Ed è proprio a Natale che i ricordi la fanno da padrone…
La casa della bisnonna Carolina...casa grande con i camini accesi…in campagna…isolata…ma accogliente come i suoi sorrisi.
Noi bambini andavamo nella sala grande, dove solo gli uomini mangiavano… a nascondere le letterine di auguri e promesse sotto il piatto del bisnonno e l’attesa era sempre premiata dalle sue esclamazioni di sorpresa nello scoprirle, ma solo dopo aver mangiato tutti i tortellini...lui alzava il piatto…lo allungava alla nonna…rimaneva col piatto a mezz’aria ed usciva quel fischio che simulava la sorpresa…segnale che faceva riprendere i battiti ai nostri cuori…
Apriva una ad una le buste e le leggeva ad alta voce…poi ci abbracciava e ci donava la “sabadina” la stessa cifra a tutti, mai una lira di più o una di meno…
L’altro grande incanto era il presepe che occupava l’androne…ci passavo le ore a perdermi tra stradine e casupole …enorme ai miei occhi bambini…ricco…con tante parti in movimento…con le luci che simulavano il giorno e la notte…e la mia fantasia che animava tutti i personaggi e li muoveva e li faceva parlare…fino a che la nonna Carolina veniva e prendendomi per mano mi riportava a tavola a mangiare…
anni60
bassa modenese
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