TERRA

hai un sangue, un respiro. Vivi su questa terra. Ne conosci i sapori, le stagioni, i risvegli, hai giocato nel sole....sei radice feroce, sei la terra che aspetta (Pavese)

 

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Post N° 325

Post n°325 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da unlumedaunnume

volevo raccontare di scuola, cercavo un'immagine, mi sono imbattuta in certi mostri che.... terremoti, scorntri tra continenti alla deriva... parole terrificanti....... chissà se ho fatto bene io a farla così semplice??!!

Dunque: storia e geografia quarta elementare.. stiamo studiando i rilievi in italia, alpi e appennini... Come si formano le montagne? rispolvero la storia della deriva dei continenti poi prendo un foglio, spigno ai lati, si formano delle pieghe...ecco fatto..spero di non aver detto una scempiaggine... Suona la campanella, usciamo, prendo per tornare a casa una strada vecchia e tortuosa che passa per campi , si snoda tra le colline e ce li ho lì, davanti agli occhi gli appennini, le pieghe del foglio che si  susseguono..terrificante e magnifico... sotto gli occhi le pieghe molteplici, più alte e più basse, le cime più alte (quando andiamo a ginnastica, da una terrazza si vede un orizzonte ampio, ampissimo, e un cimone bianco e alto in fondo, ci fermiamo sempre a guardare: "Maè quello è il Gran Sasso!!" non so che rispondere, non lo so, mi pare impossibile... grande è grande...perchè no?, speriamo! ) in fondo laggiù, qui montagne e colline dai fianchi scuri o verdi del grano che comincia a nascere e li colora...

Che bello fare la maestra e ricominciare da capo a cercare, a provare a capire per poter spiegare... e riassaporare a quarant'anni che sapore hanno quelle nozioni mandate giù in un tempo lontano (io mi ricordo di me davanti ad una cartina dell'italia che mi pareva altissima, a ripetere: Marittime cozie graie pennine e lepontine - omaggio a Betulla .)

Percorrendo la strada ("hulp maé, ma quella strada è bruttissima, attenta!") pensavo a Rigoni Stern, alla classificazione delle piante che ricordava salendo in treno per andare alla guerra, pensavo e pensavo che queste cose, le cose che insegno, mandate giù adesso, ai miei piccoli faranno compagnia per tutta la vita, riaffireranno anche quando la scuola le avrà cancellate - come ha fatto con me - riaffioreranno e forse avranno il suono della mia voce... vorrei che suonasse rassicurante per loro.

Avranno negli occhi i calanchi, li chiameranno frane per anni... poi con un figlio che fa la quarta elementare... torneranno su, col racconto della maestra che viveva in montagna (loro si sentono gente di collina)

ps (fuori tema, che mi piace tanto) : qualche giorno fa dovevo entrare tardi, lo prevede l'orario, e così alle 7,15 mi metto a guardare Heidi. Vado a scuola e racconto... "pure io l'ho visto maè..." e un bambino di prima si avvicina e mi sussurra ridacchiando "apposta hai fatto tardi eh?"

 
 
 
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