Gli ingredienti (per 6 persone)
Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi di Dicembre 2017
Post n°8226 pubblicato il 09 Dicembre 2017 da nina.monamour
“Babbo Natale esiste davvero?” Attorno agli 8-9 anni, più o meno in questo periodo, tutti i genitori si sentono porre la domanda fatidica. Come rispondere? Suggerisco un decalogo per saper rispondere senza deludere il bambino, e affrontare il periodo delle feste nella piena armonia con figli e nipoti. Bene, sappiao tutti che il Natale è una festa religiosa e come genitori dobbiamo presentarlo come una festa religiosa che celebra la nascita di Cristo e questo non per semplici motivi confessionali o ideologici, ma psicologici, i bambini hanno bisogno di identificarsi e assimilarsi al gruppo dei coetanei, cioè ai comportamenti dei loro compagni. È inopportuno che noi genitori ci mettiamo in minoranza e ci autoescludiamo dal comportamento collettivo, perché si tratta di un atteggiamento a rischio per i figli. I bambini spesso chiedono..."ma Babbo Natale esiste"? Mai dire bugie, finché i bambini ci credono in modo assoluto, meglio coltivare la cosa ai primi dubbi, i genitori dovranno sostenerne sì l'esistenza, ma senza insistere troppo. Quando i figli si convinceranno che effettivamente Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppa credibilità su un argomento che è destinato a risultare un insuccesso, ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola alla quale anche i grandi vorrebbero credere. Come scegliere i regali? Vanno scelti quelli alla moda, perché sono una garanzia di gradimento e successo. Per gli adolescenti, invece, niente sorprese, meglio chiedere sempre ciò che desiderano e accontentarli. Se non si conoscono le loro richieste, preferire capi di abbigliamento alla moda, strumenti elettronici, orologi o ricariche per il cellulare. Sì ai giochi, per la gioia dei piccoli meglio uno in più che in meno, infatti oggi i bambini sono sempre più soli e perciò hanno bisogno di occupare il tempo libero in un modo alternativo al guardare la televisione. Per quanto riguarda il costo è bene non scegliere mai né giochi troppo costosi né troppo economici, preferendo quelli che permettano di giocare anche in compagnia.
Niente dieta, durante le feste il cibo ha una importanza fondamentale perché i vari pranzi assumono spesso un ruolo centrale nella festa. Assurdo perciò voler cambiare lo stile di regime alimentare o, ancora peggio, cercare di “fare la dieta” durante le feste. Via libera, invece, a ricette e piatti regionali per fare acquisire ai figli le radici con i propri luoghi. Per non parlare di doolci, anche in questo caso nessuna preoccupazione perché quello che conta è lo stile di vita che si tiene durante l'anno, meglio mangiarli solo in compagnia, senza lasciare il bambino da solo alle prese con torroni e panettoni. Un'ultima raccomandazione, non dimenticare mai di lavarsi i denti dopo i pasti. Andare a nanna sarà impresa ardua per i piccoli, durante le vacanze natalizie è quasi sempre impossibile mandare a letto i bambini all'ora consueta, ed è anche più difficile che il bambino si addormenti con facilità, considerando tutte le emozioni, le novità delle giornate del periodo natalizio. È importante perciò che i genitori alla sera non abbiano mai fretta eccessiva di mandare i bambini a letto per evitare che restino svegli, questo favorisce l'insonnia. Il consiglio è di mandare a letto i figli solo quando gli si chiudono gli occhi e farli dormire quanto vogliono al mattino. E i brindisi alcolici? Disco rosso fino all'età di 12 anni, sarebbe bene non bere mai alcolici in nessuna occasione. Dopo i 12 anni i genitori potranno concedere il brindisi, ma solo se saranno i figli a richiederlo e comunque mai ai pasti. Gli effetti negativi della minima quantità di alcol che viene assunta con i brindisi viene compensata da due vantaggi. Il primo è di far sentire l'adolescente ormai grande, rafforzandogli l'autostima, il secondo di farlo sentire maggiormente legato alle tradizioni. E dulcis in fundo i fuochi d'arificio, non ne esistono sicuri, i bambini e possibilmente anche gli adolescenti non devono mai usarli da soli, nemmeno quelli più innocui.
|
Post n°8225 pubblicato il 08 Dicembre 2017 da nina.monamour
"La gioia piú grande per un figlio è vedere mamma e papà che si amano". |
Post n°8224 pubblicato il 07 Dicembre 2017 da nina.monamour
Per quanto tristissimo un classico per molte donne è dover fare i conti con un compagno che passa le serate davanti al computer! Ma se la maggior parte di questi uomini si "intrattiene" frequentando di nascosto siti pornografici a casa di Lisa le cose vanno diversamente.... "Mio marito non andrebbe mai alla ricerca di piaceri virtuali", afferma sicura Lisa, eppure staccarlo dal video è impossibile! Sandro, Ingegnere Informatico, per motivi di lavoro è sempre davanti al pc, in Ufficio per poter svolgere la sua professione. E poi quando rientra a casa per soddisfare le sue "morbosità" , della serie notizie di attualità, news sportive, informazioni di ogni genere tengono mio marito lontano da me, ripete Lisa! Dopo cena infatti, mentre riodirno la cucina e guardo un pò di tele, Lui continua a navigare imperterrito fino a notte fonda, come se io neanche esistessi! Naturalmente, da quando ha preso questa abitudine le cose tra noi stanno andando piuttosto male..e soprattutto non abbiamo piu' un attimo di intimità!" Lisa (una cara amica d'infanzia) è molto preoccupata...e dice: "In poche parole ormai è un anno che Sandro e io non facciamo più l'amore! E le rare volte in cui viene a letto presto ed io gli faccio delle avances mi scaccia bruscamente dicendomi che è troppo stanco!" Insomma ad "uccidere" l'erotismo tra marito e moglie è stato ed è il pc!!!! Che Sandro tiene collegato anche durante i weekend e che si porta addirittura in vacanza, mi confida Lisa, e aggiunge...... "Mai in vita mia, avrei pensato di avere come rivale in amore una stupida macchina!!!!!!!" Mai dire mai.... Naturalmente non scrivo cosa ho consigliato a Lisa per risolvere il problema, a voi le deduzioni....ciao e alla prossima!
|
Post n°8223 pubblicato il 07 Dicembre 2017 da nina.monamour
C'era una volta la famosa Cappuccetto Rosso che si perse nel bosco e arrivò casualmente davanti al castello di Cenerentola, la quale appena la vide, la fece sbattere fuori dicendole: "Ahò! Che voi da mè? Vattene a cà tua!" Cappuccetto aveva sempre avuto Cenerentola tra i suoi idoli, a parte i Pooh e Renato Zero, pensava che Cenerentola fosse dolce e gentile, ma ora le sembrava più simpatica la matrigna. Mentre tornava indietro, piangeva e andò a sbattere contro il nano Brontolo; Cappuccetto raccontò la sua storia e alla fine Brontolo le disse: "Anch'io biancneìna an suport brisa zenerentola! " Cappuccetto Rosso andò a trovare Biancaneve. Disse: "Buongiorno, Biancaneve! Ho scoperto che Cenerentola è bruta e cativa, ostrega! " Biancaneve rispose: "A guaglione, te voio aiudà. Conosco'na certa strega che c'hau mela avvelenada da fà inguiar a Cenerentola" Cappuccetto Rosso e Biancaneve allora fondarono un club chiamato: "Uccidamose Cenerentola". Chiesero aiuto al pifferaio magico per addormentare le guardie del castello che accettò: " Yes, i want to help you!" "Grazie, ostrega!" La notte del diciassette, Venerdì, Febbraio, si avviarono al castello. Ebbero qualche problema quando Biancaneve addentò per sbaglio la mela avvelenata e dovettero chiamare di tutta fretta un Principe, di quelli in offerta, e arrivò un Principe bruttissimo che baciò Biancaneve. Svegliatasi chiese al Principe: "A chi sè tu? " il Principe rispose: "Yo soy el principe de España, Madrid. Por favor, sposami!" Biancaneve esclamò: "Manco morta! Che vvoi tu da mme? " Arrivati al castello trovarono le guardie; il pifferaio magico prese il suo piffero e suonò. Le guardie si addormentarono all'istante. All'improvviso, con un balzo, entrò il lupo cattivo che ruggì: "Ve faccio fori tutti!" E così, morirono tutti infelici e scontenti e, nel caso del lupo, scoppiati come un palloncino. Per cui non tutte le fiabe finiscono bene..
Buona giornata
|
Post n°8222 pubblicato il 06 Dicembre 2017 da nina.monamour
"Penso che talvolta i veri limiti esistano in chi ci guarda." La Giornata è un appuntamento che è stato istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
|
Post n°8221 pubblicato il 05 Dicembre 2017 da nina.monamour
Lo stereotipo dell'uomo "bastardo" che piace alle donne sembra non essere ancora tramontato ed, anzi, ora ha il conforto di alcuni studi universitari che hanno cercato di dare una spiegazione ad un fenomeno che irretisce così tante donne, nonostante i profili realmente antisociali del maschio che risponde a questa descrizione. Tutto nasce da due studi statunitensi condotti da Psicologi evoluzionisti delle Università del New Mexico e di Peoria, nell'Illinois, che hanno sintetizzato i risultati di evidenze tratte su oltre 35 mila persone di 57 diverse nazioni. Ebbene, le ricerche hanno raccolto consensi scientifici importanti, tanto da essere pubblicate su una delle più autorevoli riviste scientifiche del mondo “New Scientist”. La prima conclusione alla quale ha condotto una ricerca così su vasta scala e in tutte le popolazioni del mondo è che quello che appare uno stereotipo, ovvero una verità solo formale, in realtà è una verità reale e soprattutto indipendente dagli usi e dalle abitudini di singole culture o popolazioni, in quanto l'uomo bastardo risulta attraente e più eccitante per le donne di ben 57 diverse nazioni, dunque una caratteristica globalizzata. La seconda conclusione dello studio è che "i belli e bastardi" alla James Dean, conquistano la maggior parte delle donne a suon di comportamenti che, in gergo tecnico, vengono definiti antisociali, dal super-narcisismo all'impulsività eccessiva o all'essere contorti e machiavellici. Si tratta, come è facile intuire, di tratti della personalità che non hanno nulla di lodevole né di edificante e che, portati all'eccesso, delineano una figura di persona fortemente antisociale destinata a una vita violenta ed emarginata. Il punto è capire perché la figura dell’uomo "genio del male" esercita così tanta attrazione e fanno breccia nei cuori della maggior parte delle donne. La risposta dei ricercatori abbraccia un immaginario che costituisce l'altra faccia dell'interpretazione evoluzionista. Quest'ultima, spiega l’attrazione della donna per un uomo sulla base di istinti biologici che incorporano la predisposizione della donna a scegliere l'uomo che possa essere protettivo per la prosecuzione della specie, tra cui uomini barbuti, forti, ricchi, fortemente virili, affidabili. Nel caso dell'uomo bastardo, tali caratteristiche non sarebbero presenti ma in compenso è presente un'altra caratteristica che, lontano dalla teoria evoluzionista, sposa invece quella psicologica comportamentale in base alla quale l'uomo bastardo riuscirebbe quanto meno a garantire una vita sessuale più che avventurosa e varia e diventando alla fine attraente benché inaffidabile. |
Post n°8220 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da nina.monamour
Cosa sarai mai tu, che ti desidero, Cosa sarai mai tu che, se mi manchi, Conosco un uomo di migliore tempra Tuttavia i sentimenti delle donne sono stupidi, E chi sono io, che dovrei amare
|
Post n°8219 pubblicato il 03 Dicembre 2017 da nina.monamour
Il 3 dicembre 1947 andava in scena a Broadway il dramma di Tennesse Williams, poi portato al cinema nel '51 conquistando quattro Oscar e lanciando la carriera del protagonista. In Italia andò in scena nel '49 diretto da Luchino Visconti con Gassmann e Mastroianni. La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo e inquieto Tennessee Williams si facesse l'idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Forse i tram non c'entravano proprio niente, ma quel che è certo è che quella storia divenne il capolavoro di Williams, un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione.
Tutto si svolge in un quartiere popolare della chiassosa New Orleans, negli stessi anni in cui il testo viene scritto. Nel modesto appartamento di Stanley e Stella, una coppia della working class, si annuncia l'arrivo della sorella di lei, Blanche, donna strana, borghese, vedova di un marito omosessuale, interessi culturali, ma anche molti lati oscuri, con una sensualità spiccata in odore di ninfomania, con parecchi scandali alle spalle, qualche disagio psichico evidente. Decisamente fuori posto in quella casa. Tra lei e Stanley, reduce di guerra di origini polacche, maschilista, prestante ma prepotente, rude, si innesca un rapporto di attrazione e opposizione, da subito sottilmente violento, sfocerà in una sorta di stupro, che porterà Blanche in manicomio e lascerà Stanley e Stella, intanto rimasta incinta, nella loro instabile relazione. Il debutto a Broadway fu un successo di pubblico enorme, 855 repliche, mentre la critica si divise tra chi parlava di un lavoro di grande spessore e chi di uno da "oltraggio al pudore". Quel che è chiaro a tutti è che il dramma, Premio Pulitzer sempre nel '47, mette per la prima volta l'America allo specchio su cose come omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Temi autobiografici, perché il povero Williams, omosessuale, subì, non senza danni interiori, una figura paterna autoritaria, una famiglia opprimente e tradizionalista e riversò nella follia di Blanche la fragilità della sorella, una ragazzina fuori norma, che venne lobotomizzata perdendo per sempre il senno.
|
Post n°8218 pubblicato il 02 Dicembre 2017 da nina.monamour
Benvenuto Dicembre... finalmente sei arrivato! Dico finalmente perché ti aspettavo da tanto tempo e perché ti adoro letteralmente. E stasera farò i supplì!!! Quando si parla di street food, i supplì rappresentano una ghiottissima alternativa a pizzette, kebab o fish and chips. E non solo a Roma, naturalmente patria di questa prelibatezza. Ma che cos'è il supplì? E' una polpettina allungata di riso al ragù, con all'interno un pezzetto di mozzarella, passata nel pangrattato e fritta. Il trucco per capire se un supplì è fatto bene? La mozzarella deve filare tra le due metà spezzate. Come dicono a Roma: "Voi sape' s'è bono er supplì?" Il nome "supplì" deriva dall'italianizzazione del francese "surprise", sorpresa. La prima testimonianza scritta di questo manicaretto risale al 1874 quando apparve nel menu della "Trattoria della Lepre" a Roma con il nome di soplis di riso. Preparare il supplì è relativamente facile. Per prima cosa va preparato un ottimo ragù. Fate soffriggere cipolla, sedano e carota sminuzzata, unite la carne macinata e fate rosolare, quindi unite sale e pepe e sfumate con vino rosso. Aggiungete passata di pomodoro e fate cuocere a fuoco moderato per un quarto d'ora. Poi passate al riso, fatelo lessare in acqua salata, quindi scolatelo e unitelo al ragù proseguendo la cottura per qualche minuto. Lasciate raffreddare il composto in una terrina, quindi unite pecorino e un uovo, meescolate bene il tutto. Formate delle palline di riso e, all'interno di ognuna di esse, posizionate un pezzettino di mozzarella. Assicuratevi che i vostri supplì siano ben chiusi, quindi passateli prima nell’uovo, poi nel pangrattato. Scaldate in una pentola dell'olio abbondante e cuocete i supplì fin quando sono dorati. Scolateli, asciugateli con la carta assorbente da cucina e serviteli ben caldi. E adesso accendiamo le stufe...
E su queste note musicali... Buon appetito
|
Post n°8217 pubblicato il 01 Dicembre 2017 da nina.monamour
Smetti di valutare ciò che ti succede in termini di bene/male e inizia a chiederti, semplicemente, cosa ti ha insegnato ciò che è successo. Se ragionassimo sempre così, potremmo vedere la vita per quello che è, non l'amara bilancia su cui soppesare gli eventi, ma un viaggio e un'avventura senza fine attraverso orizzonti sempre nuovi, a volte sorridenti, altre volte più difficili da superare, ma sempre in grado di donarci qualcosa da apprendere.
|
AREA PERSONALE
- Login
MENU
Citazioni nei Blog Amici: 182
ULTIMI COMMENTI
**********
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: virgola_df
il 25/05/2020 alle 16:42
Inviato da: Nuvola_vola
il 25/05/2020 alle 11:27
Inviato da: zacarias5
il 25/05/2020 alle 07:34
Inviato da: tanmik
il 25/05/2020 alle 06:18
Inviato da: lascrivana
il 24/05/2020 alle 19:19