« Il Mito della Genesi: la...Iubar, il Dio di Smeraldo »

Vorrei sentirmi più libero

Post n°219 pubblicato il 10 Marzo 2010 da Terpetrus
Foto di Terpetrus

Anche oggi parliamo di un argomento per me inconsueto, e a dire il vero inconsueto per molti, forse per quasi tutti.

Parliamo di libertà. E infatti di libertà non si sente più parlare, oggi. Non è un argomento tabù, semplicemente è un argomento desueto, un argomento che appare irrilevante.

Della libertà come tema di discussione ci si è semplicemente dimenticati.

Perché? Forse perché tutti ritengono di essere abbastanza liberi per non doverne parlare. Essere liberi nel mondo contemporaneo è un dato di fatto abbastanza sicuro, e quindi è inutile vederlo come un problema, perlomeno come un problema fondamentale.

Oppure semplicemente ci si è rassegnati a non essere liberi, nel senso che molti forse non si sentono in diritto di essere liberi.

La libertà fa paura. Non solo la libertà degli altri, ma anche la propria. Difendere la libertà come valore implica che non si difenda solo la libertà propria, ma ancora di più la libertà degli altri, e la libertà altrui oggi la viviamo come una minaccia.

La libertà degli altri implica la libertà dei musulmani e delle altre religioni di professare liberamente le loro religioni, di diffonderle nella cultura occidentale. Significa lasciare che la società si riempia di stranieri che parlano altre lingue, hanno un colore diverso della pelle, hanno usanze diverse e ci appaiono rozzi e primitivi.

Significa permettere che due uomini si bacino per la strada, che gente completamente nuda se ne stia tranquilla in spiaggia di fronte ai bambini, anch’essi nudi…. E da lì a chissà quali orribili licenze….. fino a un mondo dove si è costretti a vedere stravolto il proprio quieto vivere.

Il proprio quieto vivere è più importante della libertà, sia propria che altrui.

Comunque, è difficile dire perché della libertà oggi non si parla più. Forse perché di fatto la libertà oggi sembra più identificarsi con la licenza pura e semplice, ma non con la vera libertà.

Così i figli sono “liberi” di stare attaccati a mamma e papà fino a più di trent’anni, tranquilli nella loro cuccia calda, rassegnati a una vita di semi-parassitaggio, rinunciando a una piena libertà pur di poter stare tranquilli e coccolati, facendo finta di fare i bravi ragazzi e sfogandosi ogni tanto con sesso, droga e rock’n’roll, sperando di non finire al cimitero per un incidente in macchina o sui giornali per aver pestato un compagno o un professore.

Non sono liberi, ma cos’altro possono fare? Andare a vivere sotto i ponti, come fanno i figli in America, non è una scelta di libertà, ma solo di disperazione.

Loro non si ribellano a questa situazione, non protestano per il loro futuro spento ancora prima di poter fiorire, per il lavoro che non trovano, o per un lavoro schifoso che hanno trovato solo per poter sbarcare il lunario, non certo per realizzare i loro talenti.

Non protestano per il fatto di non poter avere una casa loro in cui andare a vivere da soli o con il partner, non protestano per poter avere una scuola decente che non sia una fabbrica di disoccupati, ma che invece gli insegni veramente a lavorare e costruire un progetto di vita in base ai loro talenti.

No, non lo fanno. Non sono liberi e non gli interessa esserlo. Credono che essere liberi significa fare il cazzo che ti pare con il benestare dei genitori, mica che essere liberi significhi essere autonomi e decidere della propria vita senza interferenze.

Un giorno i vecchi, quelli che si sono tenuti egoisticamente stretti i loro beni e i loro privilegi infischiandosene delle generazioni successive, moriranno di vecchiaia, assieme alla loro inutile e dannosa spilorceria e assoluta mancanza di senso del bene collettivo, e lasceranno generazioni intere di falliti e perdenti che si troveranno a dover gestire un mondo che non gli è mai stato permesso di imparare a mandare avanti.

Solo allora forse capiranno quanto è importante la libertà, intesa non come libertà di starsene in una cuccia calda fino a cinquant’anni, ma libertà di decidere come deve essere la propria vita e magari anche come deve essere la società in cui viviamo.

Capiranno che libertà non è subire le situazioni, ma guidarle ed esserne protagonisti.

Sarà una spaventosa crisi epocale, e forse sarà il colpo  di grazia dato a una civiltà, quella occidentale, ormai esaurita nelle sue produzioni ideali e spirituali.

Sarà giusto così, perché l’avremo  voluto noi. Altri ideali, altri valori provenienti da chissà dove, forse da paesi dell’Oriente che ora stanno emergendo, avranno la meglio e forse saranno migliori e più razionali di quelli che abbiamo prodotto noi.

Questo per un futuro che prevedo fra venti-trenta anni, quando coloro che adesso hanno cinquant’anni come me o quasi saranno giunti alla fine della loro vita. La mia generazione segna lo spartiacque fra coloro che ancora potevano credere nel futuro, e chi invece ha dovuto rinunciare a credere nel futuro per non cadere nel vuoto della depressione totale.

Ma ora? Ora io come vivo il resto della mia vita, sapendo che non mi sono mai preoccupato a sufficienza della mia libertà?

Io non mi sento libero, e lo dico con certezza. Non mi sono mai sentito veramente libero, e ora più che  mai sento il futuro come un muro invalicabile, chiuso, disperante.

Fintanto che mi aggrappavo alla speranza di un futuro migliore, potevo sentire di meno questa negazione della libertà, potevo sopportarla. Ora non la sopporto più, ma è troppo tardi, non posso farci niente.

L’unica cosa che posso fare è riflettere. Riflettere sui momenti in cui non mi sento libero, i momenti in cui sento che la mia libertà è negata, ma anche devo cercare quei momenti in cui magari credo di essere libero, e non lo sono affatto.

Nella speranza di trovare una chiave d’uscita, un modo per sentirmi più protagonista della mia vita, e non vittima rassegnata.

Quindi penso che scriverò diversi post di riesame della mia esistenza, dei momenti in cui sento od ho sentito negata la mia libertà, e perché.

Sarà deprimente, ma lo ritengo necessario.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

mulo43giuseppe.lopresti85r.minettigoodbike2008Tony_Asdanthonymaricondasimone_bartolonitet.dentalStefanoFranceschettokryme0Jhudasclaudio.nigrisgianni.5176marco90_sacredriccardo.boesso
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963