Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 06/07/2018
Post n°8448 pubblicato il 06 Luglio 2018 da nina.monamour
Oggi si sente spesso parlare di solidarietà, di questo grande valore e sentimento che dovrebbe essere presente nella nostra vita e nella nostra società, anche se non sempre è così. Essere solidali vuol dire aiutare il prossimo, moralmente e materialmente, ed è sinonimo di fratellanza e amore verso gli altri; tutti questi sono ideali predicati dalla chiesa cristiana, ma che è bene diffondere anche tra chi non è credente o appartiene ad altre società ed etnie, poiché la solidarietà dovrebbe essere una presenza costante nel nostro carattere e nel nostro modo di fare. Sin da piccoli infatti cerchiamo di migliorarci ma, per farlo, spesso ci confrontiamo con persone che hanno il nostro stesso intento entrando poi in competizione con esse. In realtà una sana competizione può anche essere utile per farci vedere il mondo da una prospettiva diversa e può fare in modo di stimolarci e motivarci per fare progressi; spesso però la contesa diventa negativa e volta solo a prevalere sugli altri, a primeggiare e far sfigurare il prossimo. Purtroppo questo tipo di “gara” è sempre più diffuso in tutti gli ambienti, tra i bambini che magari cercano di apparire migliori dei fratelli o degli amici agli occhi dei genitori e dei parenti; a scuola o al lavoro quando si cerca di ottenere voti migliori di altri compagni o una promozione, un incarico di maggior rilievo rispetto ai colleghi, provando con ogni mezzo a mettere in cattiva luce il prossimo. In famiglia o a scuola il motivo della competizione spesso è indotto dai genitori o dell’insegnante che volendo far migliorare il proprio figlio o alunno innescano questo meccanismo che porta poi ad un cattivo rapporto con gli altri. Tutto ciò però spesso ci fa sentire frustrati, poiché non riusciamo a raggiungere la meta che ci poniamo. Raggiungere questo ideale è difficile se non impossibile, si potrebbe tuttavia migliorare dando più spazio ai sentimenti positivi, per provare a vivere meglio. La solidarietà è un valore antico, ma anche in una società moderna e avanzata come la nostra ci dovrebbe essere il posto per gli antichi valori perché con essi si può migliorare il futuro. |
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