Il Muratore
ogni giorno attraverso il confine tra saggezza e follia.... il problema è che non so in che direzione sto andando!
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Non sono un economista ...
Post n°702 pubblicato il 29 Giugno 2012 da socrate52
... però qualche considerazione terra terra posso azzardarla ... Primo concetto : come definire la ricchezza? Va bene così? : la ricchezza è l'insieme dei beni e dei servizi disponibili. Quindi non solo i beni disponibili , in una data zona o ad una certa persona , ma anche i servizi individuali o collettivi dei quali si può "godere". Va da se che se si vive in una zona dove vi è una alta salubrità del territorio , le strade sono a posto , il verde è curato ed i servizi funzionano ... questa "ricchezza" vada aggiunta alla ricchezza personale. Secondo concetto : come si crea la ricchezza? La ricchezza risulta dalla combinazione di più fattori : energia, materie prime , fattore umano ( dal lavoro all' ingegno ) Nel "sistema Terra" quindi la ricchezza di ognuno dipende da quello che può dare ... c'è chi ha "l'energia" , chi ha "le materie prime" e chi per spuntarla si basa sul fattore umano ( il lavoro) ... ossia la capacità di produrre beni e servizi . ( economia di trasformazione) Terzo concetto : La Terra è un "sistema chiuso" ( per forza di cose) ed in un sistema chiuso tutti i fattori che riguardano "un verto settore" sono interdipendenti e si influenzano a vicenda" ( immaginate un pallone un po' sgonfio , se premete in un punto , si tende in un altro ...) Se tutti i concetti fino ad ora enunciati sono validi ne deriva che : se ( ad esempio) i Paesi produttori di energia aumentano il prezzo dei loro " prodotti" , agli altri non rimarrà altro che "aumentare" a loro volta il prezzo dei loro ! Avverrà così che ( in un mercato libero) all'aumento del prezzo del petrolio degli sceicchi farà da contraltare l'aumento delle altre materie prime ( ferro,rame , ecc) e l'aumento dei prodotti industriali dei paesi ad economia di trasformazione ( dalle auto , ai servizi ) , fino a tornare al punto di "equilibrio" precedente ... insomma l'aumento del prezzo di qualunque elemento genera una reazione di compensazione ed il tutto porta nel tempo ad un processo inflattivo , per cui dopo 20/30/100 anni i "prezzi" sono tutti aumentati ,ma i rapporti tra di loro dipendono solo dal mercato ( ad esmpio il prezzo del cavallo sarebbe ancora nello stesso rapporto di 100 anni fa con un kg di pane ... se il cavallo non fosse stato soppiantato dalle auto ed il consumo del pane non risentisse della modificazione delle abitudini alimentari ) ed in effetti questo è quello che è accaduto nel tempo fino ad ora! Ma attenzione ! Ciò è valido solo in un mercato libero! Quarto concetto : il debito pubblico Il debito pubblico di uno Stato ovviamente dipende da vari fattori : efficienza dei governanti, corruzione , velleitarismi , welfare ... ma al di la di tutto questo deriva da un equilibrio sfavorevole ( nel mercato) tra la il valore della sua produzione e quella degli altri. Per rimanere nell'ambito di nazioni democratiche ad economia di trasformazione ( come l'Italia) il debito pubblico è aumentato a dismisura dal 1973 in avanti quando il cartello dei produttori di petrolio ha rotto l'equilibrio del mercatoe libero imponendo prezzi dl petrolio su base monopolistica ( da quel momento il mercato globale non è stato più libero). L'unica reazione possibile da allora in poi , per i paesi come il nostro è stata quella di stampare valuta e quindi "svalutare la moneta" ! In questo modo ,se pure si pagava un alto prezzo interno con l'inflazione che ne risultava , il debito di fatto diminuiva ed al contempo i nostri prodotti erano più appetibili sul mercato perchè avevano un costo minore dovuto al cambio ... favorevole per chi comprava. La situazione oggi : dal momento che uno stato entra nell'Euro perde la capacità di "battere moneta" , quindi perde la possibilità di mettere in atto il meccanismo della svalutazione monetaria per reagire ad eventuali aumenti di prezzo di energia e materie prime , per salvaguardare il "livello di vita" dei propri lavoratori! In questo modo il mercato risulta bloccato per gli stati che hanno aderito all'euro , mentre gli altri possono continuare ad agire in regime "monopolistico" imponendo i loro prezzi a piacimento! In pratica è come se per due pugili , ad uno leghi le braccia dietro la schiena ed all'altro permetti anche i colpi sotto la cintura! Un ultima considerazione : l'Euro non è una moneta nazionale , è una moneta voluta da un ristretto comitato di finanzieri che hanno imposto le loro scelte alle popolazioni,senza la minima parvenza di democrazia ( nessun voto, nessun referendum) e cosa ancora peggiore , proprio perchè tecnici del settore , NON POTEVANO NON SAPERE COSA SAREBBE SUCCESSO! Quindi è legittimo pensare che la grande quantità di investimenti dei petrolieri ( soprattutto arabi) , abbia "richiesto garanzie" ai banchieri europei e queste garanzie potevano venire solo dall'imbrigliamento delle politiche dei singoli stati ... attraverso l'Euro! Il continuo aumento ( non frenabile , ne contrastabile) dei prezzi del petrolio ha fatto il resto , aumentando a dismisura gli utili di produttori di petrolio e banchieri internazionali e ... il debito pubblico delle economie più deboli!
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