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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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« Quando la paura diventa ...Sai ricevere in amore? »

Meglio soli o male accompagnati?

Post n°569 pubblicato il 08 Febbraio 2022 da irene.74

Potrebbe sembrare una domanda banale, retorica, dalla risposta scontata... Ma non lo è mica... Perchè se a livello teorico tutto appare chiaro ed ovvio, è nel passaggio alla pratica che ci perdiamo frammenti di coerenza, così... strada facendo...

Infatti, se ritrovandoci a parlare tra amiche di quanto brutto possa essere avere al proprio fianco un partner sbagliato, ci viene spontaneo ribadire che è una trappola in cui MAI cadremo perché non potremmo MAI permetterlo... Se quando la collega ci confida tutta la sofferenza che prova avendo un compagno che le rende la vita difficilissima siam pronte a giurare che a noi MAI capiterà qualcosa di simile perché MAI potremmo tollerarlo... E' altresì vero che da quel dolore poi, nella realtà dei fatti, non ne siamo mica esenti... Anzi... E' familiare a tante di noi, purtroppo...

Succede per leggerezza, perché magari agli inizi non abbiamo compreso bene alcuni elementi determinanti che avrebbero potuto pesantemente incidere sui nostri equilibri mandandoli in poco tempo in tilt... O perché siamo talmente annebbiate da altro che non riusciamo a vedere la realtà in tutte le sue sfaccettature.

Ora, è chiaro che non esistano relazioni perfette perché nessuno di noi è perfetto e dunque nessun rapporto potrà mai esserlo, in valore assoluto. Ma sarebbe necessario riuscire a deciderci a prestare maggiore attenzione al nostro reale benessere ed al nostro grado di serenità interiore.

Dovremmo imparare a farne una vera e propria regola di vita. Chiederci ogni giorno: come sto? Come mi sento? Sono serena? Sono felice?

E non avere paura di scavare nei silenzi nascosti tra le parole che a stento poi pronunciamo. Smetterla di fingere che vada sempre tutto bene, di pensare che siamo capaci di sopportare e sopportare e sopportare ancora chissà cosa per chissà quanto altro...

Allinearci a noi stesse quel tanto che occorre per renderci conto se stiamo percorrendo la strada giusta o quella sbagliata. Che non è necessariamente collegata a fattori inquadrabili in valore assoluto. Moltissimo dipende dalla nostra percezione personale.

Ciò che può andar bene per qualcuno può far molto male a me. Un male che potrà non essere compreso dagli altri ma che non deve sfuggire alle mie valutazioni.

Mai come in questi ultimi anni ci siamo resi conto di cosa voglia dire vedersi mettere in ginocchio da prove esistenziali che difficilmente si sarebbero potuto immaginare. Per fronteggiarle abbiamo dovuto attingere a tutte le risorse possibili (alcune delle quali neppure sapevamo di possedere...)

Sarebbe però un grosso fallimento dover constatare che in ginocchio ci si è finiti piuttosto perché non si è fatto nulla per poterlo evitare...

Prendi l'impegno con te stessa a metterti costantemente in ascolto del tuo sentire più intimo. Ed ogni volta che prendi coscienza di cause di inquietudine o infelicità, corri ai ripari. Correggi il tiro. Riequilibra. Risana.

Quando amiamo qualcuno ci viene spontaneo tendere a proteggerlo perché vorremmo che l'amore agisse come uno scudo in grado di allontanare da quella persona ogni male possibile. E' tempo di riservare anche a noi stesse quest'attenzione. Perchè siamo preziose, anche se troppo spesso tendiamo a dimenticarlo... 

 

 

 
 
 
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Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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