Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Giugno 2017
Post n°8006 pubblicato il 12 Giugno 2017 da nina.monamour
Buon inizio di settimana..
I poeti lavorano di notte I poeti lavorano nel buio Ma i poeti, nel loro silenzio Alda Merini da "Destinati a morire" |
Post n°8005 pubblicato il 12 Giugno 2017 da nina.monamour
Cari miei, non succede solo in Italia dimenticare o lasciare i bimbi in macchina, ma succede ovunque. Laascia le figliolette 15 ore in auto per andare alla festa, bimbe muoiono per il caldo, Ha lasciato chiuse in macchina da sole le figliolette di appena un anno e due anni per oltre 15 ore solo per andare a divertirsi con gli amici, lasciando poi che morissero dopo ore di agonia a causa del caldo asfissiante invece di portarle in ospedale. È l'assurda storia che arriva da San Antonio, nello stato del Texas, in Usa, dove la madre delle bimbe, la 19enne Amanda Hawkins, è stata arresta e ora deve rispondere dei reati di abbandono di minore e omicidio. "Questo è di gran lunga il caso più terribile di violenze su minore che io abbia mai visto in 37 anni di carriera" ha spiegato lo sceriffo della Contea. |
Post n°8004 pubblicato il 11 Giugno 2017 da nina.monamour
Sono passati 7 anni da che scrissi il mio primo e timido “Ciao” su una piattaforma di blog.
Quando si conclude un ciclo così importante della propria esistenza è inevitabile fare un bilancio ed il mio non può essere che positivo; mi sono impegnata tanto per questo blog, ma ho anche ricevuto tanto in tenmini di gioia, soddisfazione Ho condiviso gioie, emozioni e oggi, non posso che ringraziarVi, mi avete fatto enrare nelle vostre vite, mi avete aperto il vostro animo come si fa con un'amica vera e spero di essere riuscita a trasmettervi tutto l'affetto che nutro per tutti.
Certo non è stato tutto rose e fiori, ho incontrato anche bestie perchè di umano non avevano nulla, e anche alcune persone dalla doppia personalità, poverelli, mi son difesa a spada tratta
per essere una che non portava mai a termine ció che iniziava, direi ho fatto passi avanti.
Un abbraccio a tuti Voi
|
Post n°8003 pubblicato il 10 Giugno 2017 da nina.monamour
BUON FINE SETTIMANA |
Post n°8002 pubblicato il 10 Giugno 2017 da nina.monamour
Una notizia nell’aria da tempo che conferma quanto già ampiamente noto a tutti, in fatto di libertà non convenzionali e di avanguardia sessuale, l’Olanda in Europa non è seconda a nessuno. E così, dopo la sfilata di “donne in vendita” in vetrina, ha da poco aperto i battenti ad Amsterdam il primo bordello gestito dalle stesse prostitute. Un tentativo di migliorare le condizioni di lavoro, e i lauti guadagni, perché no delle operatrici del sesso; un modo per renderle autonome da eventuali “sponsorizzatori” a percentuale, riuscendo così a togliere dalle grinfie criminali possibilità d’interazione, controllo e speculazione su un mercato che da tempo immemore lucra sulla prostituzione femminile senza scrupoli. E allora, 14 finestre che si dipanano su ben 4 edifici nel quartiere a luci rosse della città, rappresenta il nuovo punto di ritrovo per gli estimatori del sesso a pagamento, interamente gestito dalla fondazione My Red Light che rappresenta il primo, effettivo «collettivo di prostitute olandesi». Tra i primi a rilanciare la notizia c’è stato il Guardian che, interpellata proprio una delle fautrici del progetto, qualche giorno fa scriveva, "Tutto in questo progetto, dalle statue alla decorazione delle stanze, è stato pensato da noi, la speranza è che possa offrire un luogo di lavoro piacevole, dove possiamo essere e sentirci le benvenute". Dunque, datrici di lavoro di loro stesse o, come detto in apertura, operatrici del sesso autonome, libere professioniste dell’intrattenumento a pagamento: possiamo chiamarle come vogliamo ma queste prostitute olandesi continuano a dimostrarsi all’avanguardia in materia di imprenditoria applicata al sesso. Essere e sentirsi le benvenute, questa la chiave di volta dell’operazione bordello autogestito dalle prostitute che evoca immaginari retrò di vecchie case chiuse in cui le maitresse gestivano flusso di clineti e incassi, in questo caso, però, tutto sembra essere equamente spartito tra le sostenitrici del progetto. Non a caso, allora, come riporta un recente servizio dell’Agi, nel bordello "è stato ricavato uno salotto esclusivo per le prostitute, dove i clienti non possono entrare, per riposarsi e interagire. Inoltre, le stanze sono più grandi e colorate rispetto a luoghi simili nel quartiere, e si sta pensando di organizzare per le ragazze corsi di massaggi ma anche di gestione contabile". Libere e indipendenti, dall’accoglienza alla fatturazione, questo collettivo di prostitute olandesi si cimenta in un esperimento che, ne siamom certi, almeno per quanto riguarda la venezia del nord, non resterà a lungo isolato. Non per niente, sempre il Guardian a riguardo riporta quanto affermato da un’altra manager del sesso, se funziona, avremo un nuovo modello di prostituzione. E poi siamo ansiose di vedere come reagiranno sul lungo periodo i residenti del quartiere e i proprietari delle altre finestre. Ci verranno incontro o si opporranno?". Per ora il collettvio ha ottenuto, e non era difficile ipotizzarlo, l’appoggio istituzionale del sindaco Eberhard van der Laan, che ha sostenuto con forza il progetto, da lui ribattezzato “il bordello municipale”. Ma questa, si sa, è un’altra storia… Buon Sabato |
Post n°8001 pubblicato il 09 Giugno 2017 da nina.monamour
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
|
Post n°8000 pubblicato il 08 Giugno 2017 da nina.monamour
Torna la paura a Parigi a cinque giorni dalle elezioni legislative dell’11 giugno. Al grido di “Questo è per la Siria”, un uomo armato di martello ha aggredito intorno alle 16.20 un poliziotto nella spianata della cattedrale di Notre Dame, ferendolo lievemente al collo. A quel punto un altro agente ha sparato contro l’assalitore, che è rimasto ferito a terra prima di essere portato via da un’ambulanza.
Secondo una giornalista di France 3, l’uomo è “in stato di urgenza assoluta”; ma pare che non sia rimasto ferito al torace, come riportato in un primo momento, bensì alle gambe. Non preoccupano invece le condizioni di salute del poliziotto rimasto ferito, che ha 22 anni. Intanto circa 900 persone sono rimaste bloccate dentro Notre Dame, dove le porte sono state chiuse per mantenere i visitatori in sicurezza, e l’evacuazione è avvenuta dopo diverse ore a seguito di controlli.
L’aggressore sarebbe uno studente algerino di 40 anni, che stando a Le Figaro vive in Val d’Oise. Il ministro dell’Interno Gerard Collomb, tuttavia, è stato più prudente, dicendo che “si presentava come studente algerino” e portava una carta d’identità sulla quale sono in corso accertamenti. Oltre che del martello l’uomo era in possesso di due coltelli e, sempre secondo Bfmtv, mentre era a terra avrebbe rivendicato di essere “un soldato del califfato”, senza citare espressamente l’Isis. La sezione anti-terrorismo della procura di Parigi ha aperto un’indagine. In Francia è in vigore lo stato d’emergenza, con la presenza di pattuglie militari per le strade, dagli attentati del 13 novembre del 2015 a Parigi, in cui morirono 130 persone e altre centinaia rimasero ferite. E l’attentato di oggi presenta diverse similitudini con altri attacchi avvenuti di recente nella capitale francese, come per esempio quello del 20 aprile sugli Champs Elysées, che avvenne a soli tre giorni dal primo turno delle presidenziali, allora il poliziotto Xavier Jugelé fu ucciso a colpi d’arma da fuoco da un jihadista poi ucciso a sua volta dalle forze dell’ordine. Inoltre la cattedrale di Notre Dame era già stata teatro di un attentato fallito, il 9 settembre del 2016: allora la polizia arrestò tre donne dopo il ritrovamento di un’auto carica di bombole di gas vicino alla chiesa. “Siamo passati da un terrorismo sofisticato a un terrorismo in cui qualunque strumento può servire per delle aggressioni”, ha detto il ministro dell’Interno. Buona giornata |
Post n°7998 pubblicato il 06 Giugno 2017 da nina.monamour
Una decisione della Corte di Cassazione che farà di sicuro molto discutere, è giusto rendere possibile il differimento della pena o addirittura la detenzione domiciliare per un detenuto come Totò Riina? La Corte infatti ha accolto il ricorso dei difensori del boss mafioso sulla sentenza dell’anno scorso del Tribunale di sorveglianza di Bologna che aveva respinto la loro richiesta, perché aveva giudicato la detenzione in carcere compatibile con i problemi di salute di Riina. Infatti le sue patologie sono costantemente monitorate in modo da garantire, quando necessario, il ricovero in ospedale a Parma per l’ormai anziano capo di "Cosa Nostra". Ora, come detto, la Cassazione ribalta tutto, aprendo la strada anche alla possibilità di un’uscita dal carcere. Secondo la sentenza 27.766, relativa all’udienza del 22 marzo scorso, il tribunale di Bologna non avrebbe considerato la salute precaria di Riina e le sue attuali condizioni di decadimento fisico. Per la Corte quindi bisogna comprendere se l’attuale stato di detenzione in carcere comporti al recluso una sofferenza di tale intensità da andare oltre la legittima esecuzione di una pena. Per la Cassazione bisogna comunque assicurare a Riina il “diritto di morire dignitosamente". Pur riconoscendone “l’altissima pericolosità” e “l’indiscusso spessore criminale”, è compito del riesame chiarire se la permanenza in carcere sia ancora compatibile con il quadro clinico del boss. Per quano riguarda la salute del boss, sappiamo tutti che Totò Riina ha 86 anni e soffre da tempo di numerose patologie, la stessa sentenza fa riferimento ad una “duplice neoplasia renale, accompagnata da una situazione neurologica altamente compromessa”. Inoltre il vecchio boss avrebbe problemi perfino a stare seduto e sarebbe affetto da “una grave cardiopatia che potrebbe portare ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili”. Insomma, per la Cassazione il “diritto a morire dignitosamente” deve essere comunque garantito a tutti, quindi sarà ora il tribunale del riesame di Bologna a dover decidere se la pericolosità del boss mafioso sia ancora tale da rendere indispensabile la detenzione oppure si apra la strada agli arresti domiciliari. Tra le prime reazioni alla notizia, è arrivata quella di Salvatore Borsellino, fratello del Magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio 25 anni fa, ha urlato tutto il suo dolore, lanciando dure accuse allo Stato. Se scarcerano Riina questo Stato marcio autorizza tutti a fare giustizia da soli. Quante persone sono morte in carcere per crimini meno infamanti di quelli commessi da Riina? Non avevano lo stesso diritto ad una morte dignitosa? Ma vorrei sapere se è un provvedimento già emesso oppure è una richiesta dei suoi legali? |
Post n°7997 pubblicato il 05 Giugno 2017 da nina.monamour
Il giudice: “Qual’è la vostra età ?”
|
Post n°7996 pubblicato il 04 Giugno 2017 da nina.monamour
Sono un migliaio le persone rimaste ferite a Torino tra la folla che è iniziata a scappare dal centro, dove stava assistendo alla finale di Champions League dal maxi schermo allestito in piazza San Carlo. Un boato la causa del panico, forse un petardo. La maggior parte dei feriti è stata medicata per lievi contusioni e tagli. Sette o otto i codici rossi, tra cui una ragazza alle Molinette e un bimbo al Regina Margherita in prognosi riservata.
Decine di persone sono rimaste ferite alle gambe e alle mani dopo essere cadute per terra o sui vetri delle bottiglie (che in piazza non dovevano entrare, nonostante i controlli). Si contano circa 400 feriti nei poli ospedalieri delle Molinette, Cto e Mauriziano. Molti sono codici verdi ricoverati per lo spavento o per le ferite. Due persone in codice rosso, una ragazza è intubata per un trauma toracico provocato dallo schiacciamento. Il più grave è un bimbo, anche lui intubato, ha un trauma cranico e toracico ed è ricoverato con una prognosi riservata. Ma il Questore e quelli della sicurezza non hanno ancora capito che Piazza San Carlo è inadeguata a contenere una grande massa di gente per le vie di fuga anguste e strette? Ma dobbiamo dirlo noi, poveri cittadini qualunque? Mi aspetto che il Sindaco evidenzi questa manchevolezza e che per altri eventi venga trovato un luogo più idoneo! Attentato terroristico? Guerriglia urbana? Proteste di piazza contro le politiche del governo? No, una semplice partita di calcio.
|
Post n°7995 pubblicato il 03 Giugno 2017 da nina.monamour
Un giorno Giufà disse al suo vicino commerciante:
Trovata sul web e la condivido con Voi tutti. |
Post n°7994 pubblicato il 03 Giugno 2017 da nina.monamour
Ragazzi, se c’è uno più pigro di Dio! E’ proprio la pigrizia in persona, è stato un’eternità senza far niente! Prima di fare il mondo non ha fatto niente! Ma non un giorno, un’eternità! Poi, un un giorno, sdraiato, decide di fare il mondo. E il settimo giorno.. riposo! Da allora non l’ha visto più nessuno!
Buon Mare
|
Post n°7993 pubblicato il 02 Giugno 2017 da nina.monamour
Il due giugno del 1946 nacque la Repubblica Italiana, ogni anno in tutte le località d'Italia questa ricorrenza viene celebrata con solennità. Repubblica significa disciplina e coscienza delle proprie responsabilità. Anche tu, piccolo cittadino, hai dei doveri verso la tua Patria, verso i tuoi genitori. Ricorda con commossa ammirazione questa data gloriosa nella storia d'Italia. Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana, forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza. (Sandro Pertini, Discorso di insediamento, 1978) E visto che questo fine settimana sarà lungo...si parte per il mare!! |
Post n°7992 pubblicato il 02 Giugno 2017 da nina.monamour
Fin da quando ero al liceo mi son chiesta come mai la bella vita bucolica in campagna, quella per intenderci dei braccianti e dei pastori, venisse cantata ed esaltata da artisti come Ovidio o Virgilio, che invece di andare in campagna a vivere in quell’eden continuavano a gozzovigliare, a spese di Mecenate, nella corte imperiale romana. E la risposta è che molti della meravigliosa vita agreste vedono sono quello che vogliono vedere, un mondo stile pubblicità, dove basta guardare il campo per far spuntare enormi spighe di grano, dove tutta la frutta è perfettissima e non esistono parassiti, erbe infestanti, funghi e muffe.. Insomma il mondo dei puffi o
del mulino bianco. Peccato che la realtà fosse molto diversa e che molti profeti del biologico a kilometri zero e della decrescita felice non siano altro che degli sciroccati se in buona fede o dei pericolosi sobillatori in malafede. Supponendo che l’italia decida per l'autarchia alimentare, ovvero che tutto il prodotto in italia serva per sfamare gli italiani abbiamo.. Nel 1901 Il 62,1 dei maschi è occupato nell’agricoltura, il 21,2% nell’industria, il 16,7% in altre attività. Le femmine: il 60,9% nell’agricoltura, il 24,5% nell’industria, il 14,7% in altre attività Quindi per sfamare 100 persone 60 di esse devono lavorare nei campi e una persona che lavora nei campi riesce a produrre tanto cibo quanto ne basta per sfamare 1,67 persone. Nel 1951 Il 42,2% della popolazione è occupata nell’agricoltura Nel 1961 Il 29,0% della popolazione è occupata nell’agricoltura Nel 1971 Il 17,2% della popolazione è occupata nell’agricoltura Cento anni dopo, al censimento del 1991 (sempre su fonte del Corriere della Sera) nell’agricoltura sono occupati il 7,5% dei maschi e il 7,8% delle femmine. Quindi per sfamare 100 persone basta che ne lavorino 8, ovvero una persona produce tanto cibo da sfamare 12,5 persone. Tornare solo a colture 100% bio, come ai primi del 900 o volendo esser buoni al 1951 quando l'agricoltura italiana era ancora in uno stato pre industriale, significa che molti che adesso lavorano nei servizi ecc..ecc... dovranno tornare, se non vogliono morire di fame, d'urgenza nei campi a coltivare la terra.
Questo gli apologeti del biologico km zero puntualmente omettono di dirlo; certo la bella vita bucolica, i sapori di una volta, la natura suona molto più evocativo di 10 ore nei campi a spaccarsi la schiena tutti i giorni, sabati e domeniche incluse, con il rischio in caso di infezione da parassiti o gelate improvvise di fare realmente la fame. |
Post n°7991 pubblicato il 01 Giugno 2017 da nina.monamour
noi, popolo di idioti, che ci teniamo questi inetti.. Poi c'è Lui che..
e ci avanza ancora tempo di guardare fuori e ridere! Non poteva mancare l'Onnipotente, SO TUTTO IO....
Vorrei chiedere al Ministro Poletti in quale supermercato fa la spesa sua moglie, ci vado subito. Non poteva mancare la Divina della Camera (non quella da letto)
Peccato che i manicomi sono chiusi, ma la rinchiuderei, ben volentieri, su qualche isola libica In sintesi..sappiate che mafia...quella mafia..
Chi si schiera coi delinquenti è un delinquente.
Chi vota a favore dei ladri e dei corrotti è un ladro e un corrotto a sua volta!
Smettiamola di chiamarli onorevoli e chiamiamoli col loro vero nome, ladri figli di p**** ( e chiedo scusa alle p**** per aver suggerito che queste mxxxe siano loro figli). E per finire una delle tante bufale
Questi sono i nostri politici.. Non ci resta che piangere..
|
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
**********
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: virgola_df
il 25/05/2020 alle 16:42
Inviato da: Nuvola_vola
il 25/05/2020 alle 11:27
Inviato da: zacarias5
il 25/05/2020 alle 07:34
Inviato da: tanmik
il 25/05/2020 alle 06:18
Inviato da: lascrivana
il 24/05/2020 alle 19:19