TERRA

hai un sangue, un respiro. Vivi su questa terra. Ne conosci i sapori, le stagioni, i risvegli, hai giocato nel sole....sei radice feroce, sei la terra che aspetta (Pavese)

 

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« auguriho tolto l'albero »

pronto prova

Post n°357 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da unlumedaunnume

...avrei scritto anche prima...ma i pensieri che mi venivano erano neri, tristi.... e pubblicare certe volte potrebbe star male. Così ho taciuto, piano piano perdendo quell'abitudine a pensare cose da scrivere... Oppure non ho perso, ho represso quel modo di analizzare pensieri per provare a comunicarli...(speriamo). Pudore...ma che c'entra il pudore? se i pensieri pensati mi restano dentro nessuno li sa, magari da fuori posso sembrare una testa vuota...e non  lo sono del tutto... E se muoio e non ho detto i pensieri pensati... Avrei voluto essere una persona riservata, ma io vivendo mi espando, condivido, invado, se ho una paura la apparecchio, la metto in piazza e così la affronto, la sputtano, cerco di vincerla... senza pudore, cercando aiuto. Mi succede a scuola, quando ho paura di non sapere e chiedo aiuto. Mi dicono che non si fa, che così sembro incompetente.... ma non è vero. Non me lo ricordo più ma qualcuno deve aver detto che il saggio è colui che sa di non sapere.... ecco, mi associo. Io non ho pudore dei miei pensieri e dei miei sentimenti, non mi piace reprimerli, mi piace dividerli... Ricomincio perciò.... non importa se non sarò la donna riservata che mi piacerebbe essere, non importa se apparirò come sono, quasi nuda dentro... mi sentirò libera... Voglio recuperare la mia facilità di scrittura, il mio scrivere di getto senza rileggere... rivoglio i miei mumble composti per essere espressi... voglio di nuvo il mio diario....per scrivere di quella sera che ho fatto l'albero e volevo lasciarlo acceso, come quando ero bambina e di notte, durante le vacanze, mi scaldava l'accendersi e spegnersi delle lucine, mi rallegrava, mi riempiva di speranza ... e la casa non era vuota. quest'anno non mi sono lasciata prendere, pensavo a mia madre, al suo letto nella stanza opposta alla mia.... il vuoto è limitato dalla mia camera alla sua, il deserto, l'assenza di parole è solo in quello spazio piccolo tra me e lei... Quando morirà il vuoto sarà infinito, da qui a..... al posto in cui qualcuno vorrà cercarmi e parlarmi.... E l'albero l'ho lasciato spento di notte, e ho avuto freddo.. bella scema, far morire la gente prima che muoia!! 

Confuso eh? un momento!! mi ci vuole un pò a riprendere... raaaambambambambam

PS non mi ricordo più come si mettono le foto nei post... e non faccio foto da secoli

 
 
 
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Un blog di: unlumedaunnume
Data di creazione: 01/02/2006
 

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