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Post n°256 pubblicato il 01 Settembre 2012 da deide_formal
E' una cosa che mi sto chiedendo seriamente da qualche tempo. Una delle mie più care amiche si è sposata di recente; è una di quelle persone che io ho sempre visto come baluardo dell'indipendenza e dunque non riesco ad immaginarmela sposata e felice nella quotidianeità del compromesso. Eppure è così. Lei è sposata e felice. Non sta sopportando immensi fastidi per quieto vivere o per fingere mantenendo le apparenze. E' felice davvero. Perchè a parte quei preziosi momenti di intimità, le condivisioni e la complicità che nasce nella coppia e che sono cose che in effetti mi mancano (ma che posso anche avere senza per forza dover rinunciare all'indipendenza) io sto bene come sono. Cavolo, per tutto il resto IO MI BASTO! Mi rendo conto che anche da single come sono ora, con una casa mia, una vita mia, soldi miei, io non ho ancora abbastanza tempo per me stessa, per il mio bisogno di solitudine. Se non ne ho abbastanza così, figuriamoci se convivessi! Non mi era mai passato nel cervello il pensiero che la singletudine mi potesse piacere tanto. Sì, che fosse una conquista, che fosse bello occuparsi di se stessi, certo lo sapevo. Ma preferirlo alla coppia, alla famiglia, non lo credevo possibile. Magari invece è così. Deide F. |
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