Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 07/07/2018
Post n°8449 pubblicato il 07 Luglio 2018 da nina.monamour
Poi una mattina arrivi in spiaggia, ti avvicini alla battigia, metti un piede in acqua e subito qualcuno ti aggiorna..."ci sono le meduse". Si è vicino ai trentadue gradi, il vento è una bava calda maledetta, l'unica cosa che vorresti fare è buttarti in acqua. Fra l’altro hai appena iniziato un programma di tipo sportivo che prevede un'ora al giorno di nuoto e chiacchiere con le amiche e non ti va di perdere la sessione. Hai pure portato a riva l'attrezzatura fatta di pinne e tavoletta, fatica sprecata con ‘sto caldo, mannaggia. Sei tentata di buttarti lo stesso, chissenefrega, sarà la solita bufala allarmista. Qualcuno ti spiega che se nuoti con gli occhialini o la maschera le meduse le puoi vedere e, quindi, evitare. Impraticabile, non metti la testa sott’acqua per nessun motivo. Nel caso dovessi morire assassinata preferiresti una coltellata nella schiena piuttosto che essere affogata nella vasca da bagno, è una fobia atavica, figuriamoci se sparisce in un amen. Perciò, niente bagno. Le notizie salgono di tono "allo stabilimento di ..." è scattato il divieto di balneazione, “un tale ha un braccio pieno di bolle”, qualche spiritoso ipotizza una segnaletica “attenzione attraversamento meduse” a cura dei vigili urbani. Sulla battigia si radunano grandi e piccini, compaiono i primi retini e i secchielli, alcuni genitori improvvisano lezioni di scienze naturali pavoneggiandosi davanti agli amici dei figlioletti mentre spiegano come in un documentario di Discovery Channel che, se le si lascia al sole, si sciolgono perché sono fatte di acqua. Qualcuno fotografa con il cellulare, nessuno degna di uno sguardo i venditori di teli da spiaggia, oggi ci sono ben altre preoccupazioni, “lasciatemi stare che ho da fare, devo controllare i cinque metri quadri di mare davanti ai miei piedi". Arrivano i giovani maschi in piena tempesta ormonale e fanno finta di essere superiori ma, a differenza delle altre volte non si buttano tra spruzzi e caciara. Meglio non rischiare, uno sfregio da medusa renderebbe bersaglio di frizzi e lazzi e soprattutto potrebbe rovinare l’acchiappo serale della tipa carina. Si sta tutti lì in riva, a guardare l’acqua, e a pensare che come succede tante volte nella vita c’è sempre qualcosa che ti sconvolge i piani, ti capita all’improvviso, che non puoi vedere ma c’è e puoi affrontarlo, se vuoi, ma a tuo rischio e pericolo e senza garanzia di riuscita. Per oggi ce ne dovremo fare una ragione, e ritirarci sconfitti, è ora di pranzo, tirate fuori la focaccia.
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