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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi del 06/03/2024

Dare sempre la colpa al lupo…

Post n°604 pubblicato il 06 Marzo 2024 da irene.74

...fa comodo alle pecore. L'hai mai sentito dire? E' una frase che mi ha sempre affascinato e fatto riflettere. Perchè è realmente così.

Scaricare la colpa ci permette di deresponsabilizzarci. In qualche modo ci assolve, ci autorizza a calarci nei panni della vittima sacrificale. Eppure questo atteggiamento non porta a nulla di buono. Perchè in qualsiasi situazione ci troviamo, di qualunque tipo di problema parliamo, una parte più o meno grande di quella "colpa" è comunque nostra. In che misura? Come minimo legata al fatto che l'ipotetico male subito lo abbiamo permesso.

Non siamo alberi radicati nelle situazioni senza possibilità di fuga. Possiamo cambiare aria, quando necessario. Se non lo facciamo, se scegliamo di rimanere nei contesti tossici che ci fanno soffrire, possiamo sicuramente non aver colpa del contesto tossico creato da altre persone. Ma siamo responsabili del fatto che abbiamo consentito che quel contesto tossico arrivasse a farci del male.

Il mondo è pieno di lupi. Ma chi l'ha detto che siano sempre loro i cattivi?

E' altresì vero che pullulano le pecore. E che non sempre son motivate a scegliere responsabilmente la direzione verso la quale orientare il proprio cammino. Molte preferiscono lasciarsi trasportare. Non importa dove. Non importa se la meta è scelta da altri. Salvo poi lamentarsi di non aver centrato i propri obiettivi o di esser stati utilizzati come oggetti funzionali al raggiungimento di quelli degli altri.

Sai cosa innesca il cambiamento? La consapevolezza. Se non c'è, non esiste neppure speranza di cambiamento. Se in una situazione ci sto male, se non mi rende felice, se mi fa soffrire ma non mi soffermo a cercare di capire che il problema è esattamente in quella situazione, non farò mai nulla per tentare di cambiarla. Se continuo a pensare che il mio malessere, la mia infelicità, la mia sofferenza siano ferite che mi vengono inflitte da terze persone, dal destino avverso, dalla vita... mi verrà spontaneo calarmi nel ruolo della vittima, dello sfigato... E in quel contesto tossico ci rimarrò ad oltranza. Ma non mi ci ha mica incatenato qualcuno a quel dolore...

Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà ed essere brutalmente onesti con se stessi. Abbiamo, nelle nostre vite, più potere di quanto possiamo arrivare ad immaginare. E non tutto ciò che non va è una condanna a morte o un ergastolo da espiare senza possibilità di scampo.

Se il mio lavoro non va, devo mettermi in discussione. Non ha senso perdere tempo a piangersi la sorte addosso. Se la relazione sentimentale che vivo non mi appaga, è inutile intestardirsi a recitare la parte della povera vittima che è finita nelle grinfie dell'orco cattivo. Se la mia vita è distante anni luce da quei cardini essenziali che delineano il mio concetto di gratificazione e felicità personale, non serve a niente imprecare contro il destino avverso.

E' una e una soltanto la cosa da fare: prendere consapevolezza di quel che non va, decidere di assumersi la responsabilità quanto meno di aver permesso che le cose andassero in quella direzione disastrosa, e impegnarsi a cambiarla. Che continuare a sprecare la vita lamentandosi e piangendosi addosso, non ha davvero senso...

"Non importa quanto stretto sia il passaggio,

quanto piena di castighi la vita,

Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima."

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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