TERRA

Post N° 339

Dicevi di conoscere solo Catullo, Lesbia, e di non voler possedere Giove al mio posto. Ti amai allora non tanto come si ama un'amica, ma come un padre ama i figli ed i generi. Ora ti ho conosciuto: perciò anche se brucio di più , tuttavia mi sei molto più vile e leggera. Come è possibile, ribatti? Perché una tale offesa costringe ad amare di più, e a voler bene di meno.

Dicebas quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
nunc te cognovi: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et levior.
qui potis est, inquis? quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene velle minus.

Snoopy mi ha fatto un regalo, mi ha riportato alla mente una passione "qua viva vivere dulce mihi est" .                                                                                                 La passione è Catullo, conosciuto da ragazzina eppoi da giovanotta. Cito questo carme 72, per quella definizione sottile di "amare" e "bene velle", per quella distinzione sottile tra tenerezza e passione, per quel gioco per cui è passato chi è stato morso dalla gelosia

Catullo era giovanissimo quando amò Lesbia, che era una donna di mondo, la moglie di un politico... la amò come uno sposo, con profondità e tenerezza ... eppoi scoprì che per lei era solo un giocarello tra tanti... La passione crebbe, ma la tenerezza ...  Mi sa che ci sono stata così vicina a questi sentimenti, così vicina!!!

grazie snoopy