TERRA

Figurati, per te questo e...molto altro, basta che tu non sparisca come fai di solito. Un abbraccio, Adalberto

Ha ragione Snoppy: non sparire. Un abbraccio.

come stanno andando le cose?

è vero, sono sparito per un bel po'. mi sto guardando intorno per ricominciare.si hai ragione quest'anno dovrebbe essere una grande annata per le olive, però è ancora presto per la raccolta. ti terrò informata. un abbraccio

Ciao ciauscola....

Ciao Lume :)))

ciao, è da quando hai messo questo post che mi sto trattenendo da mettere in dubbio catullo... sappi che anch'io lo amo. il dubbio è se l'opera non sia un prodotto piuttosto recente di stampo goliardico... come mai sono sopravvissuti all'azione distruttiva del tempo versi tipo: pedicavo ego vos...

guarda mauro, io non ci avevo mai pensato, ma proprio non posso crederlo. La polemica che era scoppiata con gli altri poeti era forte, il libello di catullo era un successo, gli altri rosicavano, lo criticavano dandogli del mezzomaschio. Perchè pensare alla goliardia? Il carme rispetta le convenzioni metriche, contiene quello che i suoi nemici si meritano. Perchè? Anche altro di Catullo è sopravvissuto, la memoria fa le sue cernite, Livio aveva fatto un'opera che non finiva più, senza neanche una parolaccettina, ed è andata perduta per tre quarti. Questo libretto di Catullo è agile, piccolo, contiene bella roba, molta bella roba, la memoria perdona, il libro non pesa e si salva!! Credo che abbiano perdonato a Catullo certi versi solo per la straordinariamente buona fattura dei versi, gli hanno perdonato i da me basia mille, forse leggeri nel senso - ma io sono convinta di no - per la metrica esemplare... e hanno glissato sul resto in nome di una moralissima FIDES cantata nei carmina docta, la fedeltà coniugale, la fede al patto, cantata con metro perfetto, con lingua rivoluzionaria.... Dai non me lo rovinare con i dubbi maurooo!!! anche "da me basia mille" è magnifico, "perchè ci sarà una lunga notte senza fine..." appassionato ingenuo e malinconico: nobis cum semel occidit brevis lux nox est perpetua una dormienda. da me basia mille.... Non lo so, ma questo basta a non dubitare di lui secondo me!! Eppoi quando si incazza pedica, embè?!! Se il resto fosse un prodotto goliardico, ciccia, ma perchè non potrebbe essere un suo prodotto goliardico, faceva parte di un circolo di poeti, perchè no? sono sopravvissuti alle inquisizioni i carmi goliardici, perchè lui no?!! si insultavano, si prendevano in giro, era guerra tra poeti, si rispondevano parolacce in metrica. Perchè no?!! dai, non mettermi dubbi che non ho tempo di pensare!!!! buona serata!!

ti leggo appena ora... va bene, solo il dubbio era sulla collocazione nel tempo, vedi come si riscrive facilmente la storia... ripeto, amo catullo! e non mi tocca il fatto che si inchiappettava giovani probabilmente consenzienti, figurati... ciao, a presto!

ma non se li inchiappettava, mauro!! li stava solo minacciando: se non la smettete di prendermi in giro perchè ho scritto del passero e dei basia, di versi molli e dolci, se non la smettete vi inculerò... dalle mie parti si usa come una minaccia verbale, da te no? Ciao Mauro

vabbè, ma i piaceri della carne, dove li metti? è vero, quando se la prendeva con... se non ricordo male, furio e veranio, era più una minaccia che una promessa... comunque divertente! ciao!

Questo sì che è bloggare!!!

ciao...

ho trovato le tue tracce nel mio blog, contraccambio l'abbraccio, a presto, spero...