TERRA

hai un sangue, un respiro. Vivi su questa terra. Ne conosci i sapori, le stagioni, i risvegli, hai giocato nel sole....sei radice feroce, sei la terra che aspetta (Pavese)

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nannif9mipiace1956unlumedaunnumemichelezaffaranobellini.annarossaamo.lerosse2016scrittocolpevolefrancesca632eric65vlightdewenrico505street.hassleoscardellestelleamistad.siempre
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

AREA PERSONALE

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Messaggio #292Messaggio #294 »

Post N° 293

Post n°293 pubblicato il 01 Luglio 2007 da unlumedaunnume
Foto di unlumedaunnume

Filumena Marturano (secondo atto)

LUCIA                              Io mo v' 'o scarfo e v' 'o pporto. (S'avvia per lo comune a sinistra, ma vedendo giungere Rosolia dal lato destro, si ferma e avverte Alfredo) Donna Rosalia... (Vedendo che Alfredo la guarda senza parlare) Che ffaccio? V' 'o pporto 'o ccafè?

ALFREDO                       Tanto piu che sta venenno donna Rosalia! Fa il caffè fresco per don  Domenico. Meza tazza ne voglio! (Lucia esce. Rosalia entra dalla comune e s'accorge della presenza di Alfredo. Finge però di non averlo visto e, tutta compresa in una sua missione, s'avvia alla camera da letto di donna Filumena. Alfredo a cui non è sfuggito l'atteggiamento di Rosalia, la fa giungere fin quasi al limitare della porta sinistra, poi, ironicamente,  la richiama) Rosali', ched'è... he perza 'a lengua?

ROSALIA                        (indifferente) Nun t'aggio visto.

ALFREDO                       Nuh t'aggio visto? E che sso' nu pòlice ncopp' i 'a sta seggia?'

ROSALIA                        (ambigua) Eh, nu pòlice c' 'a tosse... (Tossicchia).

ALFREDO                       (che non ha compreso l'allusione) C’ ‘a tosse? ...(Cercando di indagare) Si' asciuta ampressa?

ROSALIA                        (enigmatica) Già.

ALFREDO                       E addò si' ghiuta?

ROSALIA                        A messa.

ALFREDO                       (incredulo) A messa?! E po' he purtato tre lettere 'e donna Filumena...

ROSALIA                        (come colta in fallo, dominandosi) E una volta che lo sapevi, perché hai  domandato?

ALFREDO                       (simulando anch'egli indifferenza) Così, a titolo di esportazione. E a chi ll'he purtate?

ROSALIA                         Te l'ho detto prima: si' nu p6lice c' 'a tosse.

ALFREDO                       (impermalito, per non aver compreso, torvo) 'A tosse? Ma che ce trase sta tosse?

ROSALIA                        (come per dire: «Non sai mantenere un segreto») Parle, vaie parlanno. E po': si' spione!

ALFREDO                       Pecché, quacche vota aggio spiunato a tte?

ROSALIA                        A me? E a me nun ce sta niente 'a spiunà. Limpida comm' all'acqua surgiva surgente. 'E fatte mieie so' chiare, titò. (Come una cantilena che, ormai, per averla ripetuta chissà quante volte, conosce a memoria) Nata il '70. Fatt' 'o cunto quant'anne tengo. Da poveri ed onesti genitori. Mia madre, Sofia Trombetta, faceva 'a lavannara, e mio padre, Procopio Solimene, 'o maniscalco. Rosalia Solimene, ca sono io, e Vincenzo Bagliore che aggiustava mbrelle e cufenatore, contrassero regolare matrimonio addì due novembre 1887...

ALFREDO                        '0 iuorno d' 'e muorte?

ROSALIA                        Avévem’ ‘a da' cunto a te?

ALFREDO                       (divertito) No. (lnvogliandola a parlare) Iamme nnanze.

ROSALIA                        Da questa riunione vennero al mondo tre figli in una sola volta. Quando la   levatrice portò la notizia a mio marito che stava al vicolo appresso, intento al suo lavoro, 'o truvaie c' 'a capa dint' a na scafaréa...

ALFREDO                       S’ ‘a steva sciacquanno!

ROSALIA                        (con tono marcato, ripete la frase, come per fargli intendere l'inopportunità dello scherzo) ...cu 'a capa dint' a na scafaréa per sincope sopravvenuta che, immaturamente, lo rapiva. Orfana di genitori, ambodue...

ALFREDO                       E terno 'e tre...

ROSALIA                        (c. s.) ...ambodue e con tre figli da crescere, andai ad abitare al vicolo San Liborio, basso numero 80, e mi misi a vendere sciosciamosche, cascettelle p' 'e muorte e cappielle 'e Piererotta'. 'E sciosciamosche li fabbricavo io stessa e guadagnavo quel poco per portare avanti i miei figli. Al vicolo San Liborio ebbi a conoscere donna Filumena, che, bambina, giocava ch' 'e tre ffiglie mieie. Doppo vintun'anno, 'e figlie mieie, nun truvanno lavoro, se n'andaiene uno in Australia e duie in America... e nun aggio avuto cchiu nutizie. Rimanette io sola; io, 'e sciosciamosche e 'e cappielle 'e Piererotta. E nun ne parlammo, si no me va 'o sango ncapo! E si nun fosse stato pe' donna Filumena che mi prese con lei, in casa, quando si arriunì con don Domenico, sarei finita a chiedere l'elemosina sopra le scale di una chiesa! Arrivederci e grazie, è fernuta 'a pellicola.

ALFREDO                       (sorridendo) Domani nuovo programma! Ma a chi he purtato 'e tre lettere, nun s'è pututo sapé!

ROSALIA                        Questa incombenza delicata che mi è stata profferta, non la posso sprofferire per farla diventare di dominio pubblico.

ALFREDO                        (deluso, con dispetto) Quanto si' antipatica! 'A malignità t'ha sturzellata tutta quanta. E quanta vote si' brutta!

ROSALIA                        (sostenuta) Non devo trovare il partito!

ALFREDO                       (dimenticando lo scambio di offese, col tono abituale di confidenza) M'he'a còsere stu bottone vicino a sta giacchetta. (Mostra il punto).

ROSALIA                        (avviandosi in camera da letto, con lieve senso di ritorsione) Domani, se  tengo tempo.

ALFREDO                       E m'he 'a cosere pure na fettuccia mpont' 'a mutanda!

ROSALIA                        Comprate la fettuccia e ve la còso. Permesso. (Dignitosa esce per la porta di sinistra).

Mia madre mi racconta ogni volta che  quando uscì  al cinema, la mattina dopo, le donne alla fontana commentarono: "Visto 'a Marturano?!!!S'è fatta i cazzi sei"!!! ..e ogni volta ho un brivido, pensando a come era, a com’era difficile uscirne, all’odioso giudizio delle brave persone…. Mia madre sorride come i bambini, sorride della parolaccia che c’è nel commento…e sotto sotto approva…. perché ogni tanto nei discorsi le sfugge una definizione terribile: figlio di nn, ma ha ottant’anni, è figlia del suo tempo, istruita da un cattolicesimo che ….

Io amo questa commedia di De Filippo, ci sono battute che conosco a memoria, interi pezzi che conosco a memoria… Una frase mi è entrata dentro e la riscontro nel vivere quotidiano:”Chi non ha conosciuto ‘o bene nun chiagne!!” Anche per il bene serve l’imprinting, lo credo profondamente… e in nome di questo è più facile provare a capire strani comportamenti e strani fatti…

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: unlumedaunnume
Data di creazione: 01/02/2006
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: unlumedaunnume
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 56
Prov: EE
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963