Storia di un Orso
Diario e riflessioni di un "gay bear" che sorprendentemente non vi parlerà solo della sua omosessualità« Helen Vaughan ovvero il ... | Nodens in Lovecraft: All... » |
Nodens in Lovecraft: la casa misteriosa lassù nella nebbia.
Dopo aver accennato a Nodens, Dio dell'Abisso, nel racconto di Machen, parliamo di come esso appare nei racconti di Lovecraft.
Essi sono due, in particolare, appartenenti tra l'altro al periodo dopo la Svolta dell'Estate 1926.
Uno è La Misteriosa Casa lassù nella Nebbia, e l'altro è Alla Ricerca del Misterioso Kadath.
Ne La Misteriosa Casa lassù nella Nebbia si racconta di un tranquillo e ordinario signore americano che, essendo in vacanza con la famiglia sulle coste del Massachusetts, si incaponisce a voler scalare una strana montagna che nessuno visita mai, sulla cui cima però si vede una misteriosa casa, che nessuno sa a chi appartiene e chi ci abiti.
Il tranquillo signore, dalla vita comunissima e ordinaria, riesce ad arrivare in cima e a raggiungere la misteriosa casa, dalla cui porta esce un distinto signore dalla lunga barba nera, che lo accoglie amichevolmente.
Il distinto signore barbanera è in realtà uno stregone, che ha contatto con potenze occulte. Egli ospita il visitatore, e gli rivela alcuni misteri.
Evoca gli antichi Dei del mare, Nettuno con relative Nereidi, Sirene e Tritoni.
E poi anche Nodens, che arriva all'interno di una grande conchiglia, e che viene descritto dalla figura terribile, grigia e irsuta.
Appare quindi come una divinità in certo modo "ibrida": viaggia all'interno di una conchiglia come una divinità marina, ma è irsuto come una divinità silvestre.
Appare dunque imparentato sia con Poseidone/Nettuno che con Pan.
A questo punto è importante notare come le divinità delle acque siano spesso e volentieri anche divinità del sottosuolo, della Terra.
Nella mentalità degli antichi, sia in Oriente che in Occidente, c'è una stretta associazione fra abissi subacquei ed abissi sotterranei, in quanto anche gli abissi sotterranei hanno a che fare con l'acqua. Le sorgenti infatti nascono dalla terra, dalle rocce, e per gli antichi Sumeri il mondo poggiava su di un Abisso di acque dolci, l'Apsu.
Il racconto si conclude con un monito:
l'uomo, dopo la sua strardinaria avventura, torna alla sua vita di tutti i giorni, senza più alcun desiderio di scoprire l'ignoto.
E' come se una parte della sua anima fosse rimasta lassù, sulla cima della montagna che gli ha mostrato il volto dell'Abisso.
Ma le conseguenze di ciò che ha fatto continuano a farsi sentire.
Dalla montagna ora promana una forza, una seduzione che si spande nell'aria, e raggiunge i paesi ai piedi delle montagne, lungo la riva del mare.
La seduzione degli antichi Dei, che potrebbe spingere i giovani vogliosi di avventure e nuovi orizzonti a scalare anch'essi la misteriosa montagna, e incontrare segreti troppo antichi per essere conosciuti dall'uomo di oggi.
Perché, fa intuire Lovecraft, assieme agli splendori degli Dei delle Acque e dell'Abisso, ci sono altre forze, molto meno amiche dell'uomo, che possono entrare dalla porta sull'Altrove lasciata aperta dagli stregoni che hanno rapporti con tali antichi Dei.
Questo racconto, scritto nel 1926, quindi poco dopo la Svolta che segna la sua metamorfosi letteraria, è la rappresentazione di un'anima che ha toccato il Mistero Antico a cui allude già Machen e che Lovecraft ha continuato ad indagare.
Ma quest'anima l'ha solo toccata, poi è tornata alla propria vita, e sembra far capire che è stato meglio così.
Qua non c'è la perdizione assoluta che si manifesta nei racconti di Machen, ma semplicemente un singolo peccato di curiosità eccessiva che non si sa se avrà delle conseguenze deleterie oppure no.
E in mezzo a tutto, Nodens, Dio dell'Abisso, immagine dell'Ignoto e di tale mistero degli antichi Dei, o meglio di coloro che vivevano sulla Terra e sotto la Terra, o il Mare, prima dell'uomo.
Torneremo a tale racconto nelle nostre ulteriori analisi, quando sviscereremo la Svolta Estiva del 1926 e la sua possibile origine.
Nel prossimo post invece parlerò del misterioso Kadath e alcuni dei suoi simboli, dato che ne è così pieno da non poter essere analizzato in un solo post.
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Inviato da: Zurlina80
il 25/10/2018 alle 21:43
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 13:41
Inviato da: frannicorso
il 26/09/2014 alle 21:54
Inviato da: chiaracarboni90
il 06/06/2011 alle 09:53
Inviato da: Terpetrus
il 17/10/2010 alle 10:51