti perché non sei esattamente come pensavo che fossi, non corrispondi a quello che mi hai fatto credere; tra l'immagine con cui ti sei presentato e la realtà c’è un abisso, mi hai ingannato, e ora ne paghi le conseguenze! Quell'ideale che ci siamo costruiti da bambini e cui poi continuiamo ad andare dietro, anche se non parliamo più di principi e di principesse, convinti che prima o poi incontreremo la persona "giusta", ma "giusta" per cosa, per chi? In amore, il giusto e l’ingiusto non hanno alcun senso, siamo tutti giusti e tutti sbagliati, perché, in fondo, nessuno di noi può colmare il vuoto che l'altro si porta dentro. Quel vuoto che ci abita e che ci tormenta tutti, quel "qualcosa di assente" cui non si riesce mai a dare un nome preciso e che, nonostante tutto, c'è, e fa male. Il principe azzurro, una volta che diventiamo grandi, è proprio questo, quella persona che dovrebbe essere capace di occupare lo spazio vuoto che abbiamo in noi, esattamente quello e nient'altro. Occupare quel posto che gli abbiamo preparato da sempre, senza muoversi e senza far rumore, per mettere a tacere le nostre ansie e saziare i nostri desideri. E poi? E poi, se veramente qualcuno prova ad occupare quello spazio vuoto e a tacere, allora sì che soffochiamo e moriamo, almeno da un punto di vista psichico. Oppure è lui che soffoca e muore perché rinuncia al proprio desiderio e si trasforma in un semplice oggetto. Come accadeva un tempo alle nostre nonne, silenziose e mansuete per non disturbare il marito. Prima di rendersi conto che la vita era passata e che, invece di aver trovato il principe azzurro, erano state accanto ad un padrone… Allora forse è meglio l’usa e getta, perché almeno così lui non si appiccica, e nemmeno io, e quando le cose cominciano a scricchiolare tutti e due possiamo passare al "seguente". A meno di rinunciare alla perfezione e agli ideali e smetterla di ingannarci da soli e fare i conti con chi ci è veramente accanto. |
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